Immacolata Concezione (Francisco de Zurbarán)
Francisco de Zurbarán, Immacolata Concezione (1630), olio su tela | |
Immacolata Concezione | |
Opera d'Arte | |
Stato | Spagna |
Comunità | Castiglia-La Mancia |
Regione ecclesiastica | [[|]] |
Provincia | Guadalajara |
Comune | Sigüenza |
Diocesi | Sigüenza-Guadalajara |
Ubicazione specifica | Museo Diocesano, seconda sala |
Uso liturgico | nessuno |
Comune di provenienza | Jadraque |
Luogo di provenienza | Colegio Parroquial de Nuestra Señora del Carmen |
Oggetto | dipinto |
Soggetto | Immacolata Concezione |
Datazione | 1630 |
Ambito culturale | |
Autore | Francisco de Zurbarán |
Materia e tecnica | olio su tela |
Misure | h. 174 cm; l. 138 cm |
|
L’Immacolata Concezione è un dipinto, eseguito nel 1630, ad olio su tela dal pittore spagnolo Francisco de Zurbarán (1598 – 1664), proveniente dal Colegio Parroquial de Nuestra Señora del Carmen a Jadraque e conservato nel Museo Diocesano di Sigüenza.
Descrizione
Il dipinto rappresenta:
- Maria Vergine con l'aspetto dell’Immacolata Concezione, mentre appare in cielo, come una giovane donna, con il vestito bianco e manto azzurro, la luna ai piedi e coronata di dodici stelle, come viene descritta nell'Apocalisse. Il suo sguardo, rivolto in basso verso l’umanità, e il suo atteggiamento fiero e altero esprimono il suo distacco dalla natura umana.
- in basso a sinistra, la città di Siviglia in una visione idealizzata.
Da notare:
- La corona di dodici stelle, s'ispira alla descrizione dell'Apocalisse: nell'interpretazione simbolica di Maria come allegoria della Chiesa, le stelle raffigurano gli Apostoli.
- Il vestito bianco è un richiamo alla sua purezza della Madonna.
- La luna sotto i suoi piedi simboleggia la superiorità di Maria (e dunque allegoricamente della Chiesa) sul mutare dei destini e delle situazioni.
Notizie storico-critiche
Fino alla fine XIX secolo non si sapeva nulla di questo dipinto; successivamente si scoprì che apparteneva alla famiglia de Saavedra, che l'aveva ereditata da M. Q. de Jovellanos. Nel 1952, venne donata dagli eredi al Colegio Parroquial de Nuestra Señora del Carmen a Jadraque.
Nel 1964, anno in cui fu organizzata una mostra dedicata a Francisco de Zurbarán venne scoperta ed assegnata da una parte della critica all'artista e per questo esposta durante l'evento.
In seguito ad un efficace restauro, l’attribuzione a Francisco de Zurbarán fu confermata anche dagli altri studiosi, che anzi la collegarono ad un dipinto commissionato al pittore nel 1630 dal Capitolo della Cattedrale di Siviglia, di cui si faceva cenno in documento scritto.
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