Monastero di Rila
Monastero di Rila | |
Bene protetto dall'UNESCO | |
Stato | Bulgaria |
---|---|
Regione | Monte Rila |
Comune | Sofia |
Religione | Chiesa cattolica |
Oggetto tipo | Monastero |
Dedicazione | Vergine Ossenovitza |
Data di consacrazione | X secolo |
Coordinate geografiche | |
Bulgaria | |
Patrimonio dell'umanità | |
Denominazione principale UNESCO | |
Monastero di Rila Rilski Manastir | |
Tipologia | Culturali |
Criterio | (vi) |
Pericolo | Bene non in pericolo |
Anno | 1983 |
Scheda UNESCO |
inglese francese |
Il Monastero di Rila, (in bulgaro: Рилски Манастир, Rilski Manastir) è dedicato alla Vergine Ossenovitza (Protettrice) Theotókos Ossenovitza, fu fondato all'inizio del X secolo dai discepoli dall'eremita San Giovanni di Rila o Rilski (876-946), sorge in una regione montuosa (m 1147), a pochi chilometri dalla strada statale che unisce Sofia alla città greca di Salonicco.
Storia
Questo luogo era stato scelto come eremitaggio, all'inizio del X ecolo , da san Giovanni Rilski, morto nel 946.
La sua fama di santità attrasse ben presto nella regione dei discepoli che eressero un primo monastero. Era tanta la fama del santo, che la sua salma nel 1183 fu portata ad Estergom (Ungheria) dal re Bela III; restituita, fu conservata a Sofia e successivamente nell'allora capitale Tirnovo, per tornare poi nel 1469 al monastero, che nel frattempo era stato ricostruito dopo la sua distruzione ad opera di bande di briganti.
Il monastero fu da sempre molto rispettato ed ebbe innumerevoli privilegi fin dalla sua costruzione. Tutti i re bulgari, a partire da Ivan Asen II (1218-1241) portarono spesso grandi doni. Il santuario raggiunse il suo culmine nel periodo che va dal XII al XIV secolo.
La sua rinascita iniziò a partire dalla fine del XV secolo. Durante il Risorgimento nazionale, nei secoli XVIII e XIX, il monastero fu ricostruito grazie alle offerte, provenienti da ogni parte del paese, donate dai bulgari più facoltosi.
Come tanti altri monasteri, anche durante il giogo ottomano il monastero di Rila fu centro di vita spirituale e culturale per il popolo bulgaro. I monaci dell'epoca crearono nuove opere e trascrissero libri di autori storici, principalmente dalla scuola di Tărnovo e del monte Athos. Queste opere sono tuttora conservate nella biblioteca.
Struttura
Si presenta circondato da mura come una vera e propria fortezza. All'interno attorno a un vasto cortile trova posto: una chiesa, un convento con un grande chiostro su tre piani e la torre del despota Hrelio.
La Chiesa a tre navate con pareti affrescate sia all'estero che all'interno, in parte opera di Zahari Zograf. Gli affreschi ritraggono scene bibliche, vari ritratti di santi e di fedeli donatori e leggende apocrife della Madonna, mentre nell'abside domina l'icona della Vergine Odigitria del XII secolo.
Tra le opere d'arte più preziose, contenuta nella chiesa del monastero, spicca l'iconostasi, intagliata in legno dorato.
La Theotókos Ossenovitza, custodita in una cappella e ornata di pietre preziose, fu offerta dall'imperatore bizantino Michele Comneno XIII secolo in ringraziamento della guarigione sua e di quella del suo grande dignitario Skilitza, ottenute da una reliquia di San Giovanni da Rila. Nel 1961 il monastero fu confiscato e trasformato in museo nazionale, restando comunque un centro di vita spirituale e un santuario mariano per tutta la Bulgaria.
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