Museo Alfonsiano di Pagani
Museo Alfonsiano di Pagani | |
Cappella privata di Sant'Alfonso Maria de' Liguori (XVIII secolo) | |
Categoria | Musei di Ordine religioso |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Campania |
Regione | Campania |
Provincia | Salerno |
Comune | Pagani |
Diocesi | Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno |
Indirizzo |
Piazza S. Alfonso, 1 84016 Pagani (SA) |
Telefono | +39 081 916054 |
Fax | +39 081 916052 |
Posta elettronica | info@museoalfonsiano.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Congregazione del Santissimo Redentore |
Tipologia | arte sacra, storico |
Contenuti | arredi, ceramiche, dipinti, documenti, lettere, libri a stampa, oggetti personali, sculture, strumenti musicali, suppellettile ecclesiastica |
Servizi | accoglienza al pubblico, archivio storico, biblioteca, visite guidate |
Sede Museo | Convento di Sant'Alfonso |
Data di fondazione | ] |
Il Museo Alfonsiano di Pagani (Salerno), allestito all'interno del Convento di Sant'Alfonso, è stato inaugurato nel 1990, per volere di padre Guglielmo Salierno, per documentare e promuovere la conoscenza della figura di sant'Alfonso Maria de' Liguori (1696 - 1787) e per conservare e valorizzare il patrimonio storico-artistico, proveniente dal monastero stesso.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale, articolato su due livelli, si sviluppa in due sezioni espositive, lungo il quale sono presentate documenti ed opere, databili dal XVI al XX secolo.
Sezione I - Sant'Alfonso de' Liguori
La sezione è allestita proprio negli ambienti che i redentoristi avevano sistemato nel 1775 per Sant'Alfonso Maria de' Liguori, che ritornava alla casa di Pagani dopo i tredici anni di episcopato a Sant'Agata dei Goti. Il Santo non volle abitarle, giudicandole troppo sontuose per la sua austera regola di vita, per questo preferì due ambienti semplici e disadorni, dove dimorò fino alla morte:
- il primo, adibito a cappella, dove sono si vedono l'altare su quale sant'Alfonso celebrava la messa, un Crocifisso e la poltrona usata dal Santo durante la malattia;
- il secondo conserva intatti il letto, il tavolino, le sedie, i dipinti e gli oggetti personali del Santo, che ricordano la sofferenza degli ultimi anni di vita.
Nella sezione sono presentati oggetti e documenti che illustrano la vita e l'opera del Santo, tra i quali si notano:
- Paramenti sacri e suppellettili liturgiche nominato vescovo di Sant'Agata dei Goti.
- Clavicembalo sul quale il Santo compose celebri canti, come Tu scendi dalle stelle e Duetto tra l'anima e Gesù Cristo.
- Sedia a rotelle e bastone, usati dal Santo negli ultimi anni di vita.
- Tre dipinti con Maria Vergine (XVIII secolo), olio su tela, eseguiti da Sant'Alfonso e dal pittore Paolo De Maio.
- Testi scritti e documenti autografi di sant'Alfonso.
- Presepe (XVIII secolo), in ceramica di Capodimonte, donato al Santo dalla famiglia.
Sezione II - Pinacoteca
La pinacoteca, aperta al pubblico nel 1996, raccoglie circa 100 dipinti per lo più di carattere sacro, tra cui numerosi ritratti del santo. Tra le opere del XVI secolo:
- Gesù Cristo coronato di spine (secondo quarto del XVI secolo), attribuito a Polidoro da Caravaggio.
- Annunciazione e Madonna del Rosario (ultimo quarto del XVI - promo quarto del XVII secolo), olio su tela, del pittore fiammingo Dirk Hendricksz detto Teodoro d'Errico.
- Adorazione di Gesù Bambino (seconda metà del XVIII secolo), olio su tela, di Antonio Sarnelli.
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