Madonna del fuoco (XV secolo)
Ambito forlivese, Madonna del fuoco (ante 1420), stampa xilografica | |
Madonna del fuoco | |
Stampa | |
Stato | |
Regione | Emilia Romagna |
Regione ecclesiastica | Emilia |
Provincia | Forlì |
Comune | |
Diocesi | Forlì-Bertinoro |
Ubicazione specifica | Duomo di Forlì |
Uso liturgico | quotidiano |
Comune di provenienza | Forlì |
Luogo di provenienza | Edificio scolastico |
Oggetto | stampa |
Soggetto | Madonna con Gesù Bambino tra sole e luna; Crocifissione di Gesù Cristo; Santi e sante; Annunciazione |
Datazione | ante 1420 |
Ambito culturale | Ambito forlivese |
Autore |
Anonimo |
Materia e tecnica | xilografia su carta comune incollata ed inchiodata su tavola |
Misure | h. 49 cm; l. 40 cm |
La Madonna del fuoco è una stampa, anteriore al 1420, in xilografia su carta comune incollata ed inchiodata su tavola lignea, eseguita da un anonimo pittore di ambito forlivese, attualmente conservata presso la Cattedrale di Santa Croce a Forlì.
Descrizione
La stampa raffigura:
- al centro, Madonna con Gesù Bambino tra sole e luna.
- ai lati ed in basso, Santi e sante;
- in alto:
- al centro, Crocifissione di Gesù Cristo;
- a destra, San Gabriele arcangelo annunciante;
- a sinistra, Madonna annunciata.
Notizie storico-critiche
Lunghi studi condotti sull'immagine fanno ritenere che la stessa sia databile prima del 1420. Sembra possibile perciò affermare che la xilografia fu prodotta tra la fine del XIV secolo e l'inizio del XV secolo. È probabilmente la più antica xilografia su carta esistente in Italia ed una delle più antiche conservate in Europa.
L'immagine della Madonna era esposta fin dal 1425 sul muro di una scuola forlivese, dove insegnava un certo "mastro Lombardino da Riopetroso".
Durante l'inverno, all'interno della scuola veniva acceso un focolare per riscaldare gli alunni. La sera del 4 febbraio 1428, al terminare delle lezioni, non ci si assicurò che le ceneri fossero ben spente, per questo durante la notte si sviluppò un terribile incendio che avvolse l'edifico, distruggendolo. La popolazione accorse per circoscrivere il fuoco e salvare il salvabile, ma l'incendio durò più giorni, e della scuola rimasero solo le macerie annerite, perciò destò grande stupore rinvenire l'icona della Madonna praticamente intatta. Tra i testimoni dell'evento va ricordato il celebre musicista e compositore Ugolino Urbevetano da Forlì.
Il 20 ottobre 1636, durante l'attività pastorale del vescovo Giacomo Theodoli, avvenne la traslazione dell'immagine della Madonna nella cappella appositamente preparata nella Cattedrale di Santa Croce. Nell'occasione, che fu di grande solennità, venne innalzata sulla piazza principale di Forlì, oggi Piazza Aurelio Saffi, una colonna in marmo di Carrara con l'immagine della Madonna, opera dello scultore Clemente Molli[1].
Tra il 1619 ed il 1636 venne sistemata, nella navata sinistra della Cattedrale di Santa Croce, in una cappella apposita, che ancora oggi la custodisce.
Attualmente nel luogo dove sorgeva la scuola, si erge la Chiesa del Miracolo della Madonna del Fuoco.
Note | |
Bibliografia | |
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