David (Andrea Verrocchio)

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Firenze MuBargello A.Verrocchio David part.Volto 1475ca.jpg
Andrea Verocchio, David (part. Volto), 1475 ca., bronzo
David
Opera d'arte
Stato

bandiera Italia

Regione Stemma Toscana
Regione ecclesiastica Toscana
Provincia Firenze
Comune

Stemma Firenze

Località
Diocesi Firenze
Parrocchia o Ente ecclesiastico
Ubicazione specifica Museo Nazionale del Bargello
Uso liturgico nessuno
Comune di provenienza Firenze
Luogo di provenienza Palazzo della Signoria
Oggetto statua
Soggetto David con la testa di Golia
Datazione 1475 ca.
Datazione
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Ambito culturale
Autore

Andrea Verrocchio (Andrea di Cione)
detto Il Verrocchio

Altre attribuzioni
Materia e tecnica bronzo
Misure h. 126 cm
Iscrizioni
Stemmi, Punzoni, Marchi
Note

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Collegamenti esterni
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3I Filistei stavano sul monte da una parte, e Israele sul monte dall'altra parte, e in mezzo c'era la valle.4Dall'accampamento dei Filistei uscì uno sfidante, chiamato Golia, di Gat; era alto sei cubiti e un palmo. 8Egli si fermò e gridò alle schiere d'Israele: «Perché siete usciti e vi siete schierati a battaglia? Non sono io Filisteo e voi servi di Saul? Sceglietevi un uomo che scenda contro di me. 9Se sarà capace di combattere con me e mi abbatterà, noi saremo vostri servi. Se invece prevarrò io su di lui e lo abbatterò, sarete voi nostri servi e ci servirete»....
32Davide disse a Saul: «Nessuno si perda d'animo a causa di costui. Il tuo servo andrà a combattere con questo Filisteo». 33Saul rispose a Davide: «Tu non puoi andare contro questo Filisteo a combattere con lui: tu sei un ragazzo e costui è uomo d'armi fin dalla sua adolescenza». 37Davide aggiunse: «Il Signore che mi ha liberato dalle unghie del leone e dalle unghie dell'orso, mi libererà anche dalle mani di questo Filisteo». Saul rispose a Davide: «Ebbene va' e il Signore sia con te». 40Poi prese in mano il suo bastone, si scelse cinque ciottoli lisci dal torrente e li pose nella sua sacca da pastore, nella bisaccia; prese ancora in mano la fionda e si avvicinò al Filisteo. 41Il Filisteo avanzava passo passo, avvicinandosi a Davide, mentre il suo scudiero lo precedeva. 42Il Filisteo scrutava Davide e, quando lo vide bene, ne ebbe disprezzo, perché era un ragazzo, fulvo di capelli e di bell'aspetto. 43Il Filisteo disse a Davide: «Sono io forse un cane, perché tu venga a me con un bastone?». E quel Filisteo maledisse Davide in nome dei suoi dèi. 44Poi il Filisteo disse a Davide: «Fatti avanti e darò le tue carni agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche». 45Davide rispose al Filisteo: «Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l'asta. Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, Dio delle schiere d'Israele, che tu hai sfidato. 46In questo stesso giorno, il Signore ti farà cadere nelle mie mani. Io ti abbatterò e ti staccherò la testa e getterò i cadaveri dell'esercito filisteo agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche; tutta la terra saprà che vi è un Dio in Israele. 47Tutta questa moltitudine saprà che il Signore non salva per mezzo della spada o della lancia, perché del Signore è la guerra ed egli vi metterà certo nelle nostre mani». 48Appena il Filisteo si mosse avvicinandosi incontro a Davide, questi corse a prendere posizione in fretta contro il Filisteo. 49Davide cacciò la mano nella sacca, ne trasse una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte. La pietra s'infisse nella fronte di lui che cadde con la faccia a terra. 51Davide fece un salto e fu sopra il Filisteo, prese la sua spada, la sguainò e lo uccise, poi con quella gli tagliò la testa. I Filistei videro che il loro eroe era morto e si diedero alla fuga.
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Il David è una statua, eseguita nel 1475 circa, in bronzo, da Andrea di Cione, detto Andrea Verrocchio (1435 ca. – 1488), conservata presso il Museo del Bargello di Firenze.

Descrizione

Andrea Verocchio, David (1475 ca.), bronzo

Soggetto

La statua raffigura:

  • David giovane, imberbe, con i capelli arricciati intorno al viso, indossa una corta veste e calzari; la testa del gigante Golia ai suoi piedi; si erge vittorioso, con una posa fiera ed elegante, leggermente ancheggiante sulla destra, bilanciata dal braccio sinistro appoggiato in vita; tiene nella mano destra una spada corta, che rivolge verso l'esterno; la testa è girata verso sinistra con lo sguardo sfuggente e con un lieve sorriso che produce una sfumatura espressiva di sfrontatezza e spavalderia adolescenziale, che testimonia un particolare interesse da parte dell'artista verso gli aspetti psicologici del personaggio.

Note stilistiche ed iconografiche

  • La statua del Verrocchio ha come celebre precedente il David del suo maestro Donatello (1440 circa), al quale l'artista s'ispirò, distaccandosene però in alcuni elementi sostanziali. Infatti, la figura dell'eroe biblico non è più nuda, ma vestita come un giovane paggio, ed ha una bellezza idealizzata che rimanda piuttosto alle opere di Lorenzo Ghiberti.
  • Il modellato dolce ed esatto anatomicamente e la soffusa psicologia furono elementi che Andrea Verrocchio tramandò al suo più celebre allievo, Leonardo da Vinci: alcuni studiosi ritengono verosimile l'ipotesi che nelle sembianze del David sia stato ritratto proprio Leonardo da giovane.

Notizie storico-critiche

Andrea Verocchio, David (part. Testa di Golia), 1475 ca., bronzo

L'opera, commissionata all'artista dai fratelli Lorenzo (14491492) e Giuliano de' Medici (14531478), è citata sia nel 1495 nell'inventario redatto da Tommaso Verrocchio (fratello minore di Andrea) sia nel 1568 da Giorgio Vasari[1].

La statua fu acquistata nel 1476 dalla Repubblica fiorentina ed in tale occasione venne collocata nel Palazzo della Signoria sul pianerottolo davanti alla Porta della Catena (da cui si accede alla cosiddetta Sala dei Gigli). Nel piccolo spazio, il David era posto su una colonna, su cui è tuttora sistemato nel Museo del Bargello: si tratta di un piedistallo in porfido e marmo con quattro scudi recanti gli emblemi della città (il giglio) e del popolo (la croce) di Firenze. Esso probabilmente fu realizzato dalla bottega del Verrocchio per poggiarvi il bronzo, dopo che i Medici lo ebbero ceduto alla Signoria.

Nel XVII secolo entrò nelle collezioni granducali, conservate presso la Galleria degli Uffizi, dove, però venne esposta senza gli attributi che ne consentivano l'identificazione del soggetto - la testa di Golia e la lama della spada - che furono reintegrati alla statua solo nel 1778.

Nel 1865, il David venne destinato, come la maggior parte delle sculture rinascimentali, al costituendo Museo Nazionale del Bargello. La colonna originaria, rimasta al Palazzo della Signoria, solo nel 1916 è entrata nel Bargello ed è tornata a sostenere la statua bronzea.

Note
  1. Giorgio Vasari, Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori italiani, da Cimabue insino a' tempi nostri (1568)
Bibliografia
  • Carlo Bertelli et. al., Storia dell'Arte Italiana, vol. 2, Editore Electa-Bruno Mondadori, Milano 1990, pp. 288 - 289 ISBN 9788842445227
  • Andrew Butterfield, The sculptures of Andrea del Verrocchio, Editore Yale University, Londra 1997, pp. 204 - 205
  • Dario Covi, Andrea del Verrocchio. Life and work, col. "Arte e archeologia. Studi e documenti", Editore Olschki, Firenze 2005
  • Chiara Pasqualetti, Il Quattrocento in Italia. Da Masaccio a Piero della Francesca: l'armonia ritrovata, Editore San Paolo, Palazzolo sull'Oglio 2003, pp. 58 - 59
Voci correlate
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