Festa della Madonna del Carmine (Avigliano)

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Festa della Madonna del Carmine (Avigliano)
Avigliano BaMadCarmine Bott.napoletana Mad.Carmine XVII.jpg

Bottega napoletana, Statua della Madonna del Carmine (part.), fine XVII secolo, legno policromo; Avigliano, Basilica di Santa Maria del Carmine
Festa mariana
Pellegrinaggio
Festa locale
Commemorazione celebrata Madonna del Carmine
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Basilicata
Provincia Potenza
Comune Avigliano
Luogo specifico vie del centro storico, Monte Carmine, Santuario della Madonna del Carmine, Basilica di Santa Maria del Carmine
Diocesi Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo
Periodo Estate
Data 16 luglio
Data mobile settembre, seconda domenica
Data d'istituzione 1694
Organizzata da Comitato Festa, Parrocchia di Santa Maria del Carmine
Tradizioni religiose pellegrinaggio, processione, celebrazioni eucaristiche
Tradizioni folcloristiche {{{tradizioni folcloristiche}}}
Informazioni Comitato Festa
Largo Giovanni Paolo II - 85021 Avigliano (PZ)
Tel: +39 0971 81021, +39 0971 700479
donmimmolorussotiscali.it
Collegamenti esterni
Sito web
Sito ufficiale dell'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA)

La Festa della Madonna del Carmine si tiene annualmente ad Avigliano (Potenza), in onore della Madonna del Carmine, in due tempi distinti:

Storia

Secondo la tradizione, il culto per la Madonna del Carmine fu diffuso ad Avigliano da reduci delle Crociate, a lei devoti, e che, già nel XII secolo, sul Monte Carmine esisiteva un luogo di culto dedicato a Maria Vergine.

Fonti storiche certe sulla devozione si hanno solo dal 1694, anno in cui Avigliano fu colpita da una terribile carestia, seguita da un devastante terribile: la popolazione, spaventata, si rifugiò sulla montagna e lì rimase accampata per quaranta giorni, durante i quali fece voto che se fossero tornati sani e salvi alle loro case, avrebbero proclamato la Madonna del Carmine loro protettrice, acquistato, con pubbliche offerte, una bella statua lignea e costruito una cappella in quel luogo. Nonostante la violenza del sisma e la frequenza delle scosse successive, non si registrò alcun decesso tra gli aviglianesi e le abitazioni non riportarono danni notevoli. Avendo, allora, attribuito il miracolo alla protezione della Madonna, sciolsero il voto e decisero di acquistare la statua (quella che ancora oggi si venera) presso una celebre bottega napoletana; venne, inoltre, stabilita la costruzione di una cappella sulla montagna, che da quel momento venne detta Monte Carmine, e la celebrazione annuale della festa in suo onore.

Descrizione

Ascesa (luglio)

La notte precedente il 16 luglio, sera della veglia per la festività della beata Vergine Maria del Monte Carmelo, presso la Basilica di Santa Maria del Carmine, la Statua della Madonna viene rivestita con una corona ed un mantello carico di tutto il suo "Tesoro" votivo in oro ed argento.

Il 16 luglio, la Statua della Madonna del Carmine viene portata in processione fino alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli, da dove ha inizio il pellegrinaggio che, dopo un percorso di 10 km, raggiunge il Santuario di Santa Maria del Carmine.

Lungo il corteo vengono trasportati i cinti insieme ai palii, insegne di forma triangolare in lino con l'immagine della Madonna del Carmine ricamata in oro. Giunti sul monte, la statua effettua tre giri intorno al Santuario ed, una volta entrata, viene celebrata una Messa solenne. Al termine della celebrazione i fedeli rimangono a consumare cibi all'aperto.

Discesa (settembre)

La seconda domenica di settembre, dopo due mesi di permanenza della statua, presso il Santuario al monte, si tiene il pellegrinaggio di ritorno.

La sera precedente la discesa ha luogo una veglia presso il Santuario sul monte, poi la domenica mattina la Statua della Madonna del Carmine con un pellegrinaggio ritorna in paese, dove all'altezza della Chiesa di Santa Maria degli Angeli si forma la processione che attraversa le vie del centro storico per riportare la Statua della Madonna del Carmine alla Basilica, dove rimarrà fino a luglio dell'anno seguente.

Cinti

Cinti portati in processione

I cinti o cente sono grandi strutture votive di candele a più piani, complesse architetture che raffigurano torri, navi, chiese o altari. I cinti, riccamente decorati con nastri colorati, fiori e immagini sacre, vengono offerti in segno di devozione sia dai singoli fedeli, sia dai paesi che partecipano al rito.

Sono i giovani familiari del fedele, che offre il cinto a farsi carico di portarlo a spalla durante il pellegrinaggio di ascesa al Santuario, mentre alle giovani donne della famiglia, è lasciato il compito di reggere i lunghi nastri colorati attaccati alle strutture.

Al termine del pellegrinaggio, i cinti donati alla Madonna del Carmine rimangono nel Santuario sul monte.

Riconoscimenti

L'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia ha riconosciuto l'evento, quale Patrimonio immateriale d'Italia.

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Patrimonio immateriale d'Italia

Galleria fotografica

Bibliografia
  • Tommaso Claps, A pie' del Carmine, Avigliano 1906
  • Michele Ostuni, Avigliano. Fra Memoria e Storia, Lavello 1993
  • Michele Ostuni, Fede, Religiosità popolare e preghiere in Avigliano, Avigliano 1998
Voci correlate
Collegamenti esterni