Laetamur Magnopere

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
(Reindirizzamento da Laetamur magnopere)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Laetamur Magnopere
Lettera apostolica di Giovanni Paolo II
John paul 2 coa.svg
[[File:{{{immagine}}}|250px|center]]
Data 15 agosto 1997
(XIX di pontificato)
Approvazione {{{approvazione}}}
Traduzione del titolo È motivo di grande gioia
Argomenti trattati Approvazione e promulgazione dell'edizione tipica latina del Catechismo della Chiesa Cattolica
Lettera apostolica precedente Operosam Diem
Lettera apostolica successiva Divini Amoris Scientia

(IT) Testo integrale sul sito della Santa Sede.

Tutti i documenti di Giovanni Paolo II
Tutte le Lettere apostoliche

Virgolette aperte.png
È motivo di grande gioia la pubblicazione dell'edizione tipica latina del Catechismo della Chiesa Cattolica, che viene da me approvata e promulgata con questa Lettera Apostolica e che diventa così il testo definitivo del suddetto Catechismo. Questo accade a circa 5 anni dalla Costituzione Apostolica Fidei depositum dell'11 ottobre 1992, che ha accompagnato, nel trentesimo anniversario dell'apertura del Concilio Vaticano II, la pubblicazione del primo testo, in lingua francese, del Catechismo.
Virgolette chiuse.png
(Incipit del documento)

Laetamur Magnopere ("È motivo di grande gioia") è il titolo latino della Lettera Apostolica con cui papa Giovanni Paolo II ha approvato e promulgato, il 15 agosto 1997, l'edizione tipica latina del Catechismo della Chiesa Cattolica.

Tale documento esce circa cinque anni dopo la Costituzione Apostolica Fidei depositum (11 ottobre 1992), che accompagnava la prima pubblicazione del testo dello stesso Catechismo. La nuova edizione del Catechismo è il frutto del lavoro di una Commissione Interdicasteriale che il papa aveva costituito nel 1993 allo scopo di esaminare le numerose proposte di modifica ai contenuti del testo alla Sede Apostolica da varie parti del mondo e dalle diverse componenti del mondo ecclesiale; presidente della Commissione era il Card. Joseph Ratzinger.

Nella Lettera il papa esprime la sua valutazione positiva nei confronti delle osservazioni pervenute:

« [..] l'invio tanto considerevole di proposte di miglioramento manifesta anzitutto il notevole interesse che il Catechismo ha suscitato in tutto il mondo, anche in ambienti non cristiani. Conferma inoltre la sua finalità di porsi come esposizione completa ed integra della dottrina cattolica, che consente a tutti di conoscere ciò che la Chiesa stessa professa, celebra, vive, prega nella sua vita quotidiana. Evidenzia nello stesso tempo il grande impegno di tutti nel voler offrire il proprio contributo perché la fede cristiana, i cui contenuti essenziali e fondamentali vengono riassunti nel Catechismo, possa essere presentata oggi al mondo nel modo più adeguato possibile. »

Spiega il papa che i cambiamenti introdotti nella nuova edizione hanno lo scopo di "esprimere meglio i contenuti del Catechismo rispetto al deposito della fede cattolica, oppure permettono di formulare alcune verità della stessa fede in modo più confacente alle esigenze della comunicazione catechistica attuale". La nuova edizione del Catechismo "pertanto ripete fedelmente i contenuti dottrinali che ho presentato ufficialmente alla Chiesa e al mondo nel dicembre 1992".

La Lettera auspica che la "catechesi troverà in questa genuina e sistematica presentazione della fede e della dottrina cattolica una via pienamente sicura per presentare con rinnovato slancio all'uomo d'oggi il messaggio cristiano in tutte e singole le sue parti".

Infine il papa rivolge "un pressante invito" ai suoi Confratelli nell'Episcopato: essi, quali "principali destinatari del Catechismo della Chiesa Cattolica, sono invitati a cogliere l'occasione della promulgazione della nuova edizione latina, intensificando "il loro impegno a favore di una maggiore diffusione del testo, e soprattutto di una sua positiva accoglienza, quale dono privilegiato per le Comunità a loro affidate, che potranno così riscoprire l'inesauribile ricchezza della fede".

Voci correlate