Museo e Pinacoteca Diocesana di Rieti
Museo e Pinacoteca Diocesana di Rieti | |
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Riccio di baculo pastorale con Agnello di Dio affronta il drago (fine del XIV secolo), avorio intagliato ed inciso | |
Categoria | Musei diocesani |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Lazio |
Regione | Lazio |
Provincia | Rieti |
Comune | Rieti |
Diocesi | Diocesi di Rieti |
Indirizzo | Via Cintia, 83 02100 Rieti (RI) |
Telefono | +39 0746482720, +39 0746 253650, +39 0746 25361 |
Fax | +39 0746 200228 |
Posta elettronica | info@museodiocesanorieti.it diocesi-rieti@libero.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Diocesi di Rieti |
Tipologia | arte sacra, archeologico |
Contenuti | arredi sacri, ceramiche, codici miniati, dipinti, grafica e disegni, lapidi, libri antichi a stampa, manoscritti, monete, medaglie, metalli, mosaici, paramenti sacri, reperti archeologici, sculture, suppellettile liturgica, tessuti, vetri |
Servizi | accoglienza al pubblico, audioguide, biglietteria, bookshop, didattica, fototeca, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Sistema Museale Tematico - MusArt |
Sede Museo 1° | Battistero di San Giovanni in Fonte |
Datazione sede 1° | XIII secolo |
Sede Museo 2° | Palazzo dei Papi, salone delle udienze |
Fondatori | mons. Dino Trabalzini |
Data di fondazione | 1974 |
Il Museo e Pinacoteca Diocesana di Rieti si snoda fra diversi sedi, fra gli ambienti della Cattedrale di Santa Maria Assunta e dell'antico Palazzo dei Papi, per far conoscere il suo patrimonio di storia, d’arte e di fede raccolto nel corso dei secoli:
- Museo del Tesoro del Duomo, allestito nel Battistero di San Giovanni in Fonte (XIII secolo), adiacente al lato meridionale della Cattedrale, venne inaugurato nel 1974, per volere del vescovo Bonaventura Quintarelli (1895 - 1915), con lo scopo di conservare la suppellettile liturgica, proveniente prevalentemente dal Duomo.
- Museo Diocesano, ospitato nelle Sagrestie della Venerabile Compagnia delle Stimmate di San Francesco, è stato fondato nel dicembre 2004, per conservare il materiale proveniente dal Duomo e dal territorio diocesano.
- Lapidario, collocato nell'ambulacro che separa i due corpi di fabbrica della Cattedrale e del Palazzo dei Papi, è stato aperto nel dicembre 2004, per esporre il materiale lapideo e le epigrafi, provenienti dal territorio reatino.
- Pinacoteca Diocesana, allestita nel Salone delle udienze del Palazzo Papale, è stata istituita nel 2005, per conservare i dipinti provenienti dal territorio diocesano.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in quattro sedi espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dall'epoca romana al XIX secolo
I - Museo del Tesoro del Duomo
Nel Museo sono esposti pregevoli opere, oggetti liturgici e paramenti sacri, tra i quali si segnalano:
- Fonte battesimale con stemma del cardinale Angelo Capranica (1450 - 1464), in pietra.
- Ciclo di dipinti murali con Storie di santa Maria Egiziaca o di Maria Maddalena (XIII secolo), affreschi staccati, di anonimo pittore romano, proveniente dalla Chiesa di San Domenico.
- Gesù Cristo benedicente (XIII secolo), affresco staccato riportato su tela, proveniente dalla Chiesa di San Sebastiano di Canetra.
- Statua della Madonna con Gesù Bambino (XIV secolo), in legno, di scuola abruzzese, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie Sambuco in Fiamignano.
- Statua della Madonna con Gesù Bambino (inizio XV secolo), in legno, di scuola abruzzese, proveniente dalla Chiesa di San Paolo di Otholis.
- Coppia di reliquiari vasiformi (XV secolo), in argento sbalzato e cesellato, di bottega ungherese.
- Pianeta viola (fine XV - inizio XVI secolo), in lana tessuta ad arazzo, di manifattura fiamminga, proveniente dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta.
- Statua di San Francesco d'Assisi (prima metà XVII secolo), in legno, di scuola laziale, proveniente dalla Basilica Inferiore, sede della Compagnia delle Stimmate di San Francesco.
- Croce pettorale (metà XVIII secolo), in cristallo di rocca, legata in argento filigranato, di bottega laziale.
II - Sagrestie
Nelle Sagrestie della Venerabile Compagnia delle Stimmate di San Francesco sono esposte pregevoli opere e la suppellettile liturgica, fra le quali si segnalano per valore ed interesse culturale:
- Croce processionale (1397), in argento dorato lavorato a sbalzo, cesello, incisione, di scuola abruzzese, proveniente dalla Chiesa di Sant'Anastasia a Borgorose.
- Riccio di baculo pastorale con Agnello di Dio affronta il drago (fine XIV secolo), in avorio intagliato ed inciso, proveniente dalla Cattedrale; questo è ancora oggi utilizzato dal Vescovo nelle principali solennità.
- Croce processionale di Antrodoco (1445 - 1450), in argento dorato e rame traforato, di Nicola da Guardiagrele, proveniente dalla Collegiata dell'Assunta di Antrodoco.
- Croce processionale (1476 - 1478), in argento dorato, cesellato e sbalzato, opera di Giacomo Gallina, proveniente dalla Cattedrale.
- Trittico con Madonna con Gesù Bambino e santi detta Madonna del latte (fine XV secolo), tempera su tavola, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria del Popolo di Preta (Amatrice).
- Reliquiario a busto di san Balduino (1496), in argento dorato lavorato a sbalzo ed a niello, di Bernardino da Foligno, commissionato dai Canonici della Cattedrale.
- Croce processionale (XVI secolo), in argento e rame dorato lavorata a sbalzo, attribuita a Jacopo Del Duca, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria della Neve a Vallecupola (Rocca Sinibalda).
- Ampolline (XVIII secolo), in vetro ed argento sbalzato, di bottega romana.
- Maria Vergine che schiaccia il serpente (XVIII secolo), in avorio donata, opera di bottega romana, donata dal canonico Cipriani alla Chiesa di San Tommaso di Cerchiara.
- Reliquiario ad ostensorio (seconda metà del XVIII secolo), in legno intagliato e dorato, realizzato dalla bottega romana di Vincenzo Belli.
- Campanello d'altare (seconda metà del XVIII secolo), in argento lavorato a fusione, proveniente dalla bottega romana di Giuseppe Bauer.
- Legatura rossa di Messale Romano (1761), in velluto ed argento sbalzato, opera di Vincenzo Belli.
- Calice e patena (1772), in argento dorato, opera della bottega romana di Lorenzo Petroncelli.
- Ostensorio (fine XVIII secolo), in argento dorato e sbalzato con inclusioni di gemme, opera della bottega romana di Carlo Bertolotti, proveniente dalla Cattedrale.
- Servizio da lavabo composto da brocca e bacile (fine XVIII secolo), in argento sbalzato, della bottega dell'argentiere romano Antonio De Caporali, realizzati per il vescovo Saverio Marini (1779 - 1813).
- Brocca e piatto (1830 ca.), in argento sbalzato, di bottega romana di Vincenzo Belli II, su commissione del vescovo Gabriele Ferretti (1828 - 1833).
- Piatto (XIX secolo), in argento inciso e lavorato a sbalzo, opera della bottega dell'argentiere romano Vincenzo Belli II.
III - Lapidario
Tra il materiale lapideo, conservato nel Lapidario, meritano una menzione:
- Epigrafe dalla sepoltura di sant'Eleuterio e sant'Anzia martiri (XI secolo), in marmo proveniente dalla Basilica dei SS. Martiri Eleuterio ed Anzia.
- Coppia di Leoni stilobati (XII secolo), in marmo, provenienti dall'antica Cattedrale.
- Frammenti del monumentale tabernacolo con testine d'angeli e simbologia eucaristica (1509 - 1512), in marmo, eretto dal fiorentino Federico di Filippo di Ubaldo con la collaborazione del decoratore romano Salvato di Girolamo Pirozi per la Cappella del SS. Sacramento.
Pinacoteca
La Pinacoteca espone pregevoli dipinti, tra i quali si notano:
- Madonna con Gesù Bambino in trono e donatori detta Madonna in maestà (XIII secolo), affresco staccato, proveniente dalla Chiesa di San Domenico.[1]
- Ciclo di dipinti murali con Storie di san Francesco d'Assisi (fine XIII - inizio XIV secolo), affreschi staccati, di anonimo pittore umbro, provenienti dalla Chiesa di San Francesco. Essi raffigurano:
- Presepe di Greccio;[2]
- Apparizione di san Francesco d'Assisi su un carro di fuoco;[3]
- Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Pietro che presenta il committente e san Paolo;[4]
- San Francesco d'Assisi guarisce il ferito di Lerida;[5]
- Liberazione di Pietro d'Assisi;[6]
- Angeli turiferari;[7][8]
- Arcangelo;[9]
- Dio Padre con san Sebastiano, san Giuseppe, sant'Anna e san Francesco d'Assisi (1630 ca.), olio su tela, di Lattanzio Niccoli.
- Santa Maria Maddalena, san Giovanni Battista e sant'Eligio di Noyon (prima metà del XVII secolo), olio su tela, di Ascanio Manenti.
- Miracolo di sant'Eligio di Noyon (XVII secolo), olio su tela, di Vincenzo Manenti, proveniente dalla Chiesa di San Giovanni in Statua, demolita nel 1929.
- Adorazione dei Magi (1635 - 1639), olio su tela, di Vincenzo Manenti, su commissione del cardinale Francesco dei conti Guidi di Bagno.
- Presentazione di Gesù al Tempio (seconda metà del XVII secolo), olio su tela, di Giovanni Battista Gaulli detto il Baciccia.
- Canonizzazione di san Domenico di Guzmán (1791), olio su tela, del pittore umbro Antonio Concioli, proveniente dalla Chiesa di San Domenico.
- Apparizione di Gesù Cristo agli Apostoli (1791), olio su tela, di Antonio Concioli, proveniente dal Convento di San Domenico.
- San Ciro vescovo (1905), olio su tela, di Antonino Calcagnadoro.
Galleria fotografica
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Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |