Servizio da lavabo
Il servizio da lavabo è un corredo per abluzioni liturgiche pontificali ed è composto di due oggetti liturgici omogenei per stile e materia, un recipiente per versare l'acqua e un altro per raccoglierla:
- brocca e bacile;
- bacili gemelli, detti gemellion;
- acquamanile e piatto.
Il termine lavabo deriva dal latino lavabo, prima persona singolare del futuro del verbo lavare, che significa "laverò".
Storia
Il servizio si è venuto a costituire in epoca tarda rispetto all'uso collaudato di oggetti impiegati per l'abluzione. Solo nel Rinascimento, infatti, si consolida l'uso di due pezzi, in sostituzione d'altri recipienti usati in precedenza e si venne così definendo il servizio da lavabo costituito da un bacile e da una brocca.
Il bacile era usato fin dal IV secolo con la funzione di raccogliere l'acqua versata sulle mani del celebrante, durante il rito dell'abluzione; ad esso, ad iniziare dal XVI secolo, fu accompagnata una brocca. Si costituirono così servizi molto importanti utilizzati generalmente da cardinali e vescovi e, solo in occasioni particolari, anche dai presbiteri.
Nel corso del Rinascimento, si vennero definendo le forme, influenzate dal mondo greco-romano ed, infatti, per la brocca ci s'ispirò alla forma dell'anfora che nel XVI secolo fu arricchita d'elementi decorativi.
Esemplari significativi
Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricordano:
- Servizio da lavabo (brocca e bacile), 1570 circa, argento sbalzato, cesellato e dorato, di Wenzel Jamnitzer, conservato presso il Museo Diocesano di Milano.
- Servizio da lavabo (brocca e bacile), fine del XVIII secolo, in argento sbalzato, della bottega di Antonio Caporali, conservato presso il Museo e Pinacoteca Diocesana di Rieti.
- Servizio da lavabo (brocca e bacile), XIX secolo, in argento parzialmente dorato, di Luigi De Michelis, proveniente dalla Palazzo Arcivescovile, conservato presso il Museo Diocesano "Donnaregina Nuova" di Napoli.
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