Tintinnabolo
Il tintinnabolo è uno strumento musicale processionale, formato da una targa di legno con campanelli, utilizzato come distintivo proprio delle basiliche.
Il termine deriva dal latino tintinnabŭlum che nell'antica Roma indicava un "campanello" usato come strumento musicale o per dare il segnale d'apertura di alcuni edifici pubblici (mercati, bagni, ginnasi, ecc.) o, nelle cerimonie religiose, per annunciare il momento del sacrificio.
Descrizione
Il tintinnabolo, usato come richiamo sonoro durante le processioni, è una campanella montata in una targa sagomata e/o intagliata, fissata in cima ad un'asta, entro la quale sono ricavate delle aperture in cui sono inserite da uno a tre campanelli.
Si può portare per aprire il corteo processionale, come una campanella processionale, prima del padiglione basilicale o della croce processionale.
Storia
Il tintinnabolo forse deriva dai tintinnabula papalia, i campanelli appesi alla cavalcatura del Papa durante i suoi viaggi.
Inoltre, va ricordato che già in epoca antica le processioni erano accompagnate dal suono di piccole campane, come è documentato in un registro del Capitolo Vaticano del 1384 in cui si afferma: "... qui tenerum crucem, synnichium (padiglione) et campanellam...".
Il tintinnabolo apriva, dunque, le processioni precedendo il padiglione e la croce e veniva fatto suonare in continuazione con la duplice funzione di:
- richiamare i fedeli;
- segnare il passo del corteo.
Il tintinnabolo era uno dei privilegi concessi alle chiese insignite del titolo di basilica ed è progressivamente caduto in disuso dopo il Concilio Vaticano II: un esemplare è conservato nel Museo di San Giovanni in Laterano di Roma.
Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
|