Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti

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Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti
Dioecesis Cerretana-Thelesina-Sanctae Agathae Gothorum
Chiesa latina

Cattedrale - Cerreto Sannita.JPG
vescovo Giuseppe Mazzafaro
Sede Cerreto Sannita

sede vacante
Cerreto Sannita

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Suffraganea dell'arcidiocesi di Benevento
Regione ecclesiastica Campania
Nazione bandiera Italia
diocesi suffraganee
Coadiutore
Vicario Antonio Di Meo
Provicario
generale
Ausiliari

Vescovi emeriti:

Michele De Rosa
Parrocchie 60
Sacerdoti

70 di cui 55 secolari e 15 regolari
1.277 battezzati per sacerdote

15 religiosi 75 religiose 2 diaconi
91.193 abitanti in 583 km²
89.428 battezzati (98,1% del totale)
Eretta V secolo
Rito romano
Cattedrale {{{cattedrale}}}
Concattedrale {{{concattedrale}}}
Santi patroni
Indirizzo
Piazza L. Sodo 1, 82032 Cerreto Sannita [Benevento], Italia
tel. +390824.86.11.15 @
Coordinate geografiche
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Collegamenti esterni

Sito ufficiale

Dati online 2017 (gc ch )

Dati dal sito web della CEI
Chiesa cattolica in Italia
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica
L'episcopio, la cattedrale della Santissima Trinità e il seminario a Cerreto Sannita

La diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti (in latino Dioecesis Cerretana-Thelesina-Sanctae Agathae Gothorum) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Benevento appartenente alla regione ecclesiastica Campania. Nel 2016 contava 89.428 battezzati su 91.193 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Giuseppe Mazzafaro.

Territorio

Il seminario di Cerreto Sannita visto da piazza Giovanni Paolo II.
"Madonna della Libera" dell'XI secolo, oggi esposta al Museo civico di arte sacra di Cerreto Sannita

La diocesi comprende le città di Cerreto Sannita, Telese Terme e Sant'Agata de' Goti.

Sede vescovile è la città di Cerreto Sannita, dove si trova la Cattedrale della Santissima Trinità. A Sant'Agata de' Goti sorge la Concattedrale omonima. A Telese rimangono invece resti dell'ex cattedrale di Concattedrale di Santa Croce.

Il territorio è suddiviso in 60 parrocchie.

Storia

L'attuale diocesi è il risultato dell'unione, avvenuta il 30 settembre 1986, della diocesi di Telese o Cerreto con quella di Sant'Agata de' Goti.

Diocesi di Telese o Cerreto

La diocesi di Telese fu eretta in epoca antica, forse in epoca molto anteriore al V secolo, quando il vescovo Florenzio è menzionato fra i partecipanti al Concilio Romano II (465). Dal 500 al 1000 la diocesi di Telese visse una fase di declino, a causa delle guerre tra Greci, Longobardi e Saraceni e probabilmente la successione episcopale fu interrotta. Nel 969 divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Benevento.

Nel 1139 la città di Telese fu distrutta in una guerra tra Rainulfo di Alife e Ruggero II di Sicilia, ma già a partire dall'anno successivo una nuova Telese fu ricostruita attorno alla cattedrale.

La diocesi di Telese o Cerreto ebbe una vicenda storica travagliata dovuta inizialmente all'abbandono della città di Telese a causa delle forti emissioni di vapori sulfurei seguiti al sisma del 1349. I vescovi allora dovettero abbandonare la città e si stabilirono in diverse località: Massa Superiore o Rocca de Episcopo[1], Cerreto, Faicchio e Guardia Sanframondi. Il vescovo Angelo Massarelli nel XVI secolo fu segretario di papa Giulio III e segretario del Concilio di Trento durante il papato di Paolo IV.

Nel 1593 il vescovo Cesare Bellocchi istituì a Cerreto Sannita il seminario diocesano, in attuazione dei dettami del Concilio di Trento che prevedeva la fondazione in ogni diocesi di tale istituto.

All'inizio del XVII secolo il vescovo Eugenio Savino lasciò definitivamente Guardia Sanframondi per stabilirsi a Cerreto Sannita, dove un nobile gli aveva fatto dono di un suo palazzo per essere adibito a sede vescovile. Il trasferimento della sede vescovile a Cerreto provocò le ire dei feudatari di Telese, i Grimaldi, che intentarono una lite placatasi solo con l'intervento del papa, che nel 1612 autorizzò la traslazione della sede vescovile e del capitolo.

Il terremoto del 1688 distrusse Cerreto Sannita, Guardia Sanframondi e altri paesi della diocesi. Fece seguito una lenta rinascita, in cui si curò particolarmente la formazione del clero. Nel 1749 il vescovo Filippo Gentile diede al seminario una sede nuova e più ampia.

La vacanza della cattedra vescovile dal 1800 al 1818 fu seguita dall'unione della diocesi di Telese o Cerreto con quella di Alife. Il 27 giugno 1818 la diocesi di Alife fu soppressa dalla bolla De utiliori di papa Pio VII, ma la successiva bolla Adorandi del 14 dicembre 1820 ripristinò la diocesi e la unì a quella di Telese o Cerreto. L'unione provocò un diffuso malcontento, placatosi quando re Ferdinando II di Borbone, in visita a Cerreto Sannita nel 1852, ascoltando le preghiere del clero locale, si adoperò per il ripristino della cattedra vescovile separata, cosa che avvenne dopo pochi mesi, con la bolla Compertum di papa Pio IX datata 6 luglio.

Diocesi di Sant'Agata de' Goti

Il primo vescovo di Sant'Agata de' Goti di cui si abbia notizia è Mandelfredo o Madelfrido nel 970. Tuttavia nella bolla di nomina di questo vescovo si dice espressamente che Sant'Agata aveva avuto altri vescovi nel passato.

La cattedrale di Sant'Agata dei' Goti fu consacrata da papa Pasquale II il 4 settembre 1110.

Nel XIII secolo il vescovo di Sant'Agata dei' Goti ebbe il feudo di Bagnoli[2] con il titolo di barone.

Il 27 giugno 1818 con la bolla 'De utiliori di papa Pio VII la diocesi di Sant'Agata de' Goti fu unita aeque principaliter alla diocesi di Acerra, fino a quando non ne fu divisa con un decreto, emanato da papa Pio IX, del dicembre 1854. Con quest'ultimo decreto la diocesi cedette alla diocesi di Acerra una porzione del suo territorio corrispondente agli attuali comuni di Arienzo, Cervino, San Felice a Cancello e Santa Maria a Vico.

Cronotassi dei vescovi

Vescovi di Telese o Cerreto

Vescovi di Telese o Cerreto ed Alife

Vescovi di Telese o Cerreto

Vescovi di Sant'Agata de' Goti

Vescovi di Telese-Cerreto Sannita-Sant'Agata de' Goti

Statistiche

La diocesi al termine dell'anno 2016 su una popolazione di 91.193 persone contava 89.428 battezzati, corrispondenti al 98,1% del totale.

Note
  1. Una frazione di Faicchio
  2. Questa Bagnoli è una frazione di Sant'Agata dei' Goti
Fonti
Fonti Cerreto o Telese
Fonti Sant'Agata de' Goti
Bibliografia
  • Vincenzo Mazzacane, Memorie storiche di Cerreto Sannita, Liguori Editore, 1990
  • Renato Pescitelli, La Chiesa Cattedrale, il Seminario e l'Episcopio in Cerreto Sannita, Laurenziana, 1989
Voci correlate
Collegamenti esterni