Mission
Mission | |
Locandina del film | |
Titolo originale: | The Mission |
Lingua originale: | inglese, guaranì |
Paese: | Regno Unito |
Anno: | 1986 |
Durata: | 125' min |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Rapporto: | 2,20 : 1 |
Genere: | drammatico storico |
Regia: | Roland Joffé |
Soggetto: | Robert Bolt |
Ambientazione Geografica: | America meridionale |
Ambientazione Storica: | XVIII secolo |
Sceneggiatura: | Robert Bolt |
Produttore: | Fernando Ghia, David Puttnam |
Casa di produzione: | Goldcrest, Enigma |
Distribuzione (Italia): | Titanus |
Interpreti e personaggi: | |
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Fotografia: | Chris Menges |
Montaggio: | Jim Clark |
Effetti speciali: | Peter Hutchinson |
Musiche: | Ennio Morricone |
Scenografia: | Francesco Bronzi, Stuart Craig, Jack Stephens |
Costumi: | Enrico Sabbatini |
Premi: | |
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Mission è un film drammatico del 1986, diretto dal regista inglese Roland Joffé, sulle riduzioni gesuite in America meridionale.
Il film venne presentato in prima mondiale al Festival di Cannes il 16 maggio 1986, mentre nelle sale cinematografiche italiane uscì il 24 ottobre 1986.
Premessa storica
Tra il 1608 ed il 1767 in un vasto territorio posto tra i fiumi Paranà ed Uruguay (oggi Argentina) si tenne il "sacro esperimento", rimasto famoso nella storia del Paraguay, tentato da alcuni coraggiosi gesuiti, armati solo della loro fede e cultura, per evangelizzare le tribù dei Guaranì e proteggerle da umiliazioni e razzie loro imposte dalla Spagna e dal Portogallo, che si erano spartiti quel territorio.
Nelle riduzioni gesuite, così si chiamavano i centri costruiti dalla Compagnia di Gesù, tra foreste e corsi d'acqua, gli indigeni apprendevano a lavorare ed a vivere pacificamente in un sistema comunitario, inconsueto per l'epoca. Ma le "riduzioni" non potevano essere accettate né da Madrid, né da Lisbona. Infatti, gli spagnoli e i portoghesi videro in questo "esperimento" la fine delle redditizie requisizioni e compravendite di schiavi. Quando, poi Ferdinando VI di Spagna cedette ai portoghesi una gran parte di quei territori, le aggressioni si moltiplicarono, fino ad arrivare a veri e propri genocidi.
La mediazione di papa Clemente XIII (1758 - 1769) portò, in sintesi, alla seguente conclusione: l'Ordine doveva lasciare le "riduzioni", pena l'espulsione non solo dall'America del Sud, ma anche dai due stessi Paesi europei. La decisione, pur dolorosa, fu presa dopo l'invio in loco da Roma di osservatori, che avevano lo scopo di constatare e riferire.
Trama
America meridionale, metà del XVIII secolo
Il film narra, nelle sue linee essenziali, la storia del "sacro esperimento" e della sua amara conclusione.
Padre Gabriel si reca oltre le grandi cascate del fiume Iguazú per portare tra i Guaranì la Parola di Dio. La sua è un'impresa difficile, ma egli vi riuscirà. Nell'area prescelta fa frequenti incursioni un mercenario e mercante di schiavi, il capitano Rodrigo Mendoza che, al servizio dei portoghesi, cattura gli indios destinati ad essere strappati dal loro "habitat" per lavorare duramente altrove.
Rodrigo è un uomo spavaldo e violento: un giorno, per gelosia della propria donna, uccide il fratello in duello. Ossessionato dal rimorso e confortato da padre Gabriel, egli decide di seguirlo, di aiutare i gesuiti e di rifarsi con essi una nuova vita, finendo con l'essere accettato come novizio dell'Ordine.
Mentre nelle "riduzioni" tutto si svolge nella pace e nel lavoro, arriva nella lontana città il cardinale Altamirano, che, su mandato del Papa, deve indagare sulla insolita iniziativa promossa dall'Ordine nell'America del Sud e sulle ripercussioni, politiche e sociali che ne sono derivate. Le visite che il prelato compie nei vasti centri operativi lo riempiono di stupore e di ammirazione: la fede vi appare solidamente radicata, tutto sembra svolgersi nel reciproco rispetto e nella pace. Ma la cessione effettuata da Ferdinando VI di Spagna induce i portoghesi ad adottare una linea più dura ed oppressiva.
Una spedizione militare è inviata contro la missione di padre Gabriel, di Rodrigo e degli altri confratelli. Rodrigo si ribella, riprende le armi ed organizza la difesa: egli non avrà, però, la benedizione di Gabriel, che andrà incontro ai propri carnefici levando in alto l'ostensorio, seguito da donne e bambini indifesi.
La ragione di Stato sembra aver vinto, i Guaranì sono uccisi o dispersi. Resterà, forse, nelle menti e negli occhi di pochi ragazzi, spauriti nell'immensità dei luoghi, il ricordo di quel meraviglioso esperimento, iniziato sotto il segno del Vangelo, che aveva portato, con la luce della fede, la cultura e la gioia per tutti.
Location
Le riprese del film sono state effettuate principalmente in Sudamerica ed in Europa:
- Argentina e Brasile, Parco Nazionale dell'Iguazú: cascate di Iguazú, fiumi Paraná e Iguazú
- Colombia: Cartagena de Indias (Bolívar) e Don Dieguito (Magdalena)
- Gran Bretagna: Chatham (Kent), Fort Amherst
Colonna sonora
Il regista propose solo dopo il montaggio la stesura delle musiche ad Ennio Morricone; questi, in un primo momento, rifiutò giudicando il film completo anche senza colonna sonora. Solo l'insistenza di Joffé fece cambiare idea al compositore.
Le musiche del film sono state composte da Ennio Morricone, temi che rimarranno tra i più celebri della storia del cinema, come Gabriel's Oboe. Grazie a questa colonna sonora il compositore vinse il British Academy of Film and Television Arts, il Golden Globe ed ebbe una candidatura all'Oscar.
Frasi celebri
- Padre Gabriel:
« | Se sei nel giusto hai già la benedizione di Dio, se sei nell'errore la mia benedizione non servirà a niente. » |
- Padre Gabriel:
« | Se è la forza che determina il diritto, allora non c'è posto per l'amore in questo mondo. » |
- Il cardinale Altamirano (narratore) nella sua riflessione finale:
« | Non sono loro che sono morti, sono io che sono morto, i morti vengono ricordati dai vivi, i morti non ricordano i vivi. » |
Galleria fotografica
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