Adorazione dei pastori (Gregorio Fernández)

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ESP Valladolid MonasteroLasHuelgas G.Fernández AdorazionePastori 1614ca.jpg
Gregorio Fernández, Adorazione dei pastori (1614 ca.), legno policromo
Pala dell'Adorazione dei pastori o della Natività di Gesù
Opera d'arte
Stato

bandiera Spagna

Comunità Castilla e León
Regione ecclesiastica [[|]]
Provincia Valladolid
Comune

Valladolid

Località
Diocesi Valladolid
Parrocchia o Ente ecclesiastico
Ubicazione specifica Monastero de las Huelgas Reales, antica cappella di San Giovanni
Uso liturgico quotidiano
Comune di provenienza Valladolid
Luogo di provenienza ubicazione originaria
Oggetto pala d'altare
Soggetto Adorazione dei pastori
Datazione 1614 ca.
Datazione
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Ambito culturale
Autore

Gregorio Fernández

Altre attribuzioni
Materia e tecnica legno intagliato scolpito policromo
Misure h.187 cm; l. 102 cm
Iscrizioni
Stemmi, Punzoni, Marchi
Note

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Collegamenti esterni
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15Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l'un l'altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». 16Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
Virgolette chiuse.png

L'Adorazione dei pastori è una pala d'altare, eseguita nel 1614 circa, a legno intagliato scolpito policromo, dallo scultore spagnolo Gregorio Fernández (15761636), ubicata nella nell'antica cappella di san Giovanni del Monastero de las Huelgas Reales di Valladolid (Spagna).

Descrizione

Ambientazione

La scena si svolge davanti alla capanna, che grazie alle due colonne ed alla prospettiva (dal basso verso l'alto) assume proporzioni grandiose, con definizione minuziosa di ogni dettaglio, dalla recinzione incannicciata, al tetto di paglia, ai due tradizionali animali (bue ed asino).

Soggetto

Nella scena del dipinto compaiono:

  • Gesù Bambino, adagiato nudo in una cesta, è raffigurato irrequieto e divertito dal suono particolare della cornamusa.
  • Maria Vergine, inginocchiata a mani giunte, è colta in adorazione del neonato, con un atteggiamento di delicato ed affettuoso sentimento.
  • San Giuseppe contempla anche lui Gesù: i lineamenti sono quelli di un uomo maturo, non più di un vecchio corrugato dell'iconografia medievale. Infatti, dopo la Riforma cattolica, la figura di questo Santo tende a distinguersi più nettamente e ad avere una sua specificità come modello di vita cristiana.
  • Pastori sono i primi a riconoscere la divinità di Gesù, due di loro sostano inginocchiati vicino al Bambino e un terzo ha appena finito di suonare la gaita, la cornamusa tipica della Galizia e sta osservando il neonato per vedere la sua reazione.
  • Angeli:
    • in cielo, cantano inni di lode;
    • in primo piano, inginocchiato dietro alla cesta, è colto in adorazione del Bambino
Bibliografia
  • Moreno Gomez, Elena Maria Gregorio Fernández, Editore CSIC, Instituto Diego Velázquez, Madrid 1953
  • Rolf Toman (a cura di), L'arte barocca: architettura, scultura, pittura, Editore Könemann, Colonia 1999, pp. 357 - 358 ISBN 9783829017472
  • Jesús Urrea, Elena Maria Gregorio Fernández 1576 - 1636, Editore Universidad de Valladolid, Valladolid 2014
Voci correlate
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 25 agosto 2019 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.