Baldacchino processionale
Il baldacchino processionale è un'edicola mobile utilizzata per le processioni che viene posto sopra il Santissimo Sacramento, gli oli santi del Giovedì Santo, le reliquie o un'immagine sacra. È spesso costituito da un drappo sostenuto da aste (quattro o più) ricoperto di tessuto (guarnizione del baldacchino processionale [1]). Gli elementi decorativi di coronamento consistono prevalentemente in pomi, in pennacchi, ecc., talora montati su supporti indipendenti in legno e metallo. Le guarnizioni tessili sono in drappo:
- bianco, oro o argento, con una colomba sul cielo per il Santissimo Sacramento;
- rosso per una reliquia della Vera Croce e gli strumenti della passione di Gesù.
Etimologia
Il termine baldacchino deriva da baldacco, parola toscana antica che indicava Baghdad, da dove proveniva la stoffa. Infatti, il nome baldacchino (baudequinus, baldekinus) designava un prezioso tessuto di origine orientale e compare nei testi medioevali per indicare questo oggetto processionale insieme ai sostantivi conopaeum, supratentorium, caelatura, papilio, ecc.
Descrizione
La struttura del baldacchino processionale è costituita da:
- cielo, rigido o fluttuante;
- drappellone, bordo decorativo
- cortine, tenda;
- aste di sostegno (quattro, sei o otto).
Cielo
Il cielo [2] è un telo o drappo, che può essere rigido, secondo l'uso nordico, o morbido, secondo quello romano. È generalmente realizzato in tessuto laminato, broccato o damascato, oppure ricamato o dipinto con figurazioni allusive all'Eucarestia, o riutilizzando stoffe profane molto preziose, come si vede ad esempio:
- Cielo di baldacchino processionale (fine XVI - inizio XVII secolo), ricamato in seta policroma e oro, di manifattura cinese, proveniente dalla Chiesa di San Giovanni Battista, oggi conservato nel Museo Diocesano d'Arte Sacra di Chiavari.
Il cielo è sostenuto da quattro o più aste, eventualmente intagliate, dipinte, dorate o rivestite di tessuto, culminanti in elementi decorativi mobili (terminali, detti anche perettoni), a forma di vaso fiammeggiante, pigna, melograno o fitomorfi.
Drappellone
Il drappellone [3] è un bordo attaccato ai quattro lati, che presenta spesso nel bordo inferiore elementi decorativi, come frange, nappe, lambrecchini o galloni.
Cortina
La cortina [4] è una tenda posta lungo uno dei supporti del baldacchino processionale.
Aste di sostegno
Le aste di sostegno del drappo (cielo), di solito quattro o più, che possono essere decorate ad intaglio, dipinte, rivestite di tessuto o dorate. La parte terminale delle aste è mobile e prende il nome di perettoni, può avere forme di:
- fiamma
- pigna
- melograno
- influorescenza vegetale.
Storia
Il baldacchino è un oggetto di origine orientale, ma diffuso in Occidente fin dall'epoca imperiale romana, quando, probabilmente, alla cui funzione originale di riparo si aggiunse anche di valori simbolici: trasmettere particolare dignità rispetto a quanto esso sovrastava, che fosse persona o cosa. Come per altri elementi di arredo, anche il baldacchino processionale passò nell'uso liturgico con questo stesso significato di conferimento di dignità e onore che gli era riconosciuto nel mondo romano.
Le più antiche citazioni del baldacchino risalgono al XII secolo, tra cui gli scritti di Innocenzo III che ne illustra anche il significato simbolico.
Nel XIII e XIV secolo si afferma l'impiego obbligatorio del baldacchino nelle processioni del Santissimo Sacramento e viene utilizzato come arredo nei funerali.
Dal baldacchino processionale, probabilmente, derivò anche la struttura architettonica del ciborio sopra l'altare.
Esemplari significativi
Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricorda:
- Baldacchino processionale (fine XVI - inizio XVII secolo) con il Cielo, ricamato in seta policroma e oro, di manifattura cinese, conservato presso il Museo Diocesano d'Arte Sacra di Chiavari.
- Cielo di baldacchino processionale con Glorificazione della natura (XVII secolo), ricamato dalle Clarisse del Monastero di Santa Chiara per la Cattedrale, ora conservato presso il Museo Diocesano Provinciale di Nicotera.
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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