Novissimi
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L'espressione quattro novissimi, o, più semplicemente, i Novissimi, indica le cose ultime, ciò a cui l'uomo, secondo l'economia della Provvidenza divina, va incontro al termine della vita. L'espressione ingloba l'insegnamento dell'escatologia cristiana.

Benedetto Luti, Morte di san Giuseppe (inizio del XVIII secolo), olio su tela. San Giuseppe è considerato il patrono della buona morte
Etimologia
Il termine Novissimi è una traslitterazione del latino novissĭma, "cose ultime"; il corrispondente termine greco è ἔσχατα, éschata.
Elencazione
I Quattro Novissimi sono:
- Morte: l'ultima cosa che accade alla persona in questa vita. Con essa termina il tempo di prova. La sanzione definitiva della sua corrispondenza o meno alla volontà di salvezza di Dio manifestata mediante Cristo si ha già nel giudizio particolare e viene confermata nel giudizio universale.
- Giudizio: particolare e universale.
- Inferno: "Stato di definitiva auto-esclusione dalla comunione con Dio e con i beati"[1].
- Paradiso: Sommo bene che avranno "coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio e che sono perfettamente purificati"[2].
Nelle altre confessioni cristiane
L'insegnamento delle Chiese cristiane è concorde nelle sue linee essenziali.
Le differenze che si riscontrano riguardano la dottrina del Purgatorio e i suffragi verso i defunti.
- Nella dottrina cattolica i suffragi si esprimono in modo particolare con la Celebrazione eucaristica, con le indulgenze, con altre pie pratiche, come il santo Rosario, e con qualsiasi altra opera buona.
- Le altre Chiese non professano la dottrina del Purgatorio (Protestantesimo) o ne hanno una concezione diversa (Chiesa Ortodossa).
Note | |
Voci correlate | |