Conclave (film)
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Conclave | |
Locandina | |
Titolo originale: | Conclave |
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Anno: | 2024 |
Colore: | colore |
Tipo: | film |
Genere: |
drammatico grottesco |
Regia: | Edward Berger |
Soggetto: | Robert Harris |
Ambientazione Geografica: | Città del Vaticano |
Ambientazione Storica: | XXI secolo |
Sceneggiatura: | Peter Straughan |
Casa di produzione: | FilmNation Entertainment; House Productions; Indian Paintbrush |
Interpreti e personaggi: | |
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Fotografia: | Stéphane Fontaine |
Montaggio: | Nick Emerson |
Musiche: | Volker Bertelmann |
Scenografia: | Suzie Davies |
Costumi: | Lisy Christl |
Conclave è un film del 2024 diretto da Edward Berger, basato sull'omonimo romanzo del 2016 di Robert Harris, già autore del bestseller ucronico Fatherland.
Descrive la morte di un papa contemporaneo e il conclave che porta all'elezione del nuovo papa, segnata (come da narrativa del genere) da intrighi e complotti di ecclesiastici poco limpidi.
Trama
Alla morte improvvisa del Santo Padre regnante, del quale non è indicato il nome ma che risiede a casa Santa Marta (come papa Francesco), viene organizzato il conclave per l'elezione del nuovo papa che ha sede a Santa Marta e nella Cappella Sistina.
L'organizzazione è affidata al decano card. Lawrence. Nei giorni delle varie votazioni, segnati anche da due distinti attentati terroristici jihadisti a Roma dei quali il secondo danneggia anche le finestre della cappella sistina, si dipanano gli accordi e i complotti tra i vari cardinali per guidare l'elezione o sfavorire gli avversari.
Per tutti i principali protagonisti emergono scheletri nell'armadio:
- l'inglese card. Lawrence, protagonista e punto di vista della narrazione, serio e moderato ma in crisi di fede, vuole ritirarsi terminato il conclave, riconosce che bisogna eleggere non il migliore ma il meno peggio citando i precedenti di un papa soldato nazista (che sarebbe Benedetto XVI) e di un papa che ha ignorato report circa abusi su minori (che sarebbe Giovanni Paolo II). Non anela alla carica ma se fosse eletto si chiamerebbe Giovanni;
- il nigeriano card. Adeyemi, integerrimo tradizionalista del quale si dice che manderebbe i gay in prigione e poi all'inferno, che però si scopre che da presbitero 30enne aveva avuto un figlio con una giovane suora 19enne, abbandonando entrambi;
- il canadese card. Tremblay, molto gettonato nelle votazioni ma che poi si scopre che aveva convocato tra le suore a servizio a Santa Marta anche la suora nigeriana suddetta per imbarazzare l'avversario, aveva da tempo comprato con simonia il voto di altri cardinali elettori e che per questo scoperto, il giorno stesso della morte del Santo Padre era stato da lui esonerato dagli incarichi curiali (facendo pensare a un suo ruolo diretto nella sua morte);
- il veneziano card. Tedesco, ambizioso sprezzante tradizionalista che vorrebbe riportare la messa in latino e che invoca alla aperta guerra di religione contro l'islam;
- l'americano (nel romanzo è italiano) card. Bellini, liberale e in sintonia col precedente papa, però che mostra poche e confuse idee sulla guida della Chiesa, del quale si insinua sia un alcolista cronico e che è poco gettonato nelle votazioni;
- il giovane cardinale di Kabul, il messicano (nel romanzo è filippino) Benitez, l'unico che appare mite riservato e non ambizioso, con un integerrimo e lodevole passato di missionario in paesi di guerra come Congo, Iraq e Afganistan, che in Congo si è anche occupato della cura delle donne vittime di stupri di guerra. L'anno prima era stato dal papa nominato cardinale in pectore (cioè mantenuto segreto) per proteggerlo da rappresaglie jihadiste a Kabul. Dialogando coi cardinali, alla retorica della guerra di religione propone una visione di pace, venendo per questo apprezzato e poi infine eletto papa col nome di Innocenzo XIV.
Alla fine il card. decano Lawrence, dialogando col nuovo papa, scopre che è un intersessuale nato con cromosomi e organi sessuali interni femminili ma genitali esterni maschili e cresciuto come maschio e sceglie di mantenere il segreto.
Produzione e distribuzione
Il film è stato girato prevalentemente negli studi di Cinecittà a Roma e nella Reggia di Caserta nel gennaio 2023.
Il film è stato presentato in anteprima mondiale il 30 agosto 2024 al Telluride Film Festival (USA). È uscito nelle sale statunitensi il 25 ottobre 2024, in quelle italiane il 19 dicembre 2024.
Accoglienza
Essendo il film una vera e propria summa di luoghi comuni anticattolici e antivaticani, con anche finale pro-LGBT, ha ovviamente fatto incetta di apprezzamenti, candidature e premi da parte di esperti e critici cinematografici del settore, inclusa la candidatura a 8 Premi Oscar.
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