Un uomo per tutte le stagioni (film 1966)

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Un uomo per tutte le stagioni
UomoTutteStagioni film1966 locandina.jpg

Locandina del film
Titolo originale: A Man for All Seasons
Lingua originale: inglese, latino, spagnolo, francese
Paese: Regno Unito
Anno: 1966
Durata: 120 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 1.66:1
Tipo:
Genere: storico
biografico
drammatico
Regia: Fred Zinnemann
Soggetto: Robert Bolt
Ambientazione:
Ambientazione Geografica: Inghilterra
Ambientazione Storica: 1529 - 1535
Tratto da: A Man for All Seasons (1960), dramma teatrale di Robert Bolt
Sceneggiatura: Robert Bolt
Produttore: Fred Zinnemann
Produttore esecutivo: William N. Graf
Casa di produzione: Columbia Pictures
Distribuzione (Italia): Columbia Tristar
Storyboard:
Art director:
Character design:
Mecha design:
Animatori:

Interpreti e personaggi:

  • Paul Scofield: san Tommaso Moro
  • Nigel Davenport: Thomas Howard, duca di Norfolk
  • Corin Redgrave: William Roper
  • Orson Welles: cardinale Thomas Wolsey
  • Wendy Hiller: Alice More
  • Leo McKern: Thomas Cromwell, conte di Essex
  • John Hurt: Richard Rich
  • Robert Shaw: Enrico VIII d'Inghilterra
  • Susannah York: Margaret More
  • Colin Blakely: Matthew
  • Cyril Luckham: arcivescovo Thomas Cranmer
  • Jack Gwillim: Chief Justice
  • Thomas Heathcote: barcaiolo
  • Yootha Joyce: Averil Machin
  • Anthony Nicholls: rappresentante del re
  • John Nettleton: carceriere
  • Eira Heath: moglie di Matthew
  • Molly Urquhart: domestica
  • Paul Hardwick: cortigiano
  • Michael Latimer: aiutante di Norfolk
  • Philip Brack: capitano della guardia
  • Martin Boddey: governatore della Torre di Londra
  • Eric Mason: boia
  • Matt Zimmerman: messaggero
  • Vanessa Redgrave: Anna Bolena
Doppiatori originali:
Doppiatori italiani:
  • Giuseppe Rinaldi: Paul Scofield
  • Lydia Simoneschi: Wendy Hiller
  • Carlo Romano: Leo McKern
  • Oreste Lionello: Robert Shaw
  • Maria Pia Di Meo: Susannah York
  • Sergio Tedesco: John Hurt
  • Cesare Barbetti: Colin Redgrave
Episodi:
Fotografia: Ted Moore
Tecnico del suono:
Montaggio: Ralph Kemplen
Effetti speciali:
Musiche: Georges Delerue
Tema musicale:
Scenografia:
Coreografia:
Costumi: Joan Bridge, Elizabeth Haffenden,
Trucco: Eric Allwright
Sfondi:
Prequel:
Sequel:
Nome remake: Un uomo per tutte le stagioni (1988), diretto ed interpretato da Charlton Heston
Premi:
  • 6 Premi Oscar (1967): miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista, migliore sceneggiatura non originale, migliore fotografia, migliori costumi
  • 4 Golden Globe (1967): miglior film drammatico, miglior regista, miglior attore in un film drammatico, migliore sceneggiatura
  • 7 British Academy Film Awards - BAFTA (1968): miglior film, miglior attore protagonista, migliore sceneggiatura, migliore fotografia, migliore scenografia, migliori costumi
  • Moscow International Film Festival (1967): miglior attore protagonista
Collegamenti esterni:

Un uomo per tutte le stagioni è un film storico e biografico del 1966, diretto dal regista austriaco naturalizzato statunitense Fred Zinnemann (19071997), sulla vita di san Tommaso Moro (1478 - 1535), tratto dall'omonimo dramma teatrale dello sceneggiatore britannico Robert Bolt (19241995).

Trama

Inghilterra, 1529 - 1535

San Tommaso Moro, filosofo illuminato e uomo irreprensibile, si rifiuta di assecondare il re Enrico VIII d'Inghilterra (14911547) che vuole divorziare dalla moglie, Caterina d'Aragona (14851536), che non gli ha dato figli, per sposare Anna Bolena (1501 ca. – 1536), di cui è innamorato.

La prima parte del film è ambientata nel 1529. Il cardinale Thomas Wolsey (14711530), lord cancelliere, convoca san Tommaso Moro, ad Hampton Court per chiedergli collaborazione nel risolvere il problema del divorzio del sovrano dalla prima moglie. Moro è propenso ad avviare una trattativa diplomatica con la Santa Sede per ottenere un annullamento, ma Wolsey vuole accelerare i tempi, facendo pressione sulla Chiesa, in particolare agendo sulla tassazione dei suoi possedimenti in terra inglese. San Tommaso Moro rifiuta la proposta del cardinale e torna a casa.

All'uscita dal palazzo riceve una serie di suppliche relative a casi giudiziari discussi nel tribunale di cui è presidente. In quell'occasione dimostra notevole integrità morale, rifiutando regali e tentativi di corruzione. Tiene per sé solo un calice d'argento, di cui cerca di disfarsi durante il ritorno in barca verso Chelsea.

Giunto a casa, trova il giovane Richard Rich, un intellettuale scaltro e ambizioso, ansioso di ottenere da lui una raccomandazione per avviare la sua carriera politica. Il Moro, conoscendone l'indole, lo ritiene inadatto e gli suggerisce la carriera accademica, poichè afferma che la politica sottopone gli uomini ai ricatti e alla corruzione, e mostra a Rich il calice d'argento, il quale lo terrà per sé, con la scusa di venderlo e di comprarsi un vestito nuovo.

Thomas incontra il fidanzato della figlia Margaret, William Roper, con cui ha un acceso confronto, e gli impedisce di frequentare la figlia fino a che non avrà ritirato il suo appoggio alle tesi di Martin Lutero.

Pochi mesi dopo il cardinale Wolsey, accusato di alto tradimento, viene sostituito come Lord Cancelliere da san Tommaso Moro, e muore mentre viene condotto prigioniero nella Torre di Londra. Nonostante le insistenze del sovrano, san Tommaso Moro non intende cedere sul divorzio, confutando abilmente le argomentazioni teologiche proposte da Enrico VIII.

Nel frattempo Thomas Cromwell (1485 ca. – 1540), conte di Essex e segretario di Wolsey, trama contro il Moro per prenderne il posto e decide di sfruttare le ambizioni del giovane Rich.

Nel 1532, incapace di reggere il confronto con il re, san Tommaso Moro si dimette da Lord Cancelliere. Il suo successore Cromwell, insieme all'arcivescovo Thomas Cranmer, (14891556) assecondano le volontà di Enrico VIII, facendogli approvare l'Atto di Supremazia ed accettando le seconde nozze con Anna Bolena.

San Tommaso Moro, per non compromettersi, sceglie di ritirarsi dalla vita politica e di non proferire parola su quanto accaduto. Il silenzio di san Tommaso Moro viene interpretato come un'opposizione al re. Dopo essersi rifiutato di prestare giuramento di fedeltà ad Enrico VIII in quanto capo della Chiesa, san Tommaso Moro viene arrestato e rinchiuso nella Torre di Londra.

San Tommaso Moro si difende brillantemente dalle accuse che gli vengono rivolte, ma viene condannato per lo spergiuro di Rich, che in cambio riceve da Cromwell la carica di Procuratore Generale del Galles.

Il film si conclude con l'esecuzione di san Tommaso Moro, fedele servitore del re, ma prima di Dio.

Titolo

Il titolo riflette la rappresentazione di san Tommaso Moro nel dramma teatrale di Robert Bolt, come esempio di integrità morale, di uomo che rimane fedele ai propri principi e alla propria fede in qualunque circostanza. Per il titolo Bolt si ispirò a Robert Whittington, un contemporaneo del Moro, che nel 1520 scrisse di lui:

« Tommaso Moro ha l'intelligenza di un angelo ed una singolare sapienza: non ne conosco l'eguale. Perché, dove trovare tanta dolcezza, umiltà, gentilezza? E, secondo che il tempo lo richieda, una grave serietà o una straordinaria allegrezza: un uomo per tutte le stagioni. »

Sia il dramma teatrale, sia il film ritraggono san Tommaso Moro come un eroe tragico, motivato da un'ardente fede cattolica, invidiato dai suoi rivali, profondamente amato dalla sua famiglia e rispettato dalla gente comune.

Location

Il film presenta scene girate in varie località delle contee di Hampshire ed Oxfordshire, a Londra e in altri siti inglesi, fra cui si ricordano:

  • Beaulieu (Hampshire)
  • Beaulieu Abbey (Hampshire), monastero cistercense
  • Brockenhurst (Hampshire)
  • Londra, Hampton Court (palazzo reale)

Inoltre, è stato girato negli Studi cinematografici di Shepperton (Surrey).

Galleria fotografica

Voci correlate
Collegamenti esterni