Gesù Cristo e l'adultera (Valentin de Boulogne)

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USA LosAngeles J.P.GettyMuseum V.deBoulogne Gesù+Adultera 1620ca.jpg

Valentin de Boulogne, Gesù Cristo e l'adultera (1620 ca.), olio su tela
Gesù Cristo e l'adultera
Opera d'arte
Stato bandiera Stati Uniti
Stato federale California
Regione ecclesiastica [[|]]
Comune Los Angeles
Diocesi Los Angeles
Ubicazione specifica The J. Paul Getty Museum
Uso liturgico nessuno
Oggetto dipinto
Soggetto Gesù Cristo e l'adultera
Datazione 1620 ca.
Ambito culturale
Ambito caravaggesco
Autore Valentin de Boulogne
detto Le Valentin
Materia e tecnica olio su tela
Misure h. 167,6 cm; l. 219,7 cm
Virgolette aperte.png
Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.

Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più».

Virgolette chiuse.png

Gesù Cristo e l'adultera è un dipinto, eseguito nel 1620 circa, ad olio su tela dal pittore francese Valentin de Boulogne (15911632), conservato presso il J. Paul Getty Museum di Los Angeles (Stati Uniti d'America).

Descrizione

Soggetto

Il dipinto raffigura l'episodio evangelico, nel quale si narra di una donna accusata d'adulterio, punibile con la morte mediante la lapidazione, secondo la Legge di Mosè, che viene condotta nel Tempio di Gerusalemme, dagli scribi e farisei, davanti a Gesù Cristo.

Nel dipinto, su un fondo scuro, compaiono:

  • Gesù Cristo, saldo e sicuro al centro dell'attenzione, in ginocchio scrive con un dito per terra.
  • Donna adultera, viene portata davanti a Gesù, con gli abiti strappati, piange di vergogna e di pentimento.
  • Scribi e farisei, presentano con enfasi la donna adultera: il pittore sottolinea come la possibile lapidazione della donna sia in realtà una vera e propria provocazione nei confronti di Gesù, per mettere alla prova la sua osservanza della Legge di Mosè; i loro atteggiamenti rivelano apprensione e curiosità. Le loro figure sono particolarmente individualizzate, in particolare:
    • uomo vecchio, a destra, che tiene gli occhiali saldamente al naso per vedere meglio;
    • uomo anziano con i capelli ispidi che tiene il suo mantello sulla spalla.

Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche

  • Il pittore, in questo dipinto, è profondamente influenzato dal realismo di Caravaggio sia nell'utilizzato della luce e dell'ombra per trasmettere emozioni, sia nell'adozione come modelli per i personaggi della gente appartenente alla classe povera ed umile del tempo.
Bibliografia
  • Stefano Zuffi, Episodi e personaggi del Vangelo, col. "Dizionari dell'Arte", Mondadori Electa Editore, Milano 2002, p. 199 ISBN 9788843582594
Voci correlate
Collegamenti esterni