Thomas Wolsey
Thomas Wolsey Cardinale | |
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Età alla morte | circa S anni |
Nascita | Ipswich marzo 1472 ca. |
Morte | Leicester 29 novembre 1530 |
Sepoltura | Abbazia di Leicester (Abbey Park)[1] |
Ordinazione presbiterale | Chiesa di San Pietro e Paolo (Marlborough), 10 marzo 1498 dal vescovo John Blythe |
Nominato vescovo | 6 febbraio 1414 |
Consacrazione vescovile | Lambeth Palace (Londra), 26 marzo 1514 dall'arc. William Warham |
Elevazione ad Arcivescovo | 15 settembre 1514 |
Creato Cardinale |
10 settembre 1515 da Leone X (vedi) |
Cardinale per | 15 anni, 2 mesi e 19 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Thomas Wolsey (Ipswich, marzo 1472 ca.; † Leicester, 29 novembre 1530) è stato un arcivescovo e cardinale inglese.
Cenni biografici
Nacque a Ipswich (Diocesi di East Anglia) attorno al 1473, figlio di Robert Wolsey Joan Daundy. Thomas frequento l'Ipswich School e poi il Magdalene College prima di studiare teologia a Oxford. Nel 1498 fu ordinato sacerdote a Marlborough dal vescovo di Salisbury John Blythe,[2] fu quindi insegnante a Oxford al Magdalen College.
Attorno al 1500 lasciò l'insegnamento per prendere il beneficio ecclesiastico di Saint Mary a Limington. Due anni dopo lasciò la parrocchia per diventare cappellano di Henry Deane,[3] allora Arcivescovo di Canterbury, che morì l'anno seguente.
Dopo la morte di Deane passò al servizio della famiglia di sir Richard Nanfan e alla sua morte nel 1507 passò al servizio del re Enrico VII d'Inghilterra che lo nominò cappellano reale. In quel periodo il monarca inglese era interessato a mettere un freno al potere dei nobili e a promuovere chi veniva dal popolo.
Enrico VIII lo nominò elemosiniere, gli conferì vari benefici e ripose in lui completa fiducia: già nel novembre 1511, allorché Enrico aderì alla Lega santa, crebbe l'influenza a corte del prelato, che l'anno seguente preparò una nuova campagna militare contro la Francia, dopo la sfortunata e poco onorevole spedizione contro la Navarra e nel 1513 accompagnò il re in guerra.
Come ricompensa ottenne in commenda il vescovato di Tournai e fu nominato vescovo di Lincoln. Fu consacrato il 26 marzo 1514 dall'arcivescovo di Canterbury William Warham.[4] Poco tempo dopo moriva il cardinale Christopher Bainbridge e Wolsey gli successe alla guida dell'arcidiocesi di York.
Dopo aver concluso la pace con la Francia mediante il matrimonio della principessa Maria sorella del re con Luigi XII, ebbe da Leone X, nel concistoro del 10 settembre 1515, la dignità cardinalizia col titolo presbiterale di san Cecilia in Trastevere, tre giorni prima della battaglia di Marignano.
La solenne consegna della berretta rossa, il 18 novembre, mostrò che non vi era ormai in Inghilterra ecclesiastico superiore o pari a lui. Già gli spettava di fatto la suprema direzione degli affari. Il 24 dicembre succedette anche ufficialmente all'arcivescovo Warham nella carica di Lord cancelliere.
Nelle susseguenti trattative diplomatiche Wolsey approfittò dell'invio da parte di Leone X del card. Lorenzo Campeggio come legato a latere, per creare difficoltà allo sbarco di lui in Inghilterra e così ottenere il 17 maggio 1518 la nomina a legato insieme col Campeggio stesso e poco dopo in commendam il vescovato di Bath e Wells, che poi cambiò con Tournai, ottenendo da Francesco I re di Francia una pensione. La legazia gli venne poi confermata varie volte e il 9 gennaio 1524 a vita, con i poteri ampliati. Poi da Clemente VII ebbe il vescovato di Durham, perciò rinunciò a Bath.
Nel 1521, scoppiata la guerra tra l'imperatore Carlo V d'Asburgo e Francesco I, Wolsey impegnò l'Inghilterra inviando truppe contro la Francia. Dal 1528 però si schierò a favore di quest'ultima contro Carlo V. La successiva pace di Cambrai del 1529 tra Francesco I e Carlo V lasciò isolata diplomaticamente l'Inghilterra, segnando il fallimento della politica del cancelliere.
In patria, all'ostilità del popolo derivata dalle numerose tasse imposte da Wolsey per le guerre sul continente e di molta parte della nobiltà avversa al suo forte potere e alla sua politica, s'aggiungeva ora quella di Anna Bolena e del suo circolo. L'autorità di Wolsey venne meno anche presso Enrico VIII, in seguito al fallito intervento presso Clemente VII per ottenere l'annullamento del matrimonio tra il sovrano e Caterina d'Aragona: caduto in disgrazia e privato dei suoi beni, fu accusato di alto tradimento ma morì prima del processo.
Wolsey fu prelevato per essere portato a Londra per il processo da Henry Percy, VI conte di Northumberland e in stato di grande agitazione partì con lui e il suo cappellano Edmund Bonner. Il loro viaggio dovette essere interrotto quando si ammalò e dopo poco morì nell' abbazia di Santa Maria de Pratis a Leicester il 29 novembre 1530 dove fu sepolto.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Henry Beaufort
- Cardinale Thomas Bourchier
- Cardinale John Morton
- Vescovo Richard Fox
- Arcivescovo William Warham
- Cardinale Thomas Wolsey
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Lincoln | Successore: | |
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William Smyth[5] | 6 febbraio - 15 settembre 1514 | William Atwater[6] |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di York | Successore: | |
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Christopher Bainbridge | 15 settembre 1514-29 novembre 1530 | Edward Lee |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Cecilia | Successore: | |
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Carlo Domenico Del Carretto | 10 settembre 1515-29 novembre 1530 | Gabriel de Grammont |
Predecessore: | Lord Cancelliere | Successore: | |
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William Warham | 24 dicembre 1515-1º ottobre 1529 | Tommaso Moro |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Bath e Wells | Successore: | |
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Adriano Castellesi | 30 luglio 1518-26 marzo 1523 | John Clerk[7] (vescovo) |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Durham | Successore: | |
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Thomas Ruthall[8] (vescovo) (vescovo) |
26 marzo 1523-8 febbraio 1529 | Cuthbert Tunstall[9] (vescovo) |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Winchester | Successore: | |
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Richard Foxe (vescovo) |
8 febbraio 1529-29 novembre 1530 | Stephen Gardiner (vescovo) |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Vescovi di Lincoln
- Vescovi di York
- Cardinali presbiteri di Santa Cecilia
- Amministratori apostolici di Bath e Wells
- Amministratori apostolici di Durham
- Amministratori apostolici di Winchester
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