Cardinale in pectore

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Il Cardinale in pectore è un Cardinale la cui nomina non viene resa pubblica dal Papa, per vari motivi. La locuzione latina deriva dal fatto che il Cardinale in questione resta segreto «nel cuore (petto) del Pontefice».

Per esempio, il Cardinale Ignatius Kung Pin-mei fu creato in pectore nel 1979 da Giovanni Paolo II, per motivi politici e di avversione del Governo cinese contro la Chiesa cattolica e poi pubblicato nel concistoro del 1991.

Già nel 1965 dal papa Paolo VI fu proclamato cardinale in pectore Josyf Slipyj, Ucraino - Patriarca della Chiesa greco-cattolica ucraina, perseguitato per la fedeltà alla Cattedra di Roma dai sovietici, deportato e detenuto nei Gulag siberiani.

Ugualmente, il cardinale Marian Jaworski, polacco, arcivescovo di Leopoli (Ucraina), fu creato in pectore nel concistoro del 1998 e pubblicato successivamente, nel concistoro del 2001.

Il Papa si riserva di pubblicare i cardinali in pectore, a sua discrezione, in un successivo Concistoro. Se il papa muore, tutti i Cardinali che ha creato in pectore restano per sempre segreti. Nell'ultimo Concistoro di Giovanni Paolo II, ad esempio, nel 2003, fu creato un Cardinale in pectore, ma non fu mai pubblicato, poiché il Papa morì nel 2005 senza avere aperto altri concistori.

I concistori del 1845

I due concistori aperti da papa Gregorio XVI nel 1845, rispettivamente il 21 aprile e 24 novembre, hanno la peculiarità che in entrambe le occasioni furono creati esclusivamente cardinali in pectore, ovvero quattro nella prima convocazione e uno nella seconda.

I loro nomi non si seppero mai, perché non furono mai pubblicati dal Pontefice, morto il 1º giugno 1846.

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