Acquamanile

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Acquamanile a leone (1380 ca.), bronzo

L'acquamanile è una brocca, in prevalenza figurata, usata nel tardo Medioevo per abluzioni liturgiche.

Il termine deriva dal latino medievale aqua "acqua" e manus "mano".

Storia

Questo tipo di contenitore per l'acqua, impiegato anche per scopi profani, venne prodotto inizialmente tra il XII e il XIII secolo dalle botteghe renane, ma ebbe presto grande diffusione in tutta Europa.

Dal XV secolo questa particolare tipologia venne sostituita da altre forme di brocche.

Descrizione

L'acquamanile è realizzato in bronzo, ottone o rame. Ha la forma di animali reali o fantastici (leoni, cavalli, grifoni, chimere, ecc.), di teste umane e perfino di gruppi.

È fornito di beccuccio o di rubinetto per l'acqua e di un'apertura superiore per il rifornimento; si appoggia direttamente sulle zampe dell'animale che raffigura.

Esemplari significativi

Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricorda:

  • Acquamanile a leone (XIII secolo), in bronzo, conservato presso il Museo Civico di Viterbo.
  • Acquamanile a leone con giocoliere (XIII secolo), in bronzo, conservato presso il Museo Civico di Catania.
  • Acquamanile ad animale fantastico (fine XIII - inizio XIV secolo), in bronzo, conservato presso il Museo Diocesano di Colonia.
Bibliografia
  • Sandra Vasco Rocca, Gli oggetti liturgici, in Suppellettile ecclesiastica I, Centro Di Editore, Firenze 1988, p. 228 ISBN 88703816412
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 20 febbraio 2013 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.