Ancona portatile

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
(Reindirizzamento da Altarolo)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ancona portatile a dittico con Scene della vita di Maria Vergine (XIV secolo), avorio scolpito; Firenze, Museo Nazionale del Bargello

L'ancona portatile (a dittico, trittico o polittico), detta anche altarolo, è un dipinto o rilievo di piccole dimensioni da porre sull'altare, facilmente trasportabile, e utilizzato anche per la devozione privata. Ancone o trittici da viaggio di modeste dimensioni costituivano un arredo mobile dell'altare, da utilizzare per la celebrazione e da ritirare subito dopo.

Il termine ancona deriva dal greco: o da εικών, eikón, cioè "immagine", oppure da αγκών, ankón, cioè "curvatura".

Storia

L'uso di queste piccole tavole, singole o abbinate, ma spesso a trittico, sembra risalire al X secolo, parallelamente alla mutata disposizione del celebrante, non più rivolto verso i fedeli, ma verso l'altare.

Piccoli dittici, trittici o polittici erano in metallo prezioso con smalti e gemme, ma anche in avorio con immagini intagliate. L'impiego di questi arredi, detti anche altaroli, con soggetti sacri e reliquie, per stimolare la preghiera del celebrante, durante il sacrificio eucaristico, si prolungò nel tempo più di quello dell'altare portatile; ne restano esempi con bassorilievi e pitture entro cornici architettoniche ancora nel XV secolo, anche se spesso risulta difficile la distinzione tra gli arredi destinati alla mensa d'altare e quelli legati alla devozione privata.

Esemplari significativi

Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricorda:

Bottega francese, Ancona portatile a trittico (XIV secolo), avorio e bosso; Trani, Museo Diocesano
Bibliografia
  • Sandra Vasco Rocca, L'arredo d'altare, in Suppellettile ecclesiastica I, Centro Di Editore, Firenze 1988, p. 38 ISBN 88703816412
Voci correlate
Collegamenti esterni
Firma documento.png

Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 10 febbraio 2013 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.