Deuterocanonici
I libri deuterocanonici (ovvero del secondo canone) sono quei libri della Bibbia che sono stati accolti nel canone della Chiesa cattolica ma che, per l'Antico Testamento, sono stati respinti da molte confessioni protestanti, sebbene li si ritenesse validi per l'edificazione personale. Dai protestanti sono in questo caso chiamati apocrifi. Il termine viene anche utilizzato per alcuni libri del Nuovo Testamento.
Nell'Antico Testamento
I libri deuterocanonici dell'Antico Testamento sono inclusi nella versione greca della Bibbia detta Septuaginta (il cosiddetto canone alessandrino), mentre non fanno parte dell'elenco dei libri considerati ispirati dagli Ebrei, elenco definito nel I secolo d.C. (il canone palestinese). Questi libri vennero esclusi perché successivi ad Esdra e non scritti in ebraico, sebbene di molti di questi sono in seguito (attorno alla metà del XX secolo) stati ritrovati gli originali ebraici a Qumran. Per questo motivo i libri deuterocanonici sono considerati apocrifi da chi non segue il canone alessandrino.
Essi sono:
- Tobia
- Giuditta
- Sapienza
- Siracide
- Primo libro dei Maccabei
- Secondo libro dei Maccabei
- alcuni tratti del libro di Daniele
- alcuni tratti del libro di Ester
- alcuni tratti del libro di Baruc
- Lettera di Geremia
Nel Nuovo Testamento
Il termine viene talvolta utilizzato anche per alcuni libri del Nuovo Testamento per i quali in antico erano sorti dei dubbi sull'autenticità, ma che alla fine sono stati ritenuti canonici. Alcuni di questi erano in antico detti antilegomena. Anche in questo caso, nel XVI secolo risorsero delle discussioni sulla loro validità. In particolare Lutero si dichiarò contrario all'Epistola di Giacomo perché contrastante con la dottrina della giustificazione per Sola Fede da lui propugnata.
I libri invece che non fanno parte di alcun canone perché di dottrina o attribuzione incerta vengono detti apocrifi (ad esempio il protovangelo di Giacomo). Per distinguerli dagli apocrifi/deuterocanonici vengono talvolta chiamati pseudoepigrafi (cioè dal titolo falso).
Essi sono:
- Lettera agli Ebrei
- Lettera di Giacomo
- Seconda lettera di Pietro
- Seconda lettera di Giovanni
- Terza lettera di Giovanni
- Lettera di Giuda
- Apocalisse
Fortuna letteraria
I libri deuterocanonici (o apocrifi) dell'Antico Testamento ebbero una grossa fortuna nel XVIII secolo, quando se ne trassero libretti per opere e oratori in musica composti da artisti come Vivaldi e Händel.
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