Campanello d'altare
Il campanello d'altare è uno strumento musicale, appartenente alla classe degli idiofoni, a forma di coppa rovesciata con dentro un battaglio; si suona tenendolo per il manico al momento del Santo e dell'elevazione dell'Eucaristia, in segno d'onore, oltre che per attirare l'attenzione dei fedeli.
Il campanello d'altare viene anche detto con termine improprio, o comunque non preferibile, campanella d'altare o campanello del "Sanctus".
Descrizione
La forma del campanello varia dalla troncoconica, all'emisferica, alla quadrangolare; non si differenzia da simili strumenti d'uso profano, se non per eventuali motivi decorativi (stemmi, figure sacre e simboliche).
Storia
L'uso del campanello si fa risalire al IV secolo nella Chiesa d'Oriente e verso la fine del VI secolo nella Chiesa occidentale in sostituzione di trombe e strumenti in legno. Il suo volume, dapprima flebile, crebbe fino a diventare il suono delle campane diffuso dall'alto dei campanili a partire dall'VIII - IX secolo.
La campana non sostituì il campanello che, dal XIII secolo, divenne d'uso comune, durante la Messa.
Tipologia particolare
Tipologia particolare del campanello d'altare è:
- Campanello d'altare multiplo è uno strumento musicale simile al precedente, ma di suono più intenso e gradevole: è formato da un semicatino metallico, liscio o traforato, con manico e all'interno più campanelli.
Esemplari significativi
Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricorda:
- Campanello d'altare (seconda metà del XVIII secolo), in argento lavorato a fusione, realizzato dalla bottega di Giuseppe Bauer, conservato presso il Museo e Pinacoteca Diocesana di Rieti.
- Campanello d'altare multiplo (XVII secolo), in bronzo traforato, conservato presso il Museo dell'Opera del Duomo di Orvieto.
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