Arcieparchia di Damasco dei Melchiti

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Arcidiocesi di Damasco
Archidioecesis Damascena Graecorum Melkitarum
Chiesa greco-melchita

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Mons. Joseph Absi
Sede Damasco

sede vacante
Damasco

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Suffraganea
Regione ecclesiastica {{{regione}}}
Nazione bandiera Siria
diocesi suffraganee
Coadiutore
Vicario
Provicario
generale
Ausiliari

Cariche emerite:

Parrocchie 21
Sacerdoti

45 di cui 36 secolari e 8 regolari
4.545 battezzati per sacerdote

8 religiosi 19 religiose 1 diaconi
200.000 battezzati
Eretta III secolo
Rito bizantino
Cattedrale {{{cattedrale}}}
Concattedrale {{{concattedrale}}}
Santi patroni
Indirizzo
B.P. 22249, Avenue Az-Zeitoon 12, Bab Charki, Damasco, Siria
tel. (011)543.31.29/31 fax. 543.12.66
Coordinate geografiche
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Collegamenti esterni


Dati online 2005 ( ch )

Chiesa cattolica in Siria
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica
Chiesa di Damasco inglobata nella moschea degli Omayyadi

L'Arcidiocesi di Damasco dei Melchiti (in latino: Archidioecesis Damascena Graecorum Melkitarum) occupa una superficie di 120 chilometri. È costituita da 21 parrocchie sparse nella città di Damasco e nei sobborghi limitrofi.

Il vescovo è Mons. Joseph Absi. Nella diocesi operano 45 sacerdoti. Si stanno preparando al sacerdozio nel Seminario di Sant'Anna in Rabweh, in Libano, 12 seminaristi.

Inoltre, l'Eparchia possiede due monasteri: San Tommaso a Saydnâya e Sant'Elia a Ma'arrat.

Due altri monasteri fanno parte dell'eparchia: uno intitolato ai Santi Sergio e Bacco a Ma'loula, appartenente all'ordine dei Salvatoriani Basiliani, e l'altro, dedicato a San Germano, a Jaramana, appartenente alla Società Missionaria di San Paolo. Inoltre, l'eparchia è dotata di un seminario minore nel quale attualmente studiano 20 seminaristi.

L'Eparchia anima un'intensa attività pastorale coordinando movimenti e associazioni. Ha anche centri sociali, medici, culturali e di altro genere. Promuove la costruzione di chiese, ospedali, centri per la catechesi, scuole.

Storia

La storia dell'Arcieparchia di Damasco è legata a quella del Patriarcato di Antiochia. Fino agli inizi del V secolo, tale Patriarcato aveva 153 vescovi sotto la sua giurisdizione. Con la presa di Antiochia da parte dei Crociati nel 1098, il Patriarca melkita Giovanni IV dovette lasciare la città. Da allora in poi, i patriarchi di Antiochia risiedettero a Costantinopoli fino al 1268, data della conquista di Antiochia da parte del sultano mamelucco Baybars I.

Dopo essere stata distrutta da Baybars nel 1268, Antiochia fu sostituita dalla città di Damasco come sede patriarcale, probabilmente sotto il Patriarca Pacomio tra 1375 e 1386.

Statistiche

La diocesi al termine dell'anno 2004 contava 200.000 battezzati.

Bibliografia
Collegamenti esterni