Utente:Quarantena/Vangelo di Sant'Agostino
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Il Vangelo di Sant'Agostino oggi a Cambridge, Corpus Christi College, (Lib. MS. 286) è un manoscritto miniato dei Vangeli della fine del sesto secolo. Venne redatto in Italia probabilmente a Roma o a Monte Cassino e poi spedito in Inghilterra immediatamente dopo la sua creazione; fu probabilmente a Canterbury fino al sedicesimo secolo. Attualmente sono conservati 265 fogli che misurano 252 x 196 mm,[1] il testo non è completo mancano alcune pergamene che erano ampiamente miniate.
Questo manoscritto miniato è il più antico testo in lingua latina dei vangeli esistente, di date anteriori esistono manoscritti in lingua greca o siriaca[2] e uno dei più antichi libri rilegati d'Europa. Delle pagine miniate del Vangelo restano oggi solo due pagine e sono della massima importanza per la storia dell'arte, in quante sono tra le più antiche ancora oggi osservabili.
Storia
La tradizione vuole che il Vangelo venne portato a Canterbury da Agostino nel 597, o inviato da papa Gregorio nel 601 assieme a altri libri sacri, per sostenere la campagna missionaria intrapresa presso le corti inglesi, appunto con l'invio di Agostino e di altri quaranta monaci. Secondo lo storico Kurt Weitzmann non vi sono motivi per dubitare di questa tradizione[3] Il testo è redatto in onciale italico tipo di scrittura che lo conferma appartenente a quel periodo.[4] Era sicuramente a Canterbury nel settimo o ottavo secolo quando vennero apposti orrezioni e aggiunte al testo in calligrafia insulare tipica dell'Inghilterra di quel periodo. Anche le miniature laterali del ritratto di Luca sono di questo periodo e non tutte hanno seguito fedelmente le intenzioni degli autori originali.[5]
Il libro era di certo presso l'Abbazia di Sant'Agostino di Canterbury nell'undicesimo secolo, quando documenti che concernevano l'abbazia vennero copiati nel libro. Inizialmente il libro non era conservato nella biblioteca dell'abbazia ma in chiesa presso l'altare, per l'uso liturgico. [6] Il libro venne ceduto alla Parker Library del Corpus Christi College di Cambridge assieme a altri testi antichi da Matthew Parker, Arcivescovo di Canterbury nel 1575, alcuni anni dopo lo scioglimento del monastero di Sant'Agostino. Per molti secoli venne utilizzato durante le cerimonie di investiture dell'Arcivescovo nella Cattedrale, tradizione che venne ripresa a partire dal 1945.[7] Il Vangelo di Sant'Agostino è anche stato portato in cattedrale durante la vistita di Papa Giovanni Paolo II nel 1982,[8] e per le celebrazioni dei 1400 anni della Missione gregoriana in Inghilterra del 1997.[9]
La Chiesa d'Inghilterra preferisce denominare il libro i Canterbury Gospels ("Vangeli di Canterbury"), anche se per gli studiosi il nome si riferisce in genere ad un altro libro, un vangelo anglo-sassone dell' VIII secolo redatto a Canterbury, che attualmente è conservato in parte nella British Library, con la collocazione "Royal MS I. E. VI", e in parte nella "Cathedral Library" di Canterbury.
Miniature
Una volta il manoscritto conteneva ritratti di tutti i quattro evangelisti, sulla pagina iniziale di ogni vangelo, caratteristica dei libri evangelici illustrati. Seguivano poi tre pagine ulteriori con scene narrative, ognuna delle quali portava il ritratto dell'evangelista. [10] Soltanto le due pagine che precedevano il vangelo di Luca sono sopravvissute. restano comunque un totale di 24 piccole scene della Vita di Cristo ; si tratta di reperti molto rari e di grande interesse nella storia dell'iconografia cristiana, specialmente dal momento che provengono dall'antico Impero Romano di Occidente – gli unici cicli narrativi evangelici comparabili provengono da manoscritti greci, principalmente dal Codex Rossanensis,[11] dal Codex Sinopensis, oppure dal Vangelo di Rabbula siriaci. I cicli equivalenti dell'Antico Testament0 sono molto più varia, includendo la Vienna Genesis e la Cotton Genesis della Grecia, il Ashburnham Pentateuch latino, i Quedlinburg Itala fragment e alcuni altri.
Ritratto evangelico di San Luca
Scene della Passione
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