Bibbia armena
La Bibbia armena è la traduzione della Bibbia in lingua armena.
Storia
La versione classica è stata intrapresa a inizio V secolo dal monaco armeno san Mesrop Mashtots sulla base di manoscritti greci, utilizzando l'apposito alfabeto armeno da lui creato per rendere la lingua armena. La traduzione dell'intero testo biblico è stata terminata nel 436. Per l'antico testamento la base è stata il testo greco della Settanta, non l'originale ebraico, dunque comprende anche i libri deuterocanonici che sono considerati ispirati anche da cattolici e ortodossi, non dai protestanti.
Edizioni
Diversamente dall'ebraico e dal greco, non esistono edizioni critiche (cioè che confrontano i vari manoscritti) del testo armeno. Esistono varie pubblicazioni a stampa parziali e totali:
- Salterio, Roma 1565;
- Oskan di Erivan, Amsterdam 1666;
- Costantinopoli 1705;
- Venezia 1733;
- Un'edizione particolarmente citata è la cosiddetta Bibbia Zohrab, pubblicata in 4 volumi nel 1805 a Venezia a cura del monaco mechitarista Giovanni Zohrab (1756-1829).
- Serampore 1817;
- Bagratuni 1860;
- Costantinopoli 1892, solo AT.
Non esistono traduzioni italiane complete della Bibbia armena. Nel 2022 Roberto Reggi ha curato e pubblicato la traduzione interlineare italiana del vangelo di Marco e Matteo, nel 2023 di Luca, Giovanni e Atti.
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