Giacomo Lercaro
Giacomo Lercaro Cardinale | |
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Mea fiducia mater mea | |
Età alla morte | 84 anni |
Nascita | Quinto al Mare 28 ottobre 1891 |
Morte | Bologna 18 ottobre 1976 |
Sepoltura | Cattedrale di San Petronio (Bologna) |
Ordinazione presbiterale | 25 luglio 1914 |
Nominato arcivescovo | 31 gennaio 1947 da Pio XII |
Consacrazione vescovile | 19 marzo 1947 dall'arc. Giuseppe Siri |
Creato Cardinale |
12 gennaio 1953 da Pio XII (vedi) |
Cardinale per | 23 anni, 9 mesi e 6 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Giacomo Lercaro (Quinto al Mare, 28 ottobre 1891; † Bologna, 18 ottobre 1976) è stato un cardinale e arcivescovo italiano di Bologna dal 1952 al 1968.
Biografia
Nato a Quinto al Mare, arcidiocesi di Genova, era l'ottavo dei nove figli di una modesta famiglia di marinai. La madre si chiamava Aurelia e morì a 102 anni, nel maggio 1954, a Bologna, dove visse con il figlio cardinale. Erano sacerdoti anche due suoi fratelli, Amedeo e Attilio.
Formazione e ministero sacerdotale
Ha studiato, con borsa di studio dell'arcivescovo, presso il Seminario Arcivescovile di Genova, dal 1902 al 1914 (filosofia e teologia) e il Pontificio Istituto Biblico di Roma, dal novembre 1914 al 1915.
Ordinato presbitero il 25 luglio 1914 nella cappella del Seminario Arcivescovile di Genova, da Ildefonso Vincenzo Pisani(ch), Vescovo titolare di Tebe, già Vescovo di Anglona-Tursi.
Ulteriori studi a Roma, 1914-1915. Richiamato a Genova quando l'Italia entrò nella prima guerra mondiale nel 1915, fu cappellano militare nell'ospedale di Galliera, Forte S. Martino, nell'ospedale di Torri di Quartesolo e a Villabella di San Bonifazio. Prefetto del Seminario di Genova, 1918-1923 (suo fratello Amedeo era il rettore del seminario), professore supplente di teologia, 1921-1923; professore di Sacra Scrittura e Patrologia, 1923-1927. Professore di religione nelle scuole medie, 1927-1937; fondatore del "Liceo Classico Cristoforo Colombo", movimento studentesco per le attività apostoliche-sociali come "Apostolato del Mare", di cui è stato il primo cappellano nazionale; e attività nelle periferie più povere di Genova.
Parroco prevosto della basilica di Santa Maria Immacolata a Genova, 1937-1947; fondatore di Didascaleion, centro studi per l'incontro del pensiero teologico con la cultura moderna. Durante la seconda guerra mondiale protesse tutti coloro che erano in pericolo, rifugiandoli nella propria casa, soprattutto gli ebrei; a causa del grave pericolo per la sua vita, dovette nascondersi sotto il nome di "Padre Lorenzo Gusmini"; al termine della guerra ricevette una grata e affettuosa testimonianza da tutta la città di Genova. Prelato domestico di Sua Santità, il 23 novembre 1946.
Ministero episcopale
Fu nominato arcivescovo di Ravenna e vescovo di Cervia il 31 gennaio 1947 e consacrato il successivo 19 marzo nella basilica di S. Maria Immacolata di Genova dall'allora arcivescovo di Genova Giuseppe Siri, coadiuvato da Angelo Rossini(ch), arcivescovo di Amalfi, e da Francesco Canessa(ch), vescovo titolare di Sarepta. Il suo motto episcopale era Mater mea fiducia mea.
Sarebbe diventato, negli anni successivi, il contraltare del cardinale Siri, in quanto Lercaro rappresentava, in effetti, uno dei personaggi più noti dello schieramento "progressista" dell'episcopato italiano e Siri, invece, l'ala più legata alla tradizione.
Trasferito alla sede metropolitana di Bologna, il 19 aprile 1952.
Cardinalato
Lercaro fu trasferito alla sede di Bologna il 19 aprile 1952. Il 12 gennaio 1953 fu creato cardinale con il titolo di Santa Maria in Traspontina da Papa Pio XII.
Lercaro partecipò ai due Conclavi del 1958 e 1963 nonché al Concilio Vaticano II, di cui fu membro di una delle commissioni preparatorie.
Dal 1966 al 1968 fu presidente del Consiglio per la Riforma liturgica, che proprio in quegli anni preparava una serie di importanti mutamenti liturgici, fra i quali l'uso, insieme al latino delle lingue nazionali nel rito romano. Tali cambiamenti erano fortemente osteggiati dall'ala più conservatrice, come attestò la lettera pubblica di opposizione al Rito Romano rinnovato della Messa, scritta nel settembre del 1969 dai Cardinali Antonio Bacci e Alfredo Ottaviani. La commissione liturgica attuò le decisioni del Concilio ecumenico sottoscritte da papa Paolo VI, per i suoi innegabili vantaggi pastorali.
Il cardinal Lercaro fu molto legato a Giuseppe Dossetti che da leader della Democrazia Cristiana, divenne monaco e fondatore, e fu una delle voci più influenti nel concilio e nel post-concilio.
È stato il consacratore principale dell'arcivescovo Agostino Baroni M.C.C.I., del vescovo Gilberto Baroni e del vescovo Luigi Bettazzi, suo ausiliare dal 1963 al 1966.
Morte
Morì il 18 ottobre 1976 per una crisi cardiaca nella "Villa San Giacomo" a Bologna. Fu coadiuvato dal fratello padre Attilio Lercaro. Il cardinale Sergio Pignedoli, presidente della Segreteria per i non cristiani, ha rappresentato il papa, e il cardinale Antonio Poma, arcivescovo di Bologna, è stato il principale concelebrante della messa funebre alla quale hanno partecipato anche altri otto cardinali, insieme a numerosi arcivescovi, vescovi e sacerdoti .
Il defunto cardinale fu sepolto nella Cattedrale di San Petronio. La Galleria Nazionale d'Arte Moderna "Giacomo Lercaro", organizzata dalla Fondazione "Cardinale Giacomo Lercaro", accanto alla Galleria "Giacomo Lercaro", in via Riva di Reno 57 a Bologna, è stata inaugurata Il 16 maggio 2003. È una delle principali raccolte d'arte moderna in Italia.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII, O.P.
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Bernardino Giraud
- Cardinale Alessandro Mattei
- Cardinale Pietro Francesco Galleffi
- Cardinale Giacomo Filippo Fransoni
- Cardinale Carlo Sacconi
- Cardinale Edward Henry Howard
- Cardinale Mariano Rampolla del Tindaro
- Cardinale Gennaro Granito Pignatelli di Belmonte
- Cardinale Pietro Boetto, S.J.
- Cardinale Giuseppe Siri
- Cardinale Giacomo Lercaro
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Ravenna | Successore: | |
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Antonio Lega | 31 gennaio - 22 febbraio 1947 | - |
Predecessore: | Vescovo di Cervia | Successore: | |
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Antonio Lega | 31 gennaio - 22 febbraio 1947 | - |
Predecessore: | Gran priore per l'Italia-Romagna dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme | Successore: | |
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- | 31 gennaio 1947 - 19 aprile 1952 | Egidio Negrin |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Ravenna e vescovo di Cervia | Successore: | |
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- | 22 febbraio 1947 - 19 aprile 1952 | Egidio Negrin |
Predecessore: | Arcivescovo di Bologna | Successore: | |
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Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano | 19 aprile 1952 - 12 febbraio 1968 | Antonio Poma |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria in Traspontina | Successore: | |
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Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano | 15 gennaio 1953 - 18 ottobre 1976 | Gerald Emmett Carter |
Predecessore: | Presidente del Consiglio per l'Attuazione della Costituzione sulla Sacra Liturgia | Successore: | |
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- | 2 marzo 1964 - 9 gennaio 1968 | Benno Walter Gut, O.S.B. |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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- Vescovi di Ravenna
- Vescovi di Cervia
- Gran priori dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
- Cardinali presbiteri di Santa Maria in Traspontina
- Presidenti del Consilium ad exsequendam constitutionem de sacra liturgia
- Presbiteri ordinati nel 1914
- Presbiteri italiani del XX secolo
- Italiani del XX secolo
- Presbiteri del XX secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1947
- Vescovi italiani del XX secolo
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