Gesuati

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Il beato Giovanni Colombini, fondatore dei Gesuati

I Gesuati sorsero a metà del XIV secolo come fraternità di laici ispirata alla spiritualità di san Girolamo (Frati Gesuati di san Girolamo): trasformatisi in congregazione religiosa nel 1606 (Chierici apostolici di san Girolamo), vennero soppressi da papa Clemente IX nel 1668.

Origini

Vennero fondati attorno al 1360 dal ricco mercante senese, il beato Giovanni Colombini, convertitosi insieme alla moglie dopo la lettura della vita di santa Maria Egiziaca scritta da Jacopo da Varagine (oggi Varazze). Santa Maria Egiziaca era una prostituta pentita che trascorse l'ultima parte della sua vita infliggendosi pubbliche e severe penitenze. Colombini e i suoi seguaci iniziarono a percorrere i villaggi predicando una spiritualità semplice e dedicandosi particolarmente all'assistenza degli infermi.Accanto a loro visse l'ordine femminile delle Gesuate, fondato nel 1367 da Caterina Colombini ed estintosi nel 1872.

Non indossavano un abito religioso, né vivevano in case comuni e, sull'esempio di Francesco d'Assisi, non accedevano al sacerdozio. Per il loro frequente ripetere il nome di Gesù, il popolo iniziò a chiamarli Gesuati.

Temendo che alla sua morte la fraternità potesse disperdersi, nel 1367 Colombini si recò a Viterbo da papa Urbano V per chiedergli l'approvazione del suo ordine: il Pontefice acconsentì, ma impose ai religiosi di vestire un saio bianco e la vita comune in conventi.

Evoluzione della fraternità

Nel 1426 il vescovo di Ferrara Giovanni Tavelli da Tossignano, gesuato, ricevette l'incarico di elaborare delle costituzioni che facessero della fraternità un ordine mendicante: vide così la luce l'"ordo et forma morum quos et per consuetudines observat congregatio pauperum qui vulgariter Gesuati nuncupantur", ispirata alle "regole" agostiniana e benedettina.

Nel 1606, per decreto di papa Paolo V, ai Gesuati venne consentito anche l'accesso al sacerdozio: assunsero così il nome di Chierici apostolici di san Girolamo (Clerici apostolici sancti Hieronymi, sigla C.A.S.H.).

Presenza dei Gesuati a Roma (1440-1668)

La comunità gesuata in Roma si stabilì ai Santi Giovannni e Paolo al Celio. Fu fondata dal beato Antonio Bettini,senese (+1487). Questi,creato vescovo di Foligno dal suo concittadino Pio II (Piccolomini), si dedicò ad opere pie, fondò uno dei primi Monti di Pietà e riformò vari ospedali[1]

I Gesuati romani attendono ancora il loro storico.[2]

Ai Santi Giovanni e Paolo i Gesuati svolsero certamente quelle attività tipiche del loro movimento/ordine e cioè l'assistenza e le opere di carità per i più poveri e bisognosi. Esse si caratterizzarono - per tutto l'ordine - con la confezione di prodotti farmaceutici necessari specialmente nelle ricorrenti pestilenze. Essi venivano chiamati anche i "Padri dell'acquavite" perché di questo distillato alcoolico si faceva largo uso igienico - profilattico.Dopo la concessione delle ordinazioni sacerdotali,fatta da Paolo V (+ 1621), alle tradizionali attività assistenziali avranno unito il ministero sacerdotale spicciolo in favore dei malati e compatibile con la vita comune.Tra i Gesuati non mancarono religiosi insigni per pietà e dottrina.

Scioglimento

Essendo venuta meno la disciplina che contraddistingueva l'ordine (i religiosi avevano iniziato a dedicarsi alla produzione ed al commercio di acquavite), su istanza della Repubblica Veneta (che desiderava, in tal modo, di trovare le risorse finanziarie per affrontare la guerra ai turchi), papa Clemente IX soppresse la congregazione (bolla Romanus Pontifex del 6 dicembre 1668), assieme ad altre, come quella degli Eremiti di San Girolamo.

L'attuale chiesa dei Gesuati, a Venezia, in realtà è stata costruita per i Domenicani tra il 1726 e il 1735 nell'area prima adibita al convento dei Gesuati. Edifici di pregio risalenti ai Gesuati sono, invece quello di Ferrara, ora adibito ad albergo e quello di Brescia.

Note
  1. Sul Bettini vedi G.Prunai, Bettini Antonio in Dizionario Biografico degli Italiani,9, pp.746-747 e Romana Guarnieri, Gesuati in Dizionario Istituti di Perfezione,4,1116, con bibl.fondamentale.
  2. Mariano d’Alatri, parlando della presenza dei religiosi in Roma tra il XII secolo al 1527 in DIP,7,1914 sub voce Roma scrive: "È pressoché impossibile seguire l'avvicendamento,avvenuto in varie chiese,di canonici regolari di varia estrazione con monaci e canonici regolari", ed aggiunge (Ivi,1916) "l'altro insediamento fu quello dei Gesuati, ai quali il card. Latino di Carlo Orsini affidò la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, tolta ai canonici che trascuravano culto e manutenzione dell’edificio".
Voci correlate
Collegamenti esterni