Galleria d'Arte Moderna "Raccolta Lercaro" di Bologna
Galleria d'Arte Moderna "Raccolta Lercaro" di Bologna | |
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Giacomo Manzù, Busto del cardinale Giacomo Lercaro (1988), bronzo | |
Categoria | Musei di Fondazione ecclesiastica |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Emilia Romagna |
Regione | Emilia Romagna |
Provincia | Bologna |
Comune | Bologna |
Diocesi | Arcidiocesi di Bologna |
Indirizzo | Via Riva di Reno, 57 40122 Bologna (BO) |
Telefono | +39 051 474997 +39 051 476936 |
Fax | +39 051 476802 |
Posta elettronica | info@raccoltalercaro.it segreteria@raccoltalercaro.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Fondazione cardinale Giacomo Lercaro |
Tipologia | arte sacra contemporanea, arte |
Contenuti | arazzi, ceramiche, dipinti, grafica e disegni, sculture, suppellettile ecclesiastica |
Servizi | accoglienza al pubblico, biblioteca, bookshop, caffetteria, didattica, organizzazione di eventi e mostre temporanee, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sede Museo | Istituto Veritatis Splendor |
Fondatori | cardinale Giacomo Lercaro |
Data di fondazione | 1971 |
La Galleria d'Arte Moderna "Raccolta Lercaro" di Bologna, allestita nell'Istituto Veritatis Splendor, è stata inaugurata nel 1971, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza della raccolta di opere d'arte contemporanea del cardinale Giacomo Lercaro (1891 - 1976), arcivescovo di Bologna, e della Fondazione omonima.
Storia
Il nucleo originario della Raccolta Lercaro risale al 1971, quando quattro artisti bolognesi (Aldo Borgonzoni, Pompilio Mandelli, Enzo Pasqualini ed Ilario Rossi) donarono diverse loro opere pittoriche e scultoree al cardinale Giacomo Lercaro (1891 - 1976), allora arcivescovo emerito di Bologna, in occasione del suo ottantesimo compleanno.
Alla fine del 1971 nelle sale della Galleria San Luca di Bologna fu organizzata una mostra che divenne il primo nucleo della collezione di Villa San Giacomo, alla Ponticella di San Lazzaro di Savena. Ebbe così inizio l'attività vera e propria della Galleria.
Al nucleo originario si aggiunsero successive donazioni ed acquisizioni di opere di grande interesse, soprattutto grazie ai rapporti intrattenuti dall'arcivescovo con artisti di valore internazionale come, ad esempio, Giacomo Manzù.
Alla morte del cardinale, il Presidente della Fondazione nel frattempo costituita, mons. Arnaldo Fraccaroli, decise di rivedere l'allestimento della collezione, destinandole uno spazio specifico. Nel 1989 la Raccolta si presentò come Galleria d'Arte Moderna di Villa San Giacomo.
Nel 2003, la raccolta è stata trasferita in una nuova sede in via Riva di Reno, dove sono stati ripensati i percorsi espositivi e riorganizzato l'allestimento generale della Galleria.
Tra il 2013 e il 2014 la collezione si è ulteriormente arricchita grazie a nuove donazioni di lavori di Giovanni Boldini, Georges Rouault ed altri importanti artisti contemporanei.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale, disposto su due livelli, presenta una raccolta costituita da circa 700 opere (dipinti, sculture, disegni e grafica), di artisti che hanno operato nel corso del XX secolo in varie direzioni artistiche, che vanno dal figurativo verista e di Novecento all'informale, dall'arte astratta-concreta allo spazialismo, dal modernismo al post moderno, dal surrealismo al concettuale con lavori di Emilio Ambron, Pietro Annigoni, Giacomo Balla, Floriano Bodini, Carmelo Cappello, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Max Ernst, Lucio Fontana, Vincenzo Gemito, Renato Guttuso, Enrico Manfrini, Giacomo Manzù, Francesco Messina, Giorgio Morandi, Arnaldo e Giò Pomodoro, Auguste Rodin, Medardo Rosso, Aligi Sassu, Eugenio e Lello Scorzelli, e molti altri.
Dipinti, disegni e grafica
La Galleria conserva pregevoli dipinti, disegni ed opere grafiche, tra cui spiccano:
- Disegno con Viale di cipressi a Cotorniano (inizio XX secolo), matita su carta, di Giacomo Balla.[1]
- Cartolina con Forme geometriche e lettere dell'alfabeto (1922), cartoncino dipinto a matita e ad acquarello, di Giacomo Balla.[2]
- Cartolina con Papaveri (1923), cartoncino dipinto a matita e tempera, di Giacomo Balla.[3]
- Dipinto con La mia famiglia (1927 - 1928), olio su tela, di Eugenio Scorzelli.[4]
- Dipinto con Pittore nello studio osserva una giovane allieva (1928), olio su tela, di Emilio Ambron.[5]
- Dipinto con Donne al lavoro (1930 - 1940), olio su tela, di Eugenio Scorzelli.[6]
- Dipinto con Natura morta con bottiglia (1939), olio su tela, di Filippo De Pisis.[7]
- Dipinto con Omaggio al El Greco (1940), olio su tela, di Aligi Sassu.[8]
- Dipinto con Interno con modella (1945), olio su tela, di Mario Tozzi.[9]
- Dipinto con Natura morta con conchiglie (1946), olio su tela, di Mario Tozzi.[10]
Sculture
Nella Galleria sono esposte importanti sculture, tra le quali si segnalano:
- Fuga in Egitto (1918 - 1930), in bronzo, di Arturo Martini.[11]
- Arpa thailandese (1940), in marmo rosa di Persia, di Emilio Ambron.[12]
- Cardinale (1948), in bronzo, di Giacomo Manzù.[13]
- Sacra Famiglia (1974), in bronzo, di Giacomo Manzù.[14]
- Interruzione sferica (1974), in bronzo dorato, di Carmelo Cappello.[15]
- Busto del cardinale Giacomo Lercaro (1988), in bronzo, di Giacomo Manzù.
Arte antica
Nel percorso sono presenti, inoltre, alcune pregevoli opere antiche, tra cui si notano:
- Tondo con Madonna del Latte (fine del XV secolo), in gesso, attribuita alla bottega di Francesco Ferrucci.
- Tre arazzi, in lana e seta, di manifattura fiamminga raffiguranti:
Note | |
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