Corona di immagine sacra
La corona d'immagine sacra è un ornamento a forma di cerchio che è posta sulle immagini e statue oggetto di particolare venerazione, in particolare la Madonna con Gesù Bambino.
L'uso devozionale di "incoronare" le immagini della Madonna è antico, infatti, già all'epoca di papa Gregorio IV (827 - 844) è attestato per un'immagine nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma; documentato per tutto il Medioevo e in epoca rinascimentale, come dimostrano gli inventari di varie chiese, ebbe grande diffusione dal XVII secolo.
La corona di immagine sacra viene anche detta con termine improprio, o comunque non preferibile, corona devozionale.
Tipologia
In base alle dimensioni, alla forma e alla funzione si possono classificare tre tipologie di corona d'immagine sacra.
Corona da statua
La corona da statua [1] è realizzata, nei casi di maggior pregio, in metallo prezioso con pietre incastonate.
Negli esemplari più antichi del XIV - XV secolo è costituita da una fascia di placchette snodate rettangolari o sagomate, spesso decorate con smalti e filigrane.
Nel XVII secolo la corona è di solito formata da:
- un cerchio di base rigido su cui si eleva il fastigio, generalmente a volute, stelle e fogliami raccolti al centro e spesso culminanti in globo con una piccola croce apicale;
- un cerchio con fastigio aperto.
In alcuni casi la corona è composta di un cerchio sul quale sono fissati elementi decorativi, come:
- le stelle (corona di stelle);
- le rose (corona di rose);
- fiori vari (corona di fiori).
Corona da dipinto
La corona da mettere sulle immagini dipinte [2], presenta un analoga tipologia, ma è formata, come un diadema, solo dalla fronte.
Corona-reliquiario
Questo tipo di reliquiario[3] la cui forma allude alla natura della reliquia conservata, quali le sacre spine della corona, serviva in occasione della loro esposizione ai fedeli.
Esemplari significativi
Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricorda:
- Coppia di corone della Madonna delle Grazie (XVII secolo), opere di argentiere messinese, conservata presso il Museo Diocesano Provinciale di Nicotera.
- Corona della Madonna Isodia (1614), in argento sbalzato, traforato e bulinato, di argentiere messinese, proveniente dal Duomo di Bova, conservata presso il Museo Diocesano "Mons. Aurelio Sorrentino" di Reggio Calabria.
- Diadema a mezzaluna raggiata della Madonna Assunta (fine del XVII - inizio del XVIII secolo), in argento sbalzato, cesellato, traforato, corniola e cristallo di rocca, di bottega sarda, esposta presso il Museo Diocesano d'Arte Sacra di Ales.
- Corona di stelle a due ordini (1720), realizzata in oro, diamanti e pietre preziose dal gioielliere Bertolero di Torino, conservata presso il Museo dei Tesori del Santuario di Oropa.
- Corona (1770), oro e pietre preziose, donata dal Capitolo della Basilica di San Pietro in Vaticano al Santuario di Nostra Signora di Misericordia in Savona, grazie al lascito di Alessandro Sforza: questa, salvata miracolosamente dalle requisizioni napoleoniche, venne utilizzata da papa Pio VII per la solenne incoronazione della statua di Maria Vergine, compiuta il 10 maggio 1815. Attualmente è conservata nel Museo del Santuario.
- Corona di stelle della Madonna di Lourdes (1958), in oro e pietre dure, di Vito Pesce, proveniente dalla Chiesa Sant'Agostino di Giovinazzo, conservata presso il Museo Diocesano di Molfetta.
- Corona di dipinto (XX secolo), lamina d'oro e pietre preziose, di bottega siciliana, conservata a Caltagirone (Catania).
Note | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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