Polittico
Il polittico è una pala d'altare dipinta (su legno o tela) o a rilievo, costituita da più parti (detti "scomparti") unite in genere tra loro da cerniere che ne consentono la chiusura.
Il termine polittico deriva dal greco πολύς che significa "molto" e da πτυχή che indica "piega".
Storia
Nell'arte sacra, il polittico è stato spesso utilizzato come pala d'altare nelle chiese. In questo caso può raggiungere dimensioni notevoli sia in altezza sia in larghezza.
Anticamente esistevano polittici più piccoli, usati sia nelle abitazioni per la devozione privata, sia portatili per il viaggio.
Il polittico fu molto amato nell'Europa settentrionale dove, forse a causa delle condizioni climatiche, l'affresco ebbe meno diffusione. I polittici nordici in genere, detti anche Flügelaltäre (ossia, altari con le ali - dal tedesco Flügel), sono del tipo a sportelli richiudibili e spesso contengono sia parti dipinte sia parti scolpite. In Italia si preferivano polittici fissi, formati da sole tavole dipinte.
Il periodo storico di maggiore diffusione dei polittici è collocato dal XIV secolo all'inizio del XVI secolo.
Descrizione
Oggetto
Il polittico poggia generalmente su una base, detta predella e può essere completato in alto da una cimasa. Esso è costituito da un numero variabile di elementi, detti:
- Ante di polittico:[1] pannelli mobili incernierati alla parte fissa; possono essere composti da uno o più elementi ed è generalmente decorati su entrambe le facce da dipinti o rilievi.
- Scomparti di polittico:[2] pannelli o parti di un polittico.
I soggetti rappresentati nei vari scomparti erano scelti e disposti secondo un preciso programma iconografico, in modo da collocare i più importanti al centro della parte anteriore.
Il polittico è articolato generalmente in tre zone, dette registri:
- registro mediano, dove sono collocate le figure principali, dettate puntualmente dalla committenza;
- registro superiore, dove sono rappresentate figure, generalmente, a mezzobusto;
- registro inferiore, costituito dalla predella con Storie o figurazioni strettamente connesse alla parte mediana.
Il polittico può essere decorato da una complessa cornice, che nel Medioevo era intagliata e caratterizzata da pinnacoli, mentre nel Rinascimento, s'ispirava molto all'arte romana classica, disponendosi in candelabre verticali, ovuli e rosette.
Dittico e trittico
Il polittico viene denominato più specificatamente:
- Dittico, dal greco δίπτυχος, che significa "piegato in due parti":[3] polittico costituito da due scomparti o da due ante, di forma e dimensioni generalmente identiche. Se di dimensioni ridotte, viene detto dittico portatile.
- Trittico, dal greco τρίπτυχος, che indica "piegato in tre parti":[4] polittico costituito da tre scomparti solidali o da un pannello, talora in più scomparti, o ancora da una cassa centrale con due ante laterali. Se di dimensioni ridotte, viene detto trittico portatile.
Tipologie particolari
Tipologie particolari di questo opera d'arte sacra sono:
- Polittico portatile:[5] polittico di dimensioni ridotte, facilmente trasportabile e utilizzato anche per devozione privata.
- Retablo:[6] polittico, decorato con dipinti e sculture, con una struttura articolata.
- Retablo ad ante:[7] polittico con cassa centrale contenente una statua o un gruppo scultoreo della Madonna con Gesù Bambino e racchiuso da ante. I retabli-tabernacoli erano generalmente collocati al di sopra della mostra d'altare o del dossale.
Esemplari significativi
Nella storia dell'arte sacra, si ricordano tra gli esempi più celebri:
- Polittico di Badia (1301 ca.), tempera su tavola, di Giotto, conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze.
- Polittico di Valle Romita (1400 ca.), tempera su tavola, di Gentile da Fabriano, custodito nella Pinacoteca di Brera a Milano.
- Polittico dell'Agnello mistico (1426 - 1432), olio su tavola, di Jan e Hubert van Eyck, conservato nella Cattedrale di San Bavone a Gand (Belgio)
- Polittico della Misericordia (1445 - 1460), tempera su tavola, di Piero della Francesca, esposto nella Pinacoteca civica di San Sepolcro.
- Polittico di san Vincenzo Ferrer (1464 - 1468), tempera su tavola, di Giovanni Belllini, esposto nella Basilica di San Giovanni e San Paolo a Venezia.
- Polittico di san Gregorio (1473 ca.), tempera su tavola, di Antonello da Messina, conservato nella Pinacoteca Nazionale di Messina.
- Polittico di Sant'Angelo (1499), tempera su tavola, di Niccolò Alunno, conservato nella Chiesa Collegiata di Santa Croce a Bastia Umbra.
- Polittico Averoldi (1520 - 1522), olio su tavola, di Tiziano, custodito nella Chiesa di San Nazaro e San Celso a Brescia.
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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