Museo di Santo Stefano di Bologna
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Marco da Berlinghiero (attr.), Strage degli innocenti (1250 ca.), affresco staccato | |
Categoria | Musei di Basilica |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Emilia Romagna |
Regione | Emilia Romagna |
Provincia | Bologna |
Comune | Bologna |
Diocesi | Arcidiocesi di Bologna |
Indirizzo | Via Santo Stefano, 24 40121 Bologna (BO) |
Telefono | +39 051 223256 |
Fax | +39 051 223256 |
Posta elettronica | sstefano@libero.it |
Proprietà | Parrocchia |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | dipinti, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | accoglienza al pubblico, bookshop, laboratorio di restauro, visite guidate |
Sede Museo | Basilica di Santo Stefano, cappella della Benda ed ex aula capitolare |
Datazione sede | XII secolo |
Data di fondazione | 1916 |
Il Museo di Santo Stefano di Bologna, collocato nella cappella della Benda ed nell'ex aula capitolare della Basilica di Santo Stefano (XII secolo), è stato istituito nel 1916 per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico proveniente dalla chiesa stessa.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in due sezioni espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile ecclesiastica, databili dal XIII al XVI secolo.
Pittura e scultura
Il Museo conserva pregevoli dipinti e sculture, tra cui spiccano:
- Strage degli innocenti (1250 ca.), affresco staccato, attribuito a Marco da Berlinghiero: questo dipinto faceva parte del ciclo che decorava la cupola del Santo Sepolcro, il più antico edificio (V secolo) tra quelli che formano il complesso di Santo Stefano.[1]
- Statua di san Petronio (1350 ca.), in marmo, di Giovanni di Balduccio.[2]
- Trittico con San Benedetto da Norcia, san Sisto I e san Procolo (seconda metà del XIV secolo), tempera su tavola, di Simone dei Crocefissi.[3]
- Madonna con Gesù Bambino e Annunciazione (seconda metà del XIV secolo), tempera su tavola, di Simone dei Crocefissi.[4]
- Santo vescovo (1350 - 1360), tempera su tavola, di Simone dei Crocefissi.[5]
- Trittico con San Giacomo maggiore, sant'Andrea apostolo e san Bartolomeo (ultimo quarto del XIV secolo), tempera su tavola, di Simone dei Crocefissi.[6]
- Trittico con San Paolo, san Giovanni Battista e san Pietro apostolo (ultimo quarto del XIV secolo), tempera su tavola, di Simone dei Crocefissi.[7]
- Trittico con Madonna con Gesù Bambino in trono, santa Dorotea, santa Margherita, santi e committente, Annunciazione, Gesù Cristo in pietà, San Ludovico di Tolosa e sant'Onofrio, Sant'Antonio abate e san Cristoforo (ultimo quarto del XIV - primo quarto del XV secolo), tempera su tavola, di Jacopo di Paolo.[8]
- Gesù Cristo crocifisso (fine XIV secolo), tempera su tavola dipinta e sagomata, di Simone dei Crocefissi.[9]
- Madonna con Gesù Bambino detta Madonna dell'Umiltà (fine XIV - primo quarto del XV secolo), tempera su tavola, di Andrea di Bartolo.[10]
- Incoronazione di Maria Vergine (prima metà del XV secolo), tempera su tavola, di Giovanni di Zanello.[11]
- Madonna con Gesù Bambino e san Giacomo maggiore (secondo quarto del XV secolo), affresco staccato, del Maestro di Eggi.[12]
- San Petronio, Storie della vita di santo Stefano e di san Petronio (secondo quarto - terzo quarto del XV secolo), tempera su tavola, di Michele di Matteo.[13]
- Santi (seconda metà del XV secolo), tempera su tavola, di Tommaso Garelli.[14]
- San Giovanni Battista (ultimo quarto del XV secolo), tempera su tavola, di Antonio della Corna.[15]
- Due scomparti di polittico con San Pietro e San Giovanni Battista (fine XV - inizio XVI secolo), tempera su tavola, di Michele Coltellini.[16]
- Madonna con Gesù Bambino e san Giovannino (prima metà del XVI secolo), di Innocenzo da Imola.
- San Martino resuscita un bambino (1615 - 1618), olio su tela, di Alessandro Tiarini.[17]
Suppellettile liturgica e paramenti sacri
Nel Museo sono esposti preziosi oggetti liturgici e paramenti sacri. Di rilievo:
- Baculo pastorale di sant'Isidoro (XI secolo), in avorio.
- Reliquiario di san Floriano (1312).
- Reliquiario architettonico a tempietto ottagonale di san Petronio (1380), in argento dorato e smalti traslucidi, opera dell'orafo bolognese Jacopo Roseto, commissionato dal Comune e dalle Arti di Bologna.
Galleria fotografica
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Note | |
Bibliografia | |
Voci correlate | |