Bogomili

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I bogomili sono gli appartenenti ad un movimento ereticale sviluppatosi tra l'inizio del X secolo e il XIV secolo nella zona dei Balcani.

Storia

L'origine dell'eresia viene fatta risalire ad un prete, Bogomil, nome che in slavo significa amico di Dio. I bogomili, provenienti dall'Armenia, si diffusero soprattutto in Bulgaria e in Bosnia.

L'impero e la chiesa ortodossa condannarono il movimento come eretico in più occasioni, cf. la condanna a morte del loro capo Basilio nel 1110 da parte dell'imperatore Alessio I; il Concilio di Costantinopoli del 1118 e quello del 1143.

I bogomili raggiunsero comunque in molti territori dei Balcani una notevole diffusione. In Bosnia il bogomilismo fu anche accettato nel 1199 come religione di stato.

È probabile che il bogomilismo abbia inizialmente contribuito alla definizione delle dottrine catare. Senz'altro il vescovo bogomila Niceta, presente al concilio dei catari che si svolse nel 1167 a Tolosa, fu decisivo per l'evoluzione in senso assolutista della stessa eresia catara.

Con le occupazioni da parte dei Turchi della Bulgaria nel 1396 e della Bosnia nel 1463 molti bogomili si convertirono all'islam. Fu l'inizio della veloce estinzione della setta.

Dottrina

I bogomili professavano un moderato dualismo religioso e morale di chiara derivazione manichea, con evidenti richiami alle dottrine gnostiche.

Credevano che Dio avesse due figli: uno buono (Gesù) e uno cattivo (Satana), che in sostanza era il Demiurgo, ossia il Dio creatore dell'Antico Testamento; inoltre ripudiavano tutti i Sacramenti compresi il Battesimo e l'Eucarestia, e praticavano un proprio sacramento, il Consolament, una sorta di battesimo spirituale che si riceveva una volta sola nella vita.

Erano rigidamente iconoclasti e, vicini alle dottrine docetiste, avversavano la croce e tutti i segni della natura umana di Gesù.

A livello morale la dottrina richiedeva di vivere una vita pura, apostolica, evangelica, di ascesi. Non potevano avere possesso di terre né potere politico. Condannavano il matrimonio e l'uso delle carni.

Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni