Monache dell'Ordine dei Minimi

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Monache dell'Ordine dei Minimi
in latino Moniales Ordinis Minimorum
FEDERACIÓN DE LAS MONJAS MÍNIMAS DE ESPAÑA.jpg

Istituto di vita consacrata
Congregazione religiosa femminile di diritto pontificio

Altri nomi
Fondatore María e Francisca Valenzuela
Data fondazione 1495
Luogo fondazione Andújar (provincia di Jaén, Andalusia)
sigla O.M.
Titolo superiore
Approvato da Papa Giulio II
Data di approvazione 28 luglio 1506
Scopo vita contemplativa
Collegamenti esterni
Sito ufficiale

Le Monache dell'Ordine dei Minimi o Secondo Ordine dei Minimi (in latino: Moniales Ordini Minimorum) sono un ordine mendicante femminile di clausura, il ramo femminile dell'Ordine dei Minimi, comunemente chiamate minime, pospongono al loro nome la sigla O.M.[1]

Storia

Le origini del secondo ordine dei minimi risalgono alla comunità di donne riunita ad Andújar da Pedro de Lucena Olid, che era stato ambasciatore di Ferdinando il Cattolico in Francia e che, a Plessis, aveva stretto amicizia con san Francesco di Paola. Il gruppo di giovani era guidato da María e Francisca Valenzuela, nipoti del conte, che conoscevano l'opera del fondatore dal loro zio. .[2] Francesco da Paola nel 1489 inviò loro una lettera incoraggiandole nel loro progetto di fondare un monastero.

Inizialmente le monache di Andújar adottarono la regola del terz'ordine senza voti, poi chiesero a Francesco di dare loro una regola propria e di inserirle, anche giuridicamente, nell'Ordine dei Minimi. La regola che il fondatore preparò per le monache, sostanzialmente identica a quella dei frati, fu approvata da papa Giulio II con la bolla Inter caeteros del 28 luglio 1506.[3]

La diffusione dei monasteri di minime fu lenta e piuttosto limitata rispetto a quella del ramo maschile: durante il Cinquecento vennero fondati, oltre ad Andújar, le comunità di Jerez de la Frontera (1524), Palermo (1532), Cordova (1535), Lecce (1542), Siviglia (1545), Fuentes de León (1548), Archidona (1551), Loja (1559) e Baeza (1561); nel secolo successivo sorsero solo i monasteri di Antequera (1601), Abbeville (1621), Barcellona (1623), Daimiel (1627), Soissons (1655) e Valls (1682); durante il Settecento furono fondate solo le case di Roma, Messina e Marsiglia.[3]

Durante la guerra civile spagnola nove monache dell'ordine furono uccise in odio alla Fede a Barcellona il 23 luglio 1936. La loro beatificazione ha avuto luogo il 13 ottobre 2013 sotto il pontificato di papa Francesco e la Chiesa le ricorda come le Beate Martiri Spagnole Minime Scalze di San Francesco di Paola[4].

I nove monasteri spagnoli sopravvissuti alle soppressioni e alle devastazioni dei decenni precedenti nel 1956, seguirono l'esortazione di papa Pio XII, espressa nel breve apostolico Sponsa Christi[5] del 1950, affinché le comunità di vita contemplativa si aprissero all'aiuto reciproco mediante la creazione di federazioni. Le suore minime in due incontri tenutisi a Barcellona il 1º maggio e il 6 settembre 1956 crearono la Federazione delle Monache Minime di Spagna, a cui seguì poco dopo la Federazione Italiana. Tra le modalità di collaborazione previste vi sono la formazione comune iniziale e permanente, la cessione temporanea delle monache o lo scambio di formazione e mezzi economici.

Le costituzioni delle monache minime, aggiornate dopo il Concilio Vaticano II, sono state approvate nel 1971.

Attività e diffusione

Le monache minime sono soggette alla clausura e sono dedite alla vita contemplativa. Come i frati, emettono un voto di vita quaresimale.[3]

Oltre che in Spagna e Italia, sono stati eretti monasteri di minime nelle Filippine e in Messico[6], nei seguenti monasteri: Andújar (1495), Jerez de la Frontera (Cadice, 1524), Siviglia (1545), Archidona (Malaga, 1551), Antequera (Malaga, 1601), Barcellona (1623), Daimiel (Ciudad Real, 1627), Valls (1681), Móra d'Ebre (1894); Grottaferrata (Roma, 1724), Todi (1746) e Paola (Cosenza, 1993)); Lipa (Batangas, Filippine, 2000); Saltillo (Messico, 2006).

Note
  1. Ann. Pont. 2010, p. 1437.
  2. Alessandro Galuzzi, DIP, vol. V (1978), col. 1346.
  3. 3,0 3,1 3,2 Alessandro Galuzzi, DIP, vol. V (1978), col. 1347.
  4. Beate Martiri Spagnole Minime Scalze di San Francesco di Paola su santiebeati.it. URL consultato il 18 ottobre 2015
  5. Pio XII, Sponsa Christi su vatican.va
  6. Conventos su minimas.org. URL consultato il 18 ottobre 2015
Collegamenti esterni