Parabola del seminatore (Jacopo Bassano, Madrid)
Jacopo Bassano, Parabola del seminatore (1560 ca.), olio su tela | |
Il seminatore, Semina del grano o Scena pastorale | |
Opera d'arte | |
Stato | Spagna |
Comunità | Madrid |
Regione ecclesiastica | [[|]] |
Provincia | Madrid |
Comune | Madrid |
Diocesi | Madrid |
Ubicazione specifica | Museo Thyssen-Bornemisza |
Uso liturgico | nessuno |
Oggetto | dipinto |
Soggetto | Parabola del seminatore |
Datazione | 1560 ca. |
Ambito culturale | |
scuola veneta | |
Autore | Jacopo Bassano (Jacopo da Ponte) |
Materia e tecnica | olio su tela |
Misure | h. 139 cm; l. 129 cm |
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Parabola del seminatore (detto anche Il seminatore, Semina del grano o Scena pastorale), è un dipinto, eseguito nel 1560 circa, ad olio su tela, da Jacopo da Ponte, detto Jacopo Bassano (1510 ca. - 1592), ora conservato presso il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid (Spagna).
Descrizione
Soggetto
La scena dell'opera si svolge in un paesaggio agreste, dove compaiono:
- Seminatore, in secondo piano, con la mano sinistra tiene un sacchetto di semi e con la destra, compiendo un ampio gesto, sparge il seme nel campo arato.
- Famiglia, in primo piano, che sta apparecchiando un pasto frugale, da consumare nel campo, per non interrompere il lavoro della semina.
Inoltre, nella scena sono presenti alcuni dettagli, resi con grande cura, spesso di valore simbolico, come:
- Forma di pane posta sulla tovaglia bianca distesa sul terreno.
- Animali domestici: cane rannicchiato, coppia di buoi ed agnelli.
Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche
Il contenuto dell'immagine allude alla nutrizione del corpo (attraverso il seme, il grano ed il pane), che è amplificato espressivamente dall’evidente povertà dei personaggi raffigurati, e rimanda, agganciandosi al senso della parabola evangelica (Mt 13,3-9.18-23 ; Mc 4,3-9.13-20 ; Lc 8,5-8.11-15 ), alla nutrizione dello spirito, che premia chi ha saputo ascoltare la Parola di Dio.
Notizie storico-critiche
Il dipinto, dopo alcuni passaggi in varie collezioni private, nel 1934 è stato acquistato, in Gran Bretagna, dal Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid.
Il soggetto del dipinto è stato alternativamente interpretato come una Scena pastorale o come rappresentazione della Parabola del seminatore. La seconda interpretazione venne ipotizzata dallo storico dell’arte, Michelangelo Muraro, nel 1957, basandosi sull’analisi della figura in secondo piano, che getta il seme sul terreno. Tesi rafforzata anche dalla presenza di due uccelli, accanto al contadino, che beccano il grano, mentre un terzo aspetta il suo turno posato su un d'albero. A questa lettura si è associato anche lo storico dell'arte, Pietro Zampetti, il quale ha, inoltre, suggerito che il dipinto potesse essere una rappresentazione dell’Autunno ed elemento di una serie dedicata alle Quattro stagioni.
Bibliografia | |
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