Lapide di Venezia

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Lapide di Venezia o De censu Quiriniano
Reperto Archeologico
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Veneto
Regione ecclesiastica Triveneto
Provincia Venezia
Comune Stemma Venezia
Diocesi Venezia
Ubicazione specifica Museo Archeologico di Venezia
Uso liturgico nessuno
Oggetto lapide
Ambito culturale

La Lapide di Venezia (Lapis Venetus), detta anche De censu Quiriniano, è un'epigrafe latina ritrovata a Venezia nel 1674, arrivata in città come pietra di zavorra di una nave, e attualmente ivi conservata nel museo archeologico. È catalogata come CIL III 6687.

Nella lapide figura un'iscrizione, in lettere capitali latine, nel quale si legge:

(LA) (IT)
« Q(uintus) AEMILIUS Q(uinti) F(ilius) / PAL(atina) SECUNDUS [in] / CASTRIS DIVI AUG(usti) [sub] / P(ublio) SULPI[c]IO QUIRINIO LE[g(ato) AUG(usti)] / [Ca]ESARIS SYRIAE HONORI/BUS DECORATUS PR[a]EFECT(us) / COHORT(is) AUG(usti) I PR[a]EFECT(us) COHORT(is) II CLASSICAE IDEM /IUSSU QUIRINI CENSUM EGI / APAMENAE CIVITATIS MIL/LIUM HOMIN(um) CIVIUM CXVII / IDEM MISSU QUIRINI ADVERSUS / ITURAEOS IN LIBANO MONTE / CASTELLUM EORUM CEPI ET ANTE / MILITIEM PRAEFECT(us) FABRUM / DELATUS A DUOBUS CO(n)S(ulibus) AD AE/rADIUM ET IN COLONIA / QUAESTOR AEDIL(is) II DUUMVIR II / PONTIFEXS(!) / IBI POSITI SUNT Q(uintus) AEMILIUS Q(uinti) F(ilius) PAL(atina) / SECUNDUS F(ilius) ET AEMILIA CHIA LIB(erta) / H(oc) M(onumentum) AMPLIUS H(eredem) N(on) S(equetur) » « Quinto Emilio, figlio di Quinto, negli accampamenti del divo Augusto sotto P. Sulpicio Quirinio legato di Cesare per la Siria, fui insignito di onori come prefetto della coorte augusta I e prefetto della coorte II classica; io pure per comando di Quirinio condussi un censimento dei 117 mila uomini cittadini della città di Apamena (in Siria); sempre per comando di Quirinio, avendo mosso contro gli iturei del monte Libano, conquistai una loro fortificazione. »

La lapide nomina un censimento di Publio Sulpicio Quirinio (vedi Censimento di Quirinio) svolto presso la città siriaca di Apamea che godeva di statuto autonomo sul modello delle polis greche.[1] La data del censimento non è precisata e gli studiosi sono incerti se riferirlo al censimento Quirinio in Siria e Giudea nel 6/7 d.C. oppure con un censimento parallelo a quello universale indetto da Augusto nell'8 a.C. Alcuni studiosi[2] la riferiscono all'anno del consolato di Quirinio, il 12 a.C.

Indipendentemente dalla data la lapide è una testimonianza preziosa dell'esistenza di un censimento organizzato da funzionari romani in un territorio alleato: questo rende verosimile il "primo censimento" di Quirinio nominato nel Vangelo di Luca (2,1-2) nel territorio palestinese del rex socius Erode il Grande in occasione del quale la Sacra Famiglia si spostò da Nazaret a Betlemme, dove nacque Gesù.

Note
  1. Nelle sue monete si definiva autònomos, autonoma. Non sono però completamente note le caratteristiche di questa autonomia (v. Corrado Marucci, Storia e amministrazione romana nel NT, p. 2197 in Aa.Vv., Aufstieg und Niedergang der römischen Welt, vol. 2 Principat, Berlino-New York 1996)
  2. E. J. Vardaman, vedi [1].
Bibliografia
  • Laura Boffo, Iscrizioni greche e latine per lo studio della Bibbia, Editore: Paideia, Brescia 1994, p. 182, n. 23 ISBN 9788839405173
  • Walter Scheidel, Epigraphy and demography : birth, marriage, family, and death, Princeton-Stanford 2007, p. 4
Voci correlate
Collegamenti esterni