Diocesi di Sigüenza-Guadalajara

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Diocesi di Sigüenza-Guadalajara
Dioecesis Seguntina-Guadalaiarensis
Chiesa latina

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vescovo Julián Ruiz Martorell
Sede Sigüenza

sede vacante
Sigüenza

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Suffraganea dell'arcidiocesi di Toledo
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Stemma
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Mappa della diocesi
Nazione bandiera Spagna
diocesi suffraganee
Coadiutore
Vicario
Provicario
generale
Ausiliari

Vescovi emeriti:

Parrocchie 469
Sacerdoti

214 di cui 178 secolari e 36 regolari
1.093 battezzati per sacerdote

50 religiosi 242 religiose
257.762 abitanti in 12.190 km²
233.985 battezzati (90,8% del totale)
Eretta 589
Rito romano
Cattedrale Santa Maria
Concattedrale Santa Maria
Santi patroni
Indirizzo
Calle José de Villaviciosa 7, 19250 Sigüenza [Guadalajara], España
Coordinate geografiche
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Collegamenti esterni

Sito ufficiale

Dati online 2021 (gc ch )

Chiesa cattolica in Spagna
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica


La diocesi di Sigüenza-Guadalajara (in latino: Dioecesis Seguntina-Guadalaiarensis) è una sede della Chiesa cattolica in Spagna suffraganea dell'arcidiocesi di Toledo.

Territorio

La diocesi corrisponde alla provincia di Guadalajara, facente parte della comunità autonoma di Castiglia-La Mancia.

Sede vescovile è la città di Sigüenza, dove si trova la cattedrale di Santa Maria. A Guadalajara si trova la concattedrale di Santa Maria.

Il territorio si estende su 12.190 km².

Storia

Non si conosce la data esatta della sua erezione di certo nel 589 il vescovo Protogene fu presente come vescovo di Sigüenza al Concilio di Toledo (589) e al Concilio di Toledo (610); Hildisclo assistette al Concilio di Toledo (633), Concilio di Toledo (636) e Concilio di Toledo (638); Widerico al Concilio di Toledo (646), Concilio di Toledo (653), Concilio di Toledo (655), Concilio di Toledo (656); Égica al Concilio di Toledo (675); Ella al Concilio di Toledo (681), Concilio di Toledo (683) e Concilio di Toledo (684); Gunderico al Concilio di Toledo (688) e Concilio di Toledo (693). La successione dei vescovi continuò probabilmente anche sotto la dominazione araba, si conosce il nome del vescovo Sisemundo menzionato nel 840. Ma in seguito Sigüenza si spopolò tanto da non compare tra le città conquistate da Alfonso VI di Castiglia (1065-1109) quando riconquistò la regione. Il primo vescovo di Sigüenza, dopo la Reconquista fu Bernardo, nativo di Agen in Francia, che fu capisol (caput schola in latino) di Toledo; ricostruì la cattedrale che consacrò nella festa di santo Stefano nel 1123, istituendovi un capitolo di canonici regolari. Il 14 marzo 1140 Alfonso VII di Castiglia concesse al vescovo la signoria feudale di Sigüenza, che i suoi successori mantennero fino al XIV secolo, rendendo la diocesi un principato vescovile minore.

Pedro Gonzalez de Mendoza vi divenne vescovo nel 1467, nel 1473 fu creato cardinale ed elevato arcivescovo di Siviglia, pur mantenendo il vescovado di Sigüenza, che arricchì di monumenti ed istituzioni. Il suo successore, il cardinale Bernardino López de Carvajal, fu scomunicato da papa Giulio II per essere stato tra gli organizzatori del Concilio di Pisa (1511). Vescovo di Sigüenza Fadrique de Portugal y Noroña divenne nel primo terzo del XVI secolo, arcivescovo di Saragozza e Viceré di Catalogna. La cattedrale fortezza subì nei secoli varie trasformazioni, nel XIX secolo fu molto danneggiato durante la guerra civile e fu restaurata dal Joaquin Fernandez Cortina che fu vescovo dal 1848. I restauri furono proseguiti dal suo successore Gomez Salazar (1876-79).

Durante la guerra civile spagnola il vescovo mons. Eustaquio Nieto Martin rifiutò di lasciare la sede. Fu il primo prelato vittima del terrore anticlericale che prese il sopravvento nei primi mesi del del 1936. Dopo la partenza delle guardie civili di stanza in città per Guadalajara, il capoluogo di provincia si ribellò definitivamente il 21 luglio 1936, ma il giorno dopo, una colonna da Madrid, sotto il comando del colonnello Ildefonso Puigdengolas e con una maggioranza di miliziani anarchici, comandati da Cipriano Mera, prese la città, le foze antifasciste presero il controllo del Palazzo Episcopale, arrestando il vescovo Eustaquio e sottoponendolo a processo pubblico, dopo di che fu rilasciarono. Tuttavia nelle prime ore del 26 luglio, fu nuovamente arrestato con la scusa di trasferirlo a Madrid. Gettato in un'auto, fu ucciso al chilometro 4 della strada da Sigüenza a Alcolea del Pinar e il suo cadavere bruciato. È oggi Servo di Dio della Chiesa, ed è il capofila del processo di beatificazione di un gruppo di 464 martiri delle diocesi che compongono la provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Toledo (Albacete, Ciudad Real, Cuenca, Sigüenza-Guadalajara e Toledo).

Il 9 marzo 1959 ha assunto la denominazione attuale dioecesis Seguntina-Guadalaiarensis in forza della bolla Cum laetissimo animo di papa Giovanni XXIII.

Il 29 maggio 1962, con la lettera apostolica Augustae Dei Genetricis, lo stesso papa Giovanni XXIII ha proclamato la Beata Maria Vergine Assunta in Cielo patrona principale della diocesi.[1]

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

Note
  1. (LA) Lettera apostolica Augustae Dei Genetricis, AAS 55 (1963), pp. 143-144.
  2. Martirologio Romano festa 16 settembre: Nel monastero di Huerta nella Castiglia in Spagna, transito di san Martino, detto Sacerdote, che, da abate cistercense ordinato vescovo di Sigüenza, rivolse ogni cura al rinnovamento morale del clero, prima di ritirarsi nuovamente nel suo monastero.
  3. (ES) Juan Grande Santos de San Pedro su dipalme.org
  4. Il 5 luglio 1875 fu nominato patriarca delle Indie occidentali.
  5. Nominato vescovo titolare di Basilinopoli.
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni