Disputa di Gesù con i dottori del Tempio (Luca Giordano)

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Roma GalArteAnticaPal.Corsini L.Giordano DisputaGesùDottori 1656-60.jpg

Luca Giordano, Disputa di Gesù con i dottori nel Tempio (1656 - 1660), olio su tela
Opera d'arte
Stato bandiera Italia
Regione bandiera Lazio
Regione ecclesiastica Lazio
Provincia Roma
Comune Stemma Roma
Diocesi Roma
Ubicazione specifica Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Corsini
Uso liturgico nessuno
Oggetto dipinto
Soggetto Disputa di Gesù con i dottori nel Tempio
Datazione 1656 - 1660
Ambito culturale
Autore Luca Giordano
Materia e tecnica olio su tela
Misure h. 221 cm; l. 302 cm
Virgolette aperte.png

41I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. 43Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. 44Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti;...
45non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 46Dopo tre giorni lo trovarono nel Tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. 47E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 48Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». 49Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». 50Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Virgolette chiuse.png

La Disputa di Gesù con i dottori del Tempio è un dipinto, eseguito tra il 1656 e il 1660, ad olio su tela, da Luca Giordano (1634 - 1705), conservato nella Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Corsini a Roma.

Descrizione

Soggetto

La scena si svolge all'interno di grande edificio sacro, il Tempio di Gerusalemme, esemplificato dalla colonna classica in primo piano che suddivide in due parti la composizione e il rapido accenno alla maestosa architettura sullo sfondo, denotano una chiara ispirazione all'arte veneta.

Nel dipinto compaiono:

  • Gesù dodicenne, seduto in trono, in alto a sinistra, isolato, enuncia con calma i concetti, come un maestro che spiega agli allievi. Cristo si erge, proprio come la colonna scanalata posta al centro del dipinto, come simbolico sostegno del nuovo tempio del Signore, quello che lui stesso andava annunciando.
  • Dottori, uomini sapienti, che dopo aver ascoltato le parole del giovane manifestano reazioni differenti, infatti mentre tra essi prevale l'atteggiamento pieno di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte (Lc 2,47 ), ma anche in alcuni si nota il disappunto per le parole appena pronunciate da Gesù. Molte delle corpulente figure sono intente, secondo un'iconografia consolidata, a cercare conferma nei testi sacri e nei rotoli della Torah sparsi a terra sul proscenio.
  • San Giuseppe e Maria, appaiono sullo sfondo della scena, dopo aver cercato disperatamente il figlio smarrito (Lc 2,48-50 ), con un'espressione in volto mista di sollievo e di sorpresa.

Notizie storico-critiche

L'opera viene ricordata nell'inventario della collezione Corsini della fine del XVIII secolo.

Nel 1883, il principe Tommaso Corsini donò il dipinto allo Stato italiano.

Bibliografia
  • Carlo Bertelli et. al., Storia dell'Arte Italiana, vol. 3, Editore Electa-Bruno Mondadori, Milano 1990, p. 363 ISBN 9788842445234
Voci correlate
Collegamenti esterni