Gesù Cristo benedicente e simboli degli evangelisti (Fernando Gallego)
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Gesù Cristo benedicente e simboli degli evangelisti | |
Opera d'arte | |
Stato | Spagna |
Comunità | Madrid |
Regione ecclesiastica | [[|]] |
Provincia | Madrid |
Comune | Madrid |
Diocesi | Madrid |
Ubicazione specifica | Museo del Prado |
Uso liturgico | nessuno |
Comune di provenienza | Toro |
Luogo di provenienza | Chiesa di San Lorenzo |
Oggetto | dipinto |
Soggetto | Gesù Cristo benedicente in trono e simboli degli evangelisti |
Datazione | 1495 ca. |
Ambito culturale | |
scuola ispano-fiamminga | |
Autore | Fernando Gallego |
Materia e tecnica | olio su tavola |
Misure | h. 169 cm; l. 132 cm |
|
Gesù Cristo benedicente e simboli degli evangelisti è un dipinto, eseguito nel 1495 circa, ad olio su tavola dal pittore spagnolo Fernando Gallego (1440 – 1507), conservato nel Museo del Prado a Madrid (Spagna).
Descrizione
Soggetto
Nel dipinto compaiono:
- al centro, Gesù Cristo benedicente in trono, indossa un sontuoso mantello di porpora e tiene in mano il globo, simbolo del dominio sul mondo, assume l'aspetto di Imperator Mundi, Signore assoluto dell'universo, il piede nudo, però, ricorda l'umanità e l'umiltà del Salvatore.
- a sinistra, Allegoria della Chiesa o della fede cristiana: figura che regge serenamente il vessillo della vittoria, il calice e l'ostia, simboli della morte e resurrezione di Gesù.
- a destra, Allegoria della Sinagoga o della Legge mosaica: figura che tiene in mano le Tavole della Legge, ma la posa è incerta e la sua asta è spezzata.
- Simboli degli Evangelisti (o Tetramorfo): rappresentano la Parola di Dio, incarnata nei Vangeli del Nuovo Testamento; questi sono:
- Aquila di San Giovanni apostolo,
- Toro di San Luca,
- Angelo di San Matteo apostolo,
- Leone di San Marco.
Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche
- L’Allegoria della Chiesa è collocata alla destra di Gesù Cristo (la parte riservata ai buoni), mentre l'Allegoria della Sinagoga è posta alla sua sinistra (la parte riservata agli empi).
- L'architettura gotica, la composizione e la tecnica pittorica sono un buon esempio dello stile raffinato di Fernando Gallego, profondamente intriso di elementi fiamminghi.
Notizie storico-critiche
Il dipinto proviene dalla Chiesa di San Lorenzo de Toro e anche se tradizionalmente viene considerata parte di una pala d'altare, in realtà era stata eseguita per le tombe di Pedro di Castiglia e sua moglie Beatriz Rodriguez de Fonseca y Ulloa, che furono sepolti nella chiesa nel 1492.
Nel 1916, l'opera venne donata al Museo da Pablo Bosch y Barrau.
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