Compianto su Gesù Cristo morto (Albrecht Dürer)

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GER AltePinakothek A.Durer CompiantoCristomorto 1500ca.jpg

Albrecht Dürer, Compianto su Gesù Cristo morto (1500 ca.), olio su tavola
Compianto Glimm
Opera d'arte
Stato bandiera Germania
Regione Baviera
Regione ecclesiastica [[|]]
Provincia Alta Baviera
Comune Monaco di Baviera
Diocesi Monaco e Frisinga
Ubicazione specifica Alte Pinakothek
Uso liturgico nessuno
Oggetto dipinto
Soggetto Compianto su Gesù Cristo morto
Datazione 1500 ca.
Ambito culturale
scuola danubiana
Autore Albrecht Dürer
Materia e tecnica olio su tavola
Misure h. 151 cm; l. 121 cm
Stemmi, Punzoni, Marchi Stemmi araldici della famiglia Glimm
Virgolette aperte.png
38Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. 39Vi andò anche Nicodemo - quello che in precedenza era andato da lui di notte - e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di àloe. 40Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura. 41Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto.
Virgolette chiuse.png

Il Compianto su Gesù Cristo morto (detto anche Compianto Glimm) è un dipinto, eseguito nel 1500 circa, ad olio su tavola, dal pittore tedesco Albrecht Dürer (1471 - 1528), conservato nell'Alte Pinakothek di Monaco di Baviera (Germania).

Descrizione

Albrecht Dürer, Compianto su Gesù Cristo morto (part. Gerusalemme), 1500 ca., olio su tavola

Ambientazione

La scena è ambientata davanti ad un ampio paesaggio marino e montuoso, al cui centro emerge una città di Gerusalemme spettrale, ancora sovrastata da un cielo tempestoso.

Soggetto

Nel dipinto compaiono:

  • in primo piano, al centro:
    • Gesù Cristo morto, appena deposto dalla croce, disteso in un lungo lenzuolo usato come sudario. Il suo corpo è sproporzionatamente grande e allungato rispetto agli altri personaggi, per sottolineare la centralità di Cristo.
    • Giuseppe d'Arimatea sostiene il corpo di Cristo per le spalle.
    • Maria Vergine, con un velo di un bianco sul capo, è sopraffatta e, al tempo stesso, rassegnata al suo dolore.
    • Due pie donne, accanto alla Madonna, delle quali una si dispera alzando le braccia al cielo, mentre l'altra piangente osserva il Cristo.
    • Pia donna accanto a Gesù, gli sta sorreggendo la mano, mentre emette un grido sommesso con il quale sembra voler richiamare in vita quel corpo morto non rassegnandosi all'accaduto.
  • a destra, dominano tre figure in piedi, allineate in profondità lungo la diagonale:
  • San Giovanni apostolo con le mani giunte, piangente, presenta un volto contratto dalla sofferenza.
  • Santa Maria Maddalena, ricoperta da un ampio manto rosso, tiene in mano un vasetto per gli unguenti (suo consueto attributo iconografico).
  • Nicodemo, vestito con un elegante abito, anche lui come la Maddalena, regge con il braccio destro un vaso con i balsami e profumi (Gv 19,39 ) per la preparazione del cadavere prima della sepoltura e con la mano sinistra un lembo del sudario.
  • in basso, negli angoli a sinistra e destra: Membri della famiglia Glimm sono rappresentati minuscoli,[1] inginocchiati in adorazione del corpo di Cristo ed accompagnati dai propri stemmi araldici.

Inoltre, nella scena sono presenti alcuni dettagli, resi con grande cura, spesso di valore simbolico, come:

  • Base della croce, che si erge a destra del dipinto.
  • Corona di spine, in basso, a terra, accanto alle gambe di Cristo.

Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche

Albrecht Dürer, Compianto su Gesù Cristo morto (part. Nicodemo), 1500 ca., olio su tavola
  • La raffigurazione del Compianto, risolta da Dürer con magistrale padronanza dei mezzi, sia tecnici che espressivi, rappresenta una delle opere più organiche ed equilibrate dell'artista, in cui monumentalità italiana ed espressività nordica si fondono in un risultato di grande equilibrio. Infatti, il dipinto rivela un profondo senso corale in cui atteggiamenti, sofferenza e compianto si integrano a vicenda in un'armonia chiaramente vicina a quella della pittura rinascimentale italiana, come documenta il confronto con l'incisione silografica del Compianto, che l'artista aveva realizzato tra il 1498 ed il 1499, dove il doloroso episodio porta sconvolgimenti di espressioni, pose, espressioni ed armonia delle figure raggruppate intorno al corpo di Cristo deposto.
  • La composizione piramidale, che ha il suo vertice nella figura di san Giovanni evangelista, è evidentemente progettata e studiata con cura, le forme rispondenti a precisi parametri geometrici, le pose ed i gesti calcolati per ottenere l'effetto di un dolore trattenuto e mai violento, che rimandano ai probabili influssi della pittura rinascimentale italiana sul maestro tedesco.

Stemmi

Nell'opera sono presenti, negli angoli inferiori, accanto ai membri della famiglia del committente:

  • stemmi araldici della famiglia Glimm.

Notizie storico-critiche

L'opera fu commissionata, intorno al 1500, ad Albrecht Dürer dall'orafo Albrecht Glimm, in memoria della prima moglie Margareth Holzmann, come confermano la presenza degli stemmi della famiglia accanto alle figure dello stesso donatore, assieme a quelle della moglie e dei figli.

All'inizio del XVII secolo, il dipinto si trovava già a Monaco di Baviera, dove è già menzionato nell'inventario della Quadreria Granducale, redatto tra il 1608 ed il 1613.

Note
  1. Le figure dei donatori vennero alle luce nel 1924, dopo l'asportazione di alcune ridipinture, che le avevano occultate.
Bibliografia
  • Amedeo Giampaglia, Il Rinascimento in Europa: Dürer, Bruegel, El Greco: la riscoperta di Dio nell'uomo, col. "La Bellezza di Dio. L'Arte ispirata dal Cristianesimo", Editore San Paolo, Palazzolo sull'Oglio (BS) 2003, pp. 30 - 31
  • Costantino Porcu (a cura di), Dürer, Editore Rizzoli, Milano 2004
  • Federico Zeri, Marco Dolcetta, Dürer. Compianto su Cristo morto, col. "Cento Dipinti", Editore Rizzoli, Milano 1998
Voci correlate
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 29 gennaio 2017 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.