Antico Testamento
L'Antico Testamento, o Primo Testamento,[1] è la parte della Bibbia riguardante la storia della salvezza prima di Cristo. La Chiesa Cattolica vi annovera 46 libri.
L'espressione
L'apostolo Paolo è stato il primo a usare l'espressione "Antico Testamento" in 2Cor 3,14 ; parlando dei figli d'Israele spiega:
« | Ma le loro menti furono indurite; infatti fino ad oggi quel medesimo velo rimane, non rimosso, quando si legge l'Antico Testamento, perché è in Cristo che esso viene eliminato. » |
Paolo si riferisce all'alleanza tra Dio e Israele, violata ripetutamente dal popolo ebraico e destinata a raggiungere la sua pienezza in Cristo.
Sulla scia dell'Apostolo due autori cristiani, Tertulliano e Origene, vissuti tra il II e il III secolo, usarono l'espressione "Antico Testamento" per definire le Sacre Scritture di Israele che furono accolte dal Cristianesimo e da esso considerate un insieme unitario collegato al Nuovo Testamento.
Oggi, in seguito allo sviluppo del dialogo ebraico-cristiano iniziato col Concilio Vaticano II, si usa l'espressione "Primo Testamento" per sottolineare di più che la storia della salvezza si sviluppa in un percorso unitario le cui tappe devono essere tutte seguite dal fedele cristiano, come sintetizza l'autorevole documento Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana (2001) della Pontificia Commissione Biblica:
« | Gli scritti del Nuovo Testamento non si presentano mai come una assoluta novità, ma si mostrano, al contrario, solidamente radicati nella lunga esperienza religiosa del popolo d'Israele, esperienza registrata sotto diverse forme in alcuni libri sacri, che costituiscono le Scritture del popolo ebraico. Il Nuovo Testamento riconosce ad essi un'autorità divina; riconoscimento che si manifesta in molti modi, più o meno espliciti. [..] Definendo le Scritture del popolo ebraico "Antico Testamento", la Chiesa non ha voluto affatto suggerire che esse siano superate e che se ne potesse ormai fare a meno. Al contrario, essa ha sempre affermato che Antico Testamento e Nuovo Testamento sono inseparabili. Il loro primo rapporto sta proprio in questa inseparabilità. » | |
(n. 3.19)
|
Articolazione e contenuto
Articolazione ebraica
Gli ebrei annoverano 24 libri nella loro Bibbia, che essi chiamano Tanak, termine formato dalle iniziali di Tôrāh, "Legge", Nebi'im, "profeti", e Ketubim, "(altri) Scritti". La cifra di 24 è spesso ridotta a 22, numero delle lettere dell'alfabeto ebraico.
Nel canone cristiano, a questi 24 o 22 libri corrispondono 39 libri, detti "protocanonici". La differenza si spiega col fatto che gli ebrei considerano come un solo libro molti scritti che sono invece distinti nel canone cristiano, ad esempio gli scritti dei dodici profeti "minori".
La Tôrāh comprende i primi cinque libri, particolarmente venerati da Israele, che la tradizione cristiana chiama Pentateuco.
I Nebi'im, "profeti", si suddividono in due gruppi principali:
- i Profeti anteriori, comprendenti gli scritti da Giosuè ai Libri dei Re: essi sono libri storici nei quali però viene rivelato il senso religioso degli eventi raccontati;
- i Profeti posteriori, nei quali tale senso religioso della storia viene trattato in modo sistematico.
Infine i Ketubim, gli "Scritti": sono una raccolta eterogenea comprendente opere sapienziali e anche altre appartenenti a diversi generi. Essa è aperta dai Salmi e si conclude con i Libri delle Cronache.
Articolazione cattolica
La tradizione cattolica è solita vedere nell'Antico Testamento quattro grandi sezioni:
- Il Pentateuco, composto dai libri che sono i primi cinque in tutte le edizioni della Bibbia: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio. In essi si narrano le origini del mondo e del popolo d'Israele; ne sono protagonisti Abramo, Isacco, Giacobbe e i suoi dodici figli, Mosè e Aronne. Narra il grande evento dell'Esodo, cioè della liberazione dalla schiavitù d'Egitto nel XII secolo a.C., l'alleanza al Sinai e i quarant'anni di peregrinazione nel deserto, fino alla morte di Mosè, alle soglie della Terra Promessa.
- I Libri Storici[2]: Giosuè, Giudici, Primo e Secondo Libro di Samuele, Primo e Secondo Libro dei Re. Narrano l'installazione del popolo d'Israele nella Terra Promessa sotto la guida di Giosuè, i tempi in cui Israele è una confederazione di tribù e i Giudici se ne fanno condottieri occasionali, l'inizio della monarchia con Saul, Davide (1000 a.C. ca.: sotto il suo regno le dodici tribù sono unite), Salomone; seguono le vicende dei due regni in cui il regno iniziale si dividerà: il Regno di Giuda, con capitale Gerusalemme, al sud, e il Regno d'Israele, con capitale Samaria, al nord; i libri giungono a narrare la caduta di Samaria nel 721 a.C. ad opera degli Assiri e quella di Gerusalemme nel 587 a.C. ad opera dei babilonesi. Sono storici anche il Primo e Secondo Libro delle Cronache, che coprono lo stesso periodo dei libri dei Re, e i libri di Esdra e Neemia, che si riferiscono al periodo successivo all'esilio Babilonese. Con i necessari distinguo si possono poi considerare in questo gruppo anche i libri di Rut, Ester, Tobia, Giuditta. Vi sono infine i libri che riguardano l'epoca maccabaica: Primo e Secondo Libro dei Maccabei.
- I Libri Profetici, suddivisi in Profeti Maggiori (Isaia, Geremia, Ezechiele) e nei dodici Profeti minori (Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia. Sono relazionate al profeta Geremia le Lamentazioni. I profeti operano dall'VIII fino al IV secolo a.C.. La tradizione pre-critica catalogava tra i Profeti Maggiori anche Daniele, che oggi non è considerato profetico, ma apocalittico. È profetico anche Baruc, che però ha anch'esso accenti apocalittici.
- I Libri Sapienziali: Salmi, Proverbi, Giobbe, Cantico dei cantici, Qoelet o Ecclesiaste, Siracide o Ecclesiastico, Sapienza.
I libri deuterocanonici
Oltre ai 39 libri protocanonici, la Chiesa Cattolica annovera nel suo canone dell'Antico Testamento anche i sette libri detti deuterocanonici, per un totale di 46 libri.
I libri deuterocanonici sono così chiamati perché, a differenza dei libri protocanonici, che furono scritti in ebraico e accettati nel canone senza grande discussione o senza alcuna discussione, sono scritti in greco; essi sono:
Tali libri furono accettati definitivamente dalla Chiesa solo dopo vari secoli di esitazione[3].
I nomi dei vari libri
Pur nella sostanziale uguaglianza, le varie tradizioni religiose hanno maniera a volte peculiari di indicare i vari libri dell'Antico Testamento.
style="width: 100%;"Ebraismo (nomi ebraici) |
Ortodossia (nomi greci) |
Chiesa Cattolica (nomi latini e italiani) |
Protestantesimo (nomi italiani) |
---|---|---|---|
Torah o Pentateuco | |||
בראשית (Bereshìt = In principio) | Γένεσις (Génesis = Origine) | Genesis - Genesi | Genesi |
שמות (Shemòt = Nomi) | Έξοδος (Èxodos = Uscita) | Exodus - Esodo | Esodo |
ויקרא (Wayqrà = E chiamò) | Λευιτικό (Levitikó = Levitico) | Leviticus - Levitico | Levitico |
במדבר (Bemidbàr = Nel deserto) | Αριθμοί (Aritmòi = Numeri) | Numeri - Numeri | Numeri |
דברים (Devarìm = Parole) | Δευτερονόμιο (Deuteronòmio = Seconda legge) | Deuteronomium - Deuteronomio | Deuteronomio |
Profeti anteriori o Libri storici | |||
יהושע (Yehoshua') | Ιησούς (Iesús) | Iosue - Giosuè | Giusuè |
שופטים (Shofetìm - Giudici) | Κριτές (Krités - Giudici) | Iudicum - Giudici | Giudici |
שמואל (Samuèl) | A' Σαμουήλ (1 Samuél) o A' Βασιλέων (1 Basiléon - 1 Re) | 1 Samuel - 1 Samuele | 1 Samuele |
B' Σαμουήλ (2 Samuél) o B' Βασιλέων (2 Basiléon - 2 Re) | 2 Samuel - 2 Samuele | 2 Samuele | |
ספר מלכים (Sèfer Malchìm - Libro dei re) | A' Βασιλέων (1 Basiléon - 1 Re) o Γ' Βασιλέων (3 Basiléon - 3 Re) | 1 Regum - 1 Re | 1 Re |
B' Βασιλέων (2 Basiléon - 2 Re) o Δ' Βασιλέων (4 Basiléon - 4 Re) | 2 Regum - 2 Re | 2 Re | |
Profeti posteriori: Profeti maggiori | |||
ישעיהו (Ysha'ihàu) | Ησαΐας (Esaìas) | Isaias - Isaia | Isaia |
ירמיהו (Yermihàu) | Ιερεμίας (Ieremías) | Ieremias - Geremia | Geremia |
יחזקאל (Yehzqè'l) | Ιεζεκιήλ (Iezekiél) | Ezechièl - Ezechiele | Ezechiele |
Profeti posteriori: Profeti minori o Dodici | |||
הושע (Hoshè'a) | Ωσηέ (Oseé) | Osee - Osea | Osea |
יואל (Yoèl) | Ιωήλ (Ioél) | Ioel - Gioele | Gioele |
עמוס ('Amòs) | Αμώς (Amós) | Amos - Amos | Amos |
עובדיה ('Obadiàh) | Αβδιού (Abdiú) | Abdias - Abdia | Abdia |
יונה (Yonàh) | Ιωνάς (Ionás) | Ionas - Giona | Giona |
מיכה (Mikà) | Μιχαίας (Michaías) | Michaeas - Michea | Michea |
נחום (Nahùm) | Ναούμ (Naúm) | Nahum - Naum | Naum |
חבקוק (Habaqqùq) | Αβακούμ (Abakùm) | Habacuc - Abacuc | Abacuc |
צפניה (Zefanyàh) | Σοφονίας (Sofonìas) | Sophonias - Sofonia | Sofonia |
חגי (Haggài) | Αγγαίος (Aggaíos) | Aggaeus - Aggeo | Aggeo |
זכריה (Zekaryàh) | Ζαχαρίας (Zacharías) | Zacharias - Zaccaria | Zaccaria |
מלאכי (Mal'aki) | Μαλαχίας (Malachías) | Malachias - Malachia | Malachia |
Scritti | |||
תהילים (Tehillìm - Salmi) | Ψαλμοί (Psalmòi - Salmi) + Sal 151 | Psalmi - Salmi | Salmi |
משלי (Mishlè - Proverbi) | Παροιμίες (Paroimíes - Proverbi) | Prouerbia - Proverbi | Proverbi |
איוב ('Iòb) | Ιώβ (Iòb) | Iob - Giobbe | Giobbe |
שיר השירים (Shìr hasshirìm - Canto dei canti) | Άσμα Ασμάτων (Ásma asmáton - Canto dei canti) | Canticum (canticorum) - Cantico dei Cantici | Cantico dei Cantici |
רות (Rut) | Ρουθ (Rùth) | Ruth - Rut | Rut |
איכה ('Ekàh - Ahimè) | Θρήνοι (Thrénoi - Lamentazioni) | Lamentationes - Lamentazioni | Lamentazioni |
קהלת (Qohèlet - Radunante) | Εκκλησιαστής (Ekklesiastés - Radunante) | Ecclesiastes - Qoelet | Qoelet |
אסתר (Estèr) | Εσθήρ (Esthér) | Esther - Ester | Ester |
- | Aggiunte varie a Ester | Ester passim | Ester passim* |
דניאל (Dani'èl) | Δανιήλ (Danièl) | Daniel - Daniele | Daniele |
- | Aggiunte varie a Daniele | Daniele cap. 3; 13; 14 | Daniele cap. 3;13;14* |
- | Έσδρας A' (1 Ésdras) | - | - |
עזרא ('Ezrà) include נחמיה (Nehemyàh) | Έσδρας B' (2 Ésdras) | Esdra - Esdra | Esdra |
Νεεμίας (Neemías) | Nehemia - Neemia | Neemia | |
- | - | - | 3 Esdra* |
- | - | - | 4 Esdra* |
דברי הימים (Debarè hayomim - Cose dei giorni) | A' Παραλειπομένων (1 Paraleipoménon - 1 Omissioni) | 1 Paralipomenon - 1 Cronache | 1 Cronache |
B' Παραλειπομένων (2 Paraleipoménon - 2 Omissioni) | 2 Paralipomenon - 2 Cronache | 2 Cronache | |
- | Ωδαι (Odai - Odi) | - | Odi* |
Deuterocanonici | |||
- | Τοβίτ (Tobít) | Tobit - Tobia | Tobia* |
- | Ιουδίθ (Iudít) | Iudith - Giuditta | Giuditta* |
- | A' Μακκαβαίων (1 Makkabáion) | 1 Machabaeorum - 1 Maccabei | 1 Maccabei* |
- | B' Μακκαβαίων (2 Makkabáion) | 2 Machabaeorum - 2 Maccabei | 2 Maccabei* |
- | Γ' Μακκαβαίων (3 Makkabáion) | - | - |
- | Δ' Μακκαβαίων (4 Makkabáion) | - | - |
- | Σοφία Σολομώντος (Sofía Solomóntos - Sapienza di Salomone) | Sapientia - Sapienza | Sapienza* |
- | Σοφία Σειράχ (Sofía Seirách - Sapienza di Sirach) | Siracides - Siracide | Siracide* |
- | Βαρούχ (Barúch) | Baruch - Baruc | Baruc* |
- | Επιστολή Ιερεμία (Epistolé Ieremía) | Epistula Ieremiae - Lettera di Geremia o Baruc cap. 6 | Lettera di Geremia o Baruc cap. 6* |
Caratteristiche dei vari libri
I libri dell'Antico Testamento presentano una grande eterogeneità di forme e di contenuti[4]. La loro composizione copre l'intero millennio precedente l'era cristiana.
Si considera comunemente che all'origine di molti dei libri dell'Antico Testamento vi fossero tradizioni trasmesse oralmente, molte di esse per lungo tempo e anche con notevole fedeltà. Altri libri o parti di libro sono sorti fin dall'inizio come testi scritti.
La tabella seguente riassume le caratteristiche di tutti i libri dell'Antico Testamento.
Libro (e sigla) |
Lingua | Capitoli versetti[5] |
Composizione[6] | Contenuto | Periodo storico descritto[7] |
---|---|---|---|---|---|
Torah o Pentateuco | |||||
Genesi (Gn o Gen) |
ebraico | 50 1.533 |
Redazione definitiva in Giudea nel V secolo a.C. su fonti precedenti (vedi Ipotesi documentale), già parzialmente redatte durante l'Esilio di Babilonia (587-539 a.C.) |
1-11: "preistoria biblica" (creazione, peccato originale, diluvio); 12-24: storia di Abramo; 25-36: Storia di Isacco e Giacobbe-Israele; 37-50: Storia di Giuseppe |
1800-1700 a.C. (?) |
Esodo (Es) |
ebraico | 40 1.213 |
1-14: soggiorno degli Ebrei in Egitto, schiavitù, liberazione tramite Mosè (Esodo); 15-40: soggiorno nel deserto del Sinai |
1300-1200 a.C. (?) | |
Levitico (Lv) |
ebraico | 27 859 |
Insieme di leggi religiose e sociali | - | |
Numeri (Nm) |
ebraico | 36 1.288 |
Storia di Israele nel deserto | Attorno al 1200 a.C. (?) | |
Deuteronomio (Dt) |
ebraico | 34 959 |
Storia di Israele nel deserto e varie leggi religiose e sociali | Attorno al 1200 a.C. (?) | |
Profeti anteriori o Libri storici | |||||
Giosuè (Gs) |
ebraico | 24 658 |
Redazione definitiva in Giudea nel V secolo a.C. su fonti precedenti, in particolare la fonte deuteronomista parzialmente redatta nel VII-VI a.C. (vedi Ipotesi documentale), già parzialmente redatte durante l'Esilio di Babilonia (587-539 a.C.) |
Storia della conquista della terra di Canaan (Palestina) da parte delle dodici tribù guidate da Giosuè | Circa 1200-1150 a.C. (?) |
Giudici (Gdc) |
ebraico | 21 618 |
Storia delle dodici tribù in Canaan e dei Giudici, carismatici capi militari occasionali | Circa 1150-1050 a.C. (?) | |
1 Samuele (1Sam) |
ebraico | 31 810 |
Ministero profetico di Samuele; regno di Saul; gioventù di Davide | Circa 1100-1010 a.C. (?) | |
2 Samuele (2Sam) |
ebraico | 24 695 |
Regno di Davide | Circa 1010-970 a.C. (?) | |
1 Re (1Re) |
ebraico | 22 816 |
Morte di Davide; Salomone; scissione del Regno di Israele dal Regno di Giuda; ministero del profeta Elia (nel nord); vari re di Israele e Giuda | Circa 970-850 a.C. | |
2 Re (2Re) |
ebraico | 25 719 |
Ministero dei profeti Eliseo (nel nord) e Isaia (nel sud); vari re di Israele e Giuda; distruzione e deportazione del Regno di Israele e del Regno di Giuda | Circa 850-587 a.C. | |
Profeti posteriori: Profeti maggiori | |||||
Isaia (Is) |
ebraico | 66 1.292 |
Redazione definitiva in Giudea nel V secolo a.C. di oracoli precedenti di diversa datazione, proferiti in Giudea: Proto-Isaia (cc. 1-39): ca. 740-700 a.C.; Deutero-Isaia (cc. 40-55): 550-539 a.C. Trito-Isaia (cc. 56-66): 537-520 a.C. |
Proto-Isaia: fiducia in Dio, trascendente e fedele; Deutero-Isaia: esortazione al popolo oppresso; il "Servo di YHWH"; Trito-Isaia: contro l'idolatria; conversione delle nazioni pagane |
- |
Geremia (Ger) |
ebraico[8] | 52 1.364 |
Redazione definitiva in Giudea nel V secolo a.C. di oracoli precedenti datati tra il 626 e il 586 a.C. ca., proferiti nel Regno di Giuda | Oracoli esortanti alla sottomissione a Babilonia | - |
Ezechiele (Ez) |
ebraico | 48 1.273 |
Redazione definitiva in Giudea nel V secolo a.C. di oracoli precedenti datati tra il 592 e il 571 a.C. ca., proferiti nel Regno di Giuda e nell'Esilio di Babilonia | Dio è sempre con il suo popolo anche se questo è in esilio a Babilonia, alla fine Israele sarà vittorioso e Gerusalemme e il tempio saranno ricostruiti | - |
Profeti posteriori: Profeti minori o Dodici | |||||
Osea (Os) |
ebraico | 14 197 |
Regno di Israele, 750-725 a.C. ca. | Amore di Dio per Israele, che però è infedele con l'idolatria. Annuncio del castigo per Efraim-Samaria (conquista assira) | - |
Gioele (Gl) |
ebraico | 3 73 |
Regno di Giuda, circa fine VII - inizio VI secolo a.C. (?) | Calamità su Giuda, giorno del Signore, sconfitta dei nemici, salvezza di Giuda | - |
Amos (Am) |
ebraico | 9 146 |
Regno di Giuda, circa 775-750 a.C. | Invito alla preghiera, minaccia di castighi, esortazione alla speranza | - |
Abdia (Abd) |
ebraico | 1 21 |
Giudea, poco dopo il 587 a.C. | Oracoli contro Edom, rivincita finale degli Israeliti | - |
Giona (Gio) |
ebraico | 4 48 |
Redazione definitiva in Giudea dopo l'Esilio di Babilonia (circa 530-500 a.C.) | Predicazione di Giona a Ninive, invito alla conversione per tutti i popoli, non solo gli Ebrei | Ambientato nell'VIII secolo a.C. |
Michea (Mic) |
ebraico | 7 105 |
Regno di Giuda, circa 750-697 a.C. oppure circa 725-680 a.C. | Esortazione contro ingiustizia sociale, idolatria, annuncio di castigo, speranza messianica | - |
Naum (Na) |
ebraico | 3 47 |
Regno di Giuda, in un periodo imprecisato tra il 663 e il 612 a.C. | Profetizza la conquista e distruzione di Ninive, capitale degli Assiri, minaccia degli Ebrei | - |
Abacuc (Ab) |
ebraico | 3 56 |
Regno di Giuda, fine VII - inizio VI secolo a.C. | Esortazione alla fedeltà a Dio nonostante le avversità | - |
Sofonia (Sof) |
ebraico | 3 53 |
Regno di Giuda, tra il 630 e il 609 a.C. ca. | Esortazione agli Ebrei, giudizio delle nazioni, promessa di restaurazione | - |
Aggeo (Ag) |
ebraico | 2 38 |
Giudea, 520 a.C. | Esortazione a ricostruire il tempio di Gerusalemme, speranza messianica | - |
Zaccaria (Zac) |
ebraico | 14 211 |
"Proto-Zaccaria" (cc. 1-8): oracoli proferiti in Giudea nel 520-518 a.C.; "Deutero-Zaccaria" (cc. 9-14): redazione in Giudea circa 330-300 a.C. o II secolo a.C. |
Proto-Zaccaria: esortazione alla ricostruzione del tempio di Gerusalemme, governo ideale sacerdote e principe, speranza messianica (in Zorobabele); Deutero-Zaccaria: esaltazione del re-messia, il sacrificio di un "trafitto" dal quale deriva salvezza (riferito forse all'uccisione di Onia III o Simone Maccabeo) |
- |
Malachia (Mal) |
ebraico | 4 55 |
Giudea, circa 480-460 a.C. | Esortazione al culto a Dio, contro l'infedeltà | - |
Scritti | |||||
Salmi (Sal) |
ebraico | 150 2461 |
Composizione estremamente variegata, redatta definitivamente in Giudea forse alla fine del III secolo a.C. | 150 salmi (o inni) di vario genere: lodi, suppliche, meditazioni sapienziali | - |
Proverbi (Pr) |
ebraico | 31 915 |
Redazione definitiva in Giudea nel V secolo a.C. di materiale risalente all'XI-X secolo a.C. | Vari proverbi e detti sapienziali | - |
Giobbe (Gb) |
ebraico | 42 1070 |
Racconto poetica sapienziale risalente all'XI-X secolo a.C., con redazione definitiva (prologo ed epilogo) in Giudea verso il 575 a.C. | Meditazione circa il perché Dio permette il male all'uomo giusto. Nucleo poetico antico: Dio è troppo distante dall'uomo perché questi possa capirlo e giudicarlo, speranza di un "redentore" che riscatterà il male. Epilogo tardivo: Dio retribuisce in terra il male subito dal giusto | - |
Cantico dei cantici (Ct) |
ebraico | 8 117 |
Redazione definitiva in Giudea nel V o III secolo a.C. con qualche testo più antico (forse X secolo a.C.) | Poemi erotici in forma dialogica tra un uomo (anonimo) e una donna ("Sulammita") | - |
Libro di Rut (Rt) |
ebraico | 4 85 |
Giudea, V secolo a.C. | Romanzo descrivente la vita di Rut, non ebrea, modello di pietà e nonna del futuro Re Davide | Ambientato nell'XI secolo a.C. |
Lamentazioni (Lam) |
ebraico | 5 154 |
Giudea, poco dopo la distruzione di Gerusalemme (587 a.C.) | Inni poetici descriventi la desolazione di Gerusalemme distrutta, castigo per i peccati | - |
Qoelet o Ecclesiaste (Qo o Ecc) |
ebraico | 12 222 |
Giudea, III secolo a.C. | Considerazione pessimiste sulla vita | - |
Ester (Est) |
ebraico[9] | 10 167 |
Mesopotamia (Babilonia?), fine II secolo a.C. | L'ebrea Ester, figlia di Mardocheo, diventa moglie del re persiano Assuero e salva il popolo ebraico dai complotti del malvagio Aman | Ambientato nel 485 a.C. (o 464 a.C.) |
Daniele (Dan) |
ebraico e aramaico[10][11] | 12 357 |
Giudea, attorno al 164 a.C. | Vicende del saggio ebreo Daniele che rimane fedele a Dio, visioni apocalittiche preannuncianti il Figlio dell'Uomo-Messia e il regno di Dio | Ambientato nell'esilio di Babilonia (587-538 a.C.) |
Esdra (Esd) |
ebraico e aramaico[12] | 10 280 |
Giudea, fine IV - metà III secolo a.C. | cc. 1-6: ritorno dall'esilio di Babilonia, ricostruzione del tempio; cc. 7-10: attività riformatrice di Esdra a Gerusalemme, riforma religiosa |
1-6: 538-515 a.C.; 7-10: dal 398 a.C. (?) |
Neemia (Ne) |
ebraico | 13 406 |
Giudea, fine IV - metà III secolo a.C. | Attività riformatrice di Neemia a Gerusalemme, ricostruzione delle mura | 445-432 a.C. |
1 Cronache (1Cr) |
ebraico | 29 942 |
Giudea, tra il 330 e il 250 a.C. | 1-9: genealogie da Adamo a Davide 10-29: regno di Davide |
Dalla creazione alla morte di Davide, circa 970 a.C. |
2 Cronache (2Cr) |
ebraico | 36 822 |
Giudea, tra il 330 e il 250 a.C. | 1-9: regno di Salomone 10-36: regno di Giuda, distruzione, esilio, ritorno |
Dal 970 ca. al 538 a.C. |
Deuterocanonici | |||||
Ester (Est) |
greco | 10 260 |
Egitto (forse Alessandria), circa 114-113 a.C. (o 48-47 a.C.) | Come il Libro di Ester ebraico con alcune aggiunte di carattere meraviglioso-miracoloso | Ambientato nel 485 a.C. (o 464 a.C.) |
Giuditta (Gdt) |
greco (su prototesto ebraico perduto) | 16 340 |
Giudea, fine II secolo a.C. (testo ebraico di metà II secolo a.C.) | La città giudea di Betulia è sotto assedio da parte di Oloferne, generale assiro, e viene liberata grazie all'ebrea Giuditta | Ambientato al tempo di Nabucodonosor (605-562 a.C.), "re degli Assiri" (sic) |
Tobia (Tb) |
greco (su prototesto aramaico perduto) | 14 249 |
Giudea, circa 200 a.C. | Tobi, un pio ebreo deportato dagli Assiri, diventa cieco. Il figlio Tobia compie un viaggio e lo guarisce con l'aiuto di Raffaele | Ambientato nell'VIII-VII secolo a.C. |
1 Maccabei (1Mac) |
greco (su prototesto ebraico perduto) | 16 | Giudea, circa 100 a.C. | Descrive la lotta per l'indipendenza della Giudea dei fratelli Maccabei (Giuda, Gionata, Simone) contro i re seleucidi | Dal 332 a.C. al 134 a.C. |
2 Maccabei (2Mac) |
greco | 15 | Riassunto composto poco dopo al 124 a.C., forse ad Alessandria d'Egitto, di un'opera di Giasone di Cirene, di poco dopo il 160 a.C. | Descrive la lotta per l'indipendenza della Giudea di Giuda Maccabeo contro i re seleucidi | Dal 180 a.C. al 161 a.C. |
Sapienza (Sap) |
greco | 19 | Alessandria d'Egitto, circa 50 a.C. | Esaltazione della Sapienza divina personificata | - |
Siracide (Sir) |
greco (su prototesto ebraico perduto e poi in parte ritrovato) | 51 | Composto in ebraico circa nel 180 a.C. a Gerusalemme da "Giosuè figlio di Sirach", tradotto in greco dal nipote poco dopo il 132 a.C. | Sintesi della religione tradizionale e della sapienza comune | - |
Baruc (Bar) |
greco | 5 | 1,1-3,8: forse Antiochia, forse poco dopo il 164 a.C.; 3,9-4,4: II secolo a.C.; 4,5-5,9: seconda metà II secolo a.C. |
1,1-14: introduzione storica pseudoepigrafa; 1,15-3,8: preghiera penitenziale; 3,9-4,4: meditazione della Sapienza; 4,5-5,9: esortazione e consolazione di Gerusalemme |
Incipit pseudoepigrafo ambientato nel 582 a.C. |
Lettera di Geremia (Let-ger o Bar 6) |
greco | 1 72 |
Giudea, fine II secolo a.C. | Contro l'idolatria | - |
Aggiunte a Daniele | greco (forse su prototesto ebraico perduto) | - | Alessandria, metà del II secolo a.C. | 3: Preghiera di Azaria e Cantico dei tre giovani nella fornace; 13: Storia di Susanna; 14: Bel e il Drago |
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Circa i testi che i protestanti indicano come "apocrifi", essi non sono propriamente considerati canonici ma vengono solitamente aggiunti in appendice alle Bibbie (per esempio la Bibbia di Lutero o la Bibbia di Re Giacomo) in quanto, sebbene non possono servire a fondarvi la fede, possono risultare utili a nutrire la pietà dei cristiani. In molte edizioni contemporanee però, soprattutto nei formati più ridotti ed economici, tali testi non sono riportati neanche come appendici.
L'Antico Testamento nella Dei Verbum
La Dei Verbum dedica il cap. IV all'Antico Testamento, e ne spiega il valore per i cristiani, soffermandosi in particolare sull'unità tra Antico e Nuovo Testamento:
« | Iddio, progettando e preparando nella sollecitudine del suo grande amore la salvezza del genere umano, si scelse con singolare disegno un popolo al quale affidare le promesse. Infatti, mediante l'alleanza stretta con Abramo (cfr. Gen 15,18 ), e per mezzo di Mosè col popolo d'Israele (cfr. Es 24,8 ), egli si rivelò, in parole e in atti, al popolo che così s'era acquistato come l'unico Dio vivo e vero, in modo tale che Israele sperimentasse quale fosse il piano di Dio con gli uomini e, parlando Dio stesso per bocca dei profeti, lo comprendesse con sempre maggiore profondità e chiarezza e lo facesse conoscere con maggiore ampiezza alle genti (cfr. Sal 21,28-29; 95,1-3 ; Is 2,1-4 ; Ger 3,17 ). L'economia della salvezza preannunziata, narrata e spiegata dai sacri autori, si trova in qualità di vera parola di Dio nei libri dell'Antico Testamento; perciò questi libri divinamente ispirati conservano valore perenne: "Quanto fu scritto, lo è stato per nostro ammaestramento, affinché mediante quella pazienza e quel conforto che vengono dalle Scritture possiamo ottenere la speranza" (Rm 15,4 ).
L'economia dell'Antico Testamento era soprattutto ordinata a preparare, ad annunziare profeticamente (cfr. Lc 24,44 ; Gv 5,39 ; 1Pt 1,10 ) e a significare con diverse figure (cfr. 1Cor 10,11 ) l'avvento di Cristo redentore dell'universo e del regno messianico. I libri poi dell'Antico Testamento, tenuto conto della condizione del genere umano prima dei tempi della salvezza instaurata da Cristo, manifestano a tutti chi è Dio e chi è l'uomo e il modo con cui Dio giusto e misericordioso agisce con gli uomini. Questi libri, sebbene contengano cose imperfette e caduche, dimostrano tuttavia una vera pedagogia divina. Quindi i cristiani devono ricevere con devozione questi libri: in essi si esprime un vivo senso di Dio; in essi sono racchiusi sublimi insegnamenti su Dio, una sapienza salutare per la vita dell'uomo e mirabili tesori di preghiere; in essi infine è nascosto il mistero della nostra salvezza. Dio dunque, il quale ha ispirato i libri dell'uno e dell'altro Testamento e ne è l'autore, ha sapientemente disposto che il Nuovo fosse nascosto nell'Antico e l'Antico fosse svelato nel Nuovo. Poiché, anche se Cristo ha fondato la Nuova Alleanza nel sangue suo (cfr. Lc 22,20 ; 1Cor 11,25 ), tuttavia i libri dell'Antico Testamento, integralmente assunti nella predicazione evangelica, acquistano e manifestano il loro pieno significato nel Nuovo Testamento (cfr. Mt 5,17 ; Lc 24,27 ), che essi a loro volta illuminano e spiegano. » | |
(nn. 14-16)
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In tale testo l'Antico Testamento viene presentato come parte organica della storia della salvezza. I suoi libri "conservano valore perenne", e sono Parola di Dio anche per i cristiani, nell'ottica di una "preparazione evangelica", di "una vera pedagogia divina" (n. 15): l'Antico Testamento forma così un'unità articolata con il Nuovo.[13]
Note | |
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Voci correlate | |
Bibliografia | |
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