Ordine di Santa Maria della Mercede

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Ordine di Santa Maria della Mercede
in latino Ordo Beatae Mariae Virginis de Mercede
Stemma dei Mercedari.JPG
Stemma dell'ordine

Istituto di vita consacrata
Ordine mendicante maschile di diritto pontificio

Altri nomi
Fondatore San Pietro Nolasco, Beato Giacomo I d'Aragona
Data fondazione 1218
Luogo fondazione Barcellona
sigla O. de M.
Titolo superiore
Approvato da Gregorio IX
Data di approvazione 1235
Scopo liberazione dalle nuove forme di schiavitù spirituale, psicologica, economica e sociale:
  • nelle carceri, con iniziative di prevenzione o di sostituzione al carcere e di aiuto post-carcerario;
  • nell'impegno per i rifugiati, i bambini e i giovani emarginati, i perseguitati, in modo particolare per coloro che non possono esprimere in libertà la loro fede;
  • nella evangelizzazione missionaria per realizzare la liberazione dalle nuove forme di schiavitù economica e culturale che si manifestano nei cosidetti "paesi in via di sviluppo";
  • nella cura delle parrocchie, specialmente nelle zone di maggiore emarginazione
Collegamenti esterni
Sito ufficiale

L' Ordine di Santa Maria della Mercede (i membri di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla O. de M. ) è un ordine religioso fondato da San Pietro Nolasco (1180-1258) e dal Beato Giacomo I d'Aragona (1208-1276).

Pietro Nolasco ed i primi anni

Pietro Nolasco nacque verso il 1180 a Mas-Saintes-Puelles, nei pressi di Tolosa in Francia, ma la sua famiglia ben presto si trasferì in Spagna, a Barcellona. In questa città Pietro divenne mercante.

Nei primi venti anni di vita, Pietro, avendo nei suoi viaggi visto la condizione di molti schiavi cristiani, si dedicò, con alcuni compagni, alla liberazione di quei fratelli oppressi. Questo gruppo iniziale di compagni era formato unicamente da giovani laici.

Dopo quindici anni passati nel realizzare questa opera di misericordia, Pietro e i suoi amici costatarono che il numero di schiavi cristiani aumentava. Nella notte del 1 agosto 1218, Pietro ebbe una visione della Vergine Maria e decise di riunire i suoi compagni in un Ordine religioso.

La nascita dell'ordine

Beata Vergine Maria della mercede coi santi dell'ordine

Pietro espose al re Giacomo I d'Aragona il suo progetto di fondare un Ordine Religioso Redentore, sotto la protezione della Madonna. La proposta piacque al re e il 10 agosto 1218 fu costituito ufficialmente il nuovo Ordine Religioso Redentore, nella cattedrale di Santa Croce di Barcellona. Il vescovo della città approvò il nuovo Ordine e diede a Pietro Nolasco e ai suoi compagni quale abito una veste bianca con sopra la santa Croce della cattedrale e consegnò loro anche la Regola di Sant'Agostino come norma di vita comune.

Il re Giacomo I nell'atto della fondazione consegnò affidò ai frati lo scudo, formato dalle quattro sbarre rosse in campo oro, emblema della monarchia di Aragona, che, unito alla croce della cattedrale, divenne lo stemma dell'Ordine.

Il re, inoltre, donò all'Ordine l'Ospedale di Sant'Eulalia in Barcellona, che servì come primo convento dei religiosi dell'Ordine, casa di accoglienza degli schiavi liberati e asilo per gli infermi ed i poveri.

Pietro Nolasco e i suoi frati, costituiti in Ordine Religioso Redentore laico, continuarono le loro peregrinazioni di carità, domandando l'elemosina per la redenzione degli schiavi cristiani esistenti nelle terre occupate dai saraceni.

L'Ordine venne approvato dalla Chiesa con la bolla Devotionis Vestrae di papa Gregorio IX, nel 1235.

Il Nolasco iniziò la raccolta dei fondi per il riscatto degli schiavi. Molto lo aiutarono i laici che, pur non facendo parte dell'ordine, consegnavano i loro beni per la redenzione degli schiavi e si davano anche alla raccolta delle elemosine. Da questi nasceranno poi la Confraternita e Terz'Ordine della Mercede.

Pietro Nolasco pensò anche ad estendere l'Ordine fondando altri conventi negli stati appartenenti al re di Aragona e nel sud della Francia, così nel 1245 si potevano contare 15 case con oltre 100 religiosi.

La liberazione degli schiavi

Dalla fine del XII secolo il metodo più comune per dare la libertà agli schiavi cristiani fu la redenzione, che consisteva nel pagare un riscatto al padrone dello schiavo. La somma dipendeva dall'età, dall'importanza sociale, dalle condizioni economiche e fisiche dei riscattandi.

I fondi erano ottenuti con le elemosine che raccoglievano i religiosi e i laici, gli "operai della redenzione". Non mancavano i contributi di famiglie benestanti, specialmente quando si trattava di dare la libertà a qualcuno dei loro cari. Se le somme raccolte non erano sufficienti per redimere qualche cristiano che era in pericolo di rinnegare la fede, pur di ottenerne la libertà, uno dei redentori restava in pegno al posto dello schiavo.

Nei primi 130 anni della storia dell'Ordine le redenzioni furono annuali, poi meno frequenti. Furono circa 52.000 gli schiavi riscattati attraverso l'esborso di enormi somme di denaro ai padroni musulmani.

Le redenzioni venivano preparate nei minimi particolari. La partenza era preceduta da una cerimonia liturgica ed una volta terminata la redenzione si celebrava un atto di ringraziamento al Signore. Innumerevoli i Mercedari che morirono durante l'esercizio della loro missione. L'Ordine nel corso degli anni fece fronte a continui bisogni, sviluppando un'organizzazione capillare in molte città del Mar Mediterraneo.

Da ordine laicale a ordine clericale

Con l'aumento dei religiosi chierici nel Capitolo Generale celebrato nel 1317 in El Puig, nei pressi di Valencia, fu, per la prima volta, eletto Maestro Generale un sacerdote, Raimondo Albert. Il nuovo Maestro Generale emanò, nel 1327, nuove Costituzioni in cui si sottolineavano gli aspetti spirituali e monastici della vita religiosa.

Durante il secondo viaggio verso l'America nel 1493, Cristoforo Colombo fu accompagnato anche da religiosi Mercedari. Negli anni seguenti altri Mercedari accompagnarono le truppe spagnole dirette in America. Questi primi religiosi, una volta giunti a destinazione, e seguendo l'avanzare degli occupanti, iniziavano anche l'evangelizzazione degli indigeni nei luoghi dove si fermavano.

In seguito alla spedizione di un gruppo di religiosi nel 1514 si fondò il primo convento mercedario in Santo Domingo, che fu il punto di arrivo e il centro di espansione missionaria verso altre regioni del continente americano.

I Mercedari presero, spesso, la difesa dei popoli indigeni, denunciando i soprusi degli spagnoli alle competenti autorità. L'espansione dei Mercedari in America fu abbastanza rapida in tutta la parte centrale e meridionale di quel continente, seguendo le avanzate dei vari conquistatori spagnoli.

Dopo Santo Domingo le principali tappe della diffusione dell'Ordine furono: Messico (1516), Panama (1522), Costa Rica e Venezuela (1535), Ecuador (1534), Perù e Bolivia (1532), Argentina (1536), Cile (1562). L'Ordine della Mercede nel secolo XVI continuò ad estendersi anche in Spagna, Francia e Italia.

Durante i secoli XVII e XVIII l'Ordine della Mercede raggiunse il suo maggiore sviluppo: nel 1775 aveva in Europa 229 conventi con 4.493 religiosi, suddivisi in otto Province. Con l'aumento dei religiosi si ebbe una maggiore presenza dei Mercedari nelle università.

Dal 1800 ad oggi

L'Ordine della Mercede, che all'inizio del XIX secolo in Europa era presente in Spagna, in Italia e in Francia, subì le conseguenze delle leggi soppressive delle organizzazioni religiose, arrivando al quasi totale annullamento della presenza nel vecchio continente e alla totale scomparsa in Francia.

I movimenti indipendentisti dal dominio spagnolo, in America Latina, non furono meno funesti per la sorte dei Mercedari, determinando la soppressione di molti conventi e il crollo del numero dei religiosi.

Nel 1880 venne eletto Maestro Generale il cileno Fra Pietro Armengaudio Valenzuela che trovò in Europa soltanto una trentina di religiosi, in tre case e chiese dell'Ordine. Tutte le altre case erano state soppresse e i religiosi morti o dispersi. Complessivamente i Mercedari erano circa trecento, molti dei quali anziani o malati.

Il Valenzuela governò l'ordine per circa trent'anni, dedicando la sua opera in modo particolare alla formazione di nuovi religiosi e al ristabilimento dell'Ordine Mercedario sia in Europa che in America.

Nel 1893 fece stilare le nuove Costituzioni dell'Ordine che vennero approvate dalla Santa Sede nel 1895. Con esse l'ordine faceva proprio l'impegno nelle opere di misericordia, tra cui le missioni e l'educazione della gioventù.

Quando lasciò il generalato nel 1911, l'Ordine contava tre Province e due Vice-province in Europa; cinque Province e due Viceprovince in America Latina, con un totale di circa 60 case e 450 religiosi.

Oggi

Oggi, l'Ordine è impegnato nella liberazione dalle nuove forme di schiavitù spirituale, psicologica, economica e sociale.

Svolge la sua attività:

  • nelle carceri, con iniziative di prevenzione o di sostituzione al carcere e di aiuto post-carcerario;
  • nell'impegno per i rifugiati, i bambini e i giovani emarginati, i perseguitati, in modo particolare per coloro che non possono esprimere in libertà la loro fede;
  • nella evangelizzazione missionaria per realizzare la liberazione dalle nuove forme di schiavitù economica e culturale che si manifestano nei cosidetti "paesi in via di sviluppo";
  • nella cura delle parrocchie, specialmente nelle zone di maggiore emarginazione.

I vari rami dell'Ordine

L'Ordine ha visto la nascita nel XVI secolo dei Mercedari scalzi ad opera di fra Giovanni Battista Gonzalez. Esiste anche il ramo femminile, le Monache mercedarie scalze, con alcuni conventi in Spagna. Le Monache mercedarie non hanno un preciso anno di fondazione, sono nate, molto probabilmente, dalle donne, che, da laiche, si erano impegnate nell'ordine e che, col passar del tempo, si consacrarono completamente alla preghiera.

Il ramo femminile più diffuso è, però, quello delle suore. Infatti, nella seconda metà del XIX secolo, iniziò la diffusione di Congregazioni religiose femminili che, aggregandosi spiritualmente all'Ordine, costituiscono il cosiddetto Terzo Ordine Regolare della Mercede.

Esse sono:

  • Mercedarie missionarie di Barcellona, nate nel 1860, che si dedicano all'annuncio del Vangelo e alla promozione umana, all'insegnamento e alle opere sociali di carità.
  • Mercedarie della carità (Malaga - Spagna), fondate nel 1878, si impegnano nell'assistenza ai malati, ai poveri e nell'educazione dei giovani.
  • Suore di Nostra Signora della Mercede (Nancy - Francia), nate nel 1864, e si dedicano all'educazione della gioventù, all'assistenza di orfani, anziani e ammalati.
  • Suore terziarie del Bambino Gesù (Córdoba - Argentina), fondate nel 1878, si dedicano all'insegnamento, all'assistenza degli orfani ed alla evangelizzazione nei sobborghi delle città.
  • Suore mercedarie del Santissimo Sacramento (Città del Messico - Messico), nate nel 1910, si dedicano all'insegnamento e in particolare alla preparazione dei bambini alla Prima Comunione.
  • Mercedarie missionarie di Berriz (Spagna), fondate nel 1930, si dedicano all'evangelizzazione nelle terre di missioni.
  • Suore mercedarie missionarie del Brasile (Piauì - Brasile), fondate nel 1938, si dedicano all'evangelizzazione nelle zone rurali ed assistono i poveri, gli emarginati e gli oppressi.

A queste congregazioni religiose femminili, che fanno parte a pieno titolo della famiglia mercedaria, vi sono altri istituti non appartenenti all'Ordine Mercedario, ma che si ispirano alla sua spiritualità:

  • Sorelle della Misericordia, fondate a Dublino nel 1827;
  • Mercedarie del Divin Maestro, fondate a Buenos Aires nel 1889;
  • Oblate Espiatrici del Santissimo Sacramento, nate a Santiago del Cile nel 1914;
  • Associazione Secolare Nostra Signora della Mercede, Istituto secolare di diritto diocesano, fondato a Jipijapa (Ecuador), raggruppa solo laici che si impegnano nell'evangelizzazione e praticano le opere di misericordia.

A partire dal secolo XVI, come suddetto, le varie fraternità, composte da soli laici, furono indicate tutte con il nome di Confraternite e Terz'Ordine Secolare della Mercede, oggi, queste hanno costituito il Movimento laicale mercedario che prende il nome di Fraternità Laicali Mercedarie.

Voci correlate
Collegamenti esterni