Sovrano Militare Ordine di Malta

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Sovrano Militare Ordine di Malta
Sovrano militare ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta
Flag of the Order of St. John (various).svg
Bandiera del Sovrano militare ordine di Malta e stemma
bandiera Santa Sede
Motto Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum
(Difesa della fede e servizio ai poveri)
Status attivo
Gran Maestro S.A.E. fra' John Timothy Dunlap
Cancelliere S.E. Riccardo Paternò di Montecupo
Istituzione 1048 c.a.; riconosciuto il 15 febbraio 1113
Primo capo Gerardo Sasso

Il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, comunemente abbreviato in Sovrano Militare Ordine di Malta o anche semplicemente in Ordine di Malta, in sigla SMOM, è un ordine religioso dipendente dalla Santa Sede con finalità assistenziali, riconosciuto da una parte della dottrina, seguita dalla giurisprudenza italiana[1] e da gran parte della comunità internazionale, come soggetto di diritto internazionale, pur essendo ormai privo del requisito della territorialità. In effetti l'Ordine ha come suo unico collegamento con la comunità internazionale il fatto di aver governato un tempo Rodi e poi, fino alla fine del Settecento, Malta.[2] È il principale successore dell'antico ordine dei Cavalieri Ospitalieri, fondato nel 1050 e reso sovrano il 15 febbraio 1113.

Dal 1834, l'Ordine ha sede a Roma in Via Condotti, presso Piazza di Spagna; è presente in oltre 120 paesi con iniziative a carattere benefico ed assistenziale. Si qualifica come ente sovrano, e secondo tale rivedicazione la sua sede, il Palazzo Magistrale e la Villa di Santa Maria del Priorato sull'Aventino godono dello status di extraterritorialità.

Il suo motto è Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (traduzione dal latino: Difesa della fede e aiuto ai poveri). L'Ordine batte una sua moneta numismatica, lo scudo maltese, immatricola veicoli con targa SMOM, e celebra la sua festività nazionale il 24 giugno.

Storia

La Fondazione

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Cavalieri Ospitalieri
Lo stemma dell'Ordine di Malta.

Il Sovrano Militare Ordine di Malta trae le sue origini dall'antico ordine dei Cavalieri Ospitalieri o Cavalieri di San Giovanni, nato nel 1050 con la costruzione in Terrasanta di un ospedale per i pellegrini e riconosciuto come ordine religioso cavalleresco nel 1113, mediante una bolla papale di Pasquale II, con il nome di Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.

Divenne militare quando dovette difendere i propri ospedali in Terrasanta dagli assalti dei soldati: in questo modo, oltre al riconoscimento formale acquisì anche un territorio e una forza armata, configurandosi come vero e proprio Stato. Durante i secoli però perse alcuni territori e dovette acquisirne altri (Rodi, Malta) mantenendo comunque una territorialità, tranne un piccolo periodo di esilio di qualche mese fra la perdita dei territori in Terrasanta e lo spostamento a Rodi. Nel XVIII secolo, si resero necessari ulteriori lavori di fortificazione di Malta: il Gran Maestro Antonio Manoel de Vilhena ne incaricò, tra gli altri, il confratello Giuseppe Merenda da Forlì.

Nel 1776, a seguito della bolla Rerum humanarum condicio emessa il 17 dicembre da Papa Pio VI, i religiosi del disciolto Ordine dei Canonici Regolari di Sant'Antonio di Vienne entrarono a far parte dell'Ordine di Malta, che incorporò beni e rendite dell'abbazia francese e delle numerose precettorie sparse in tutta Europa.

Nel 1798 tuttavia Napoleone occupò l'isola di Malta, su cui l'Ordine cavalleresco governava dal 1530 con diritti feudali concessi dal Regno delle Due Sicilie: i cavalieri dell'Ordine però non potevano (per loro stessa legge) opporsi con le armi ad altri cristiani e quindi i Francesi ebbero gioco facile nel prendere il controllo dell'isola. Tale episodio è generalmente considerato quale epilogo della funzione militare dell'Ordine.

La rifondazione

Il Gran Maestro frà Ferdinand von Hompesch zu Bolheim il 12 giugno 1798 accettò in un trattato di cedere Malta, Gozo e Comino ai Francesi e il 18 giugno s'imbarcò per Trieste. Balì Frisari, uno dei deputati alla firma del Trat­tato, espresse in una nota le riserve circa i diritti di sovranità del suo sovrano, il Re di Napoli, al quale Malta apparteneva come territorio della Sicilia con­cesso in feudo ai Cavalieri. I Francesi tennero Malta per due anni; il 4 settembre 1800 il presidio francese s'arrese al generale Pigot, comandante delle truppe inglesi che, insieme con i Maltesi insorti, avevano stretto d'assedio la Valletta.

Il Barone Vassiliev, un comandante dei Cavalieri del XIX secolo

Il Gran Maestro Hompesch, sbarcando a Trieste, aveva pubblicato un manifesto contro la cessione impostagli con la forza dai Francesi; subito dopo i Cavalieri dissidenti disconoscevano l'autorità del Hompesch e nominavano Gran Maestro l'imperatore Paolo I di Russia; ucciso questi (1801), fu eletto un successore nella persona di fra Bartolomeo Ruspoli e poi di frà G. Battista Tommasi, che stabilì la sede dell'Ordine a Messina (1803). V'era allora speranza che l'Ordine riavesse Malta, come era stato previsto nell'art. X del Trattato di Amiens nel 1802; ma il malvolere degli Inglesi, già intenzionati a tenersi quelle isole, e il riaprirsi delle ostilità anglo-francesi fecero cadere ogni speranza. Nel 1814 a Parigi e nel 1815 a Vienna fu confermata la sovranità inglese su Malta.

L'Ordine cercò di avere altre sedi in Levante e sul mare e trattò nel 1823 con gli insorti greci per collaborare con loro nella lotta contro i Turchi e avere in compenso le isole a sud della Morea e possibilmente Rodi; nel 1826 si trasferì a Ferrara e nel 1834 a Roma, in territorio pontificio, divenendo così, dopo il 1870, ospite dello Stato italiano. Da allora l’Ordine, non dovendo ulteriormente difendere interessi territoriali, diede prevalentemente impulso alle attività assistenziali ed ospedaliere, sia in Italia, che in Europa, in Asia, in Africa, e in America ottemperando alle direttive impartite dal Gran Magistero, stabilito in Roma nei suoi due palazzi di via Condotti e dell’Aventino, godenti per concessione dello Stato italiano delle prerogative immunitarie proprie delle sedi diplomatiche degli Stati esteri.

Ad oggi

Il Sovrano Militare Ordine Ospitaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, meglio conosciuto come Sovrano Militare Ordine di Malta o SMOM, è un ordine cattolico laico, istituzione di diritto internazionale pubblico (di cui si discute la natura sovrana), ha lo status di osservatore permanente presso le Nazioni Unite. Il SMOM è il diretto successore dell'ordine medievale dei Cavalieri Ospitalieri, conosciuti anche con il nome di Cavalieri di Malta. L'Ordine oggi ha attività mediche ed umanitarie in oltre 120 paesi del mondo. L'Associazione italiana dei cavalieri dell'Ordine ha un proprio corpo militare speciale ausiliario dell'Esercito Italiano, il Corpo militare E.I. - S.M.O.M., che svolge attività mediche in particolare durante le missioni di peacekeeping[senza fonte]. Il Sovrano Militare Ordine di Malta ha dei francobolli propri, emessi fino al 2004 col valore facciale in Grani, Tarì e Scudi; dal 1º gennaio 2004 vengono emessi in euro, per poter così comunicare tra i due uffici romani del SMOM, i quali fino a quel momento comunicavano con i francobolli della Repubblica Italiana.

Status

Relazioni diplomatiche dell'Ordine di Malta.

Attualmente l'Ordine di Malta è un'organizzazione riconosciuta internazionalmente: possiede una propria bandiera, una costituzione, un rappresentante, organi esecutivi e giuridici, ed emette passaporti e francobolli, intrattenendo anche autonome relazioni diplomatiche con oltre cento nazioni (e tutte le altre organizzazioni internazionali). Queste caratteristiche gli consentono di concludere accordi con altri soggetti di diritto internazionale (Stati, organizzazioni internazionali, Chiesa cattolica, ecc.) lavorando in stretto rapporto con essi per svolgere i compiti di assistenza ai poveri e agli ammalati in diversi paesi del mondo e di difesa della fede cristiana.

Esistono anche pareri contrari al riconoscimento dell'Ordine come entità sovrana: gli esperti tedeschi Helmut Steinberger e Wilhelm Wengler e l'internazionalista inglese Ian Brownlie concordano sul fatto che il riconoscimento di alcune nazioni non implica automaticamente il possesso dello status di soggetto di diritto internazionale. A prova di ciò l'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni non prevede per l'Ordine di Malta un prefisso identificativo radio proprio, come avviene invece per la Santa Sede e l'Autorità Nazionale Palestinese; tuttavia gli operatori radio amatoriali considerano comunque l'Ordine come uno stato indipendente, e le stazioni radio che trasmettono dalle sedi dell'Ordine utilizzano una sigla ufficiosa propria, ossia il prefisso 1A0[3]. Tuttavia, tradizionalmente, nessun altro soggetto di diritto internazionale ha mai messo in dubbio la soggettività internazionale del SMOM. E su questo dato di fatto, sempre tradizionalmente, e pur con tutti i distinguo, nei manuali di diritto internazionale il SMOM è indicato tra i soggetti di diritto internazionale, assieme agli Stati, la Chiesa cattolica (distinta, in questo senso, dallo Stato del Vaticano), l'ONU, l'UE e le altre Organizzazioni internazionali.

Relazioni con la Repubblica Italiana

In Italia, il SMOM gode del diritto all'extraterritorialità, ed i rapporti tra l'ente e lo Stato italiano sono gestiti dalle rispettive ambasciate. La qualità di soggetto internazionale è stata ribadita anche dalla Corte di Cassazione che ha riconosciuto all'Ordine l'immunità tributaria in quanto forma particolare di soggettività internazionale.[4] Il Ministero della Difesa e quello dell'interno gestiscono l'organizzazione delle targhe automobilistiche del Servizio Miliare dell'Ordine di Malta, costituito in prevalenza da ambulanze e mezzi di soccorso; le targhe dell'Ordine possiedono la comune immatricolazione per le targhe diplomatiche; nel caso dell'Ordine di Malta, le targhe iniziano con le lettere XA. L'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato provvede periodicamente alla realizzazione dei francobolli dell'Ordine, per le Poste Magistrali, che precedentemente producevano le proprie valute a Londra. La coniazione delle monete, lo Scudo Maltese, realizzata a Roma (1961), Parigi (1962) ed Arezzo (1963), dal 1964 è affidata alla Zecca dell'Ordine di Malta.

Onorificenze della Repubblica Italiana

L'ordine è stato insignito della Medaglia d'oro al merito civile il 19/04/2001.

Medaglia d'oro al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia d'oro al merito civile

Relazioni con la Repubblica di Malta

Il 5 dicembre 1998 la Repubblica di Malta ha stipulato un accordo con l'Ordine, per cui metteva a disposizione per 99 anni la Fortezza di Sant'Angelo. Il luogo gode del diritto di extraterritorialità ed è sede di numerose riunioni dei cavalieri, anche a livello internazionale.

Relazioni con le Nazioni Unite

Presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite l'Ordine ha ottenuto lo status di membro osservatore dell'Assemblea Generale il 24 agosto 1994, allo stesso modo di altre organizzazioni internazionali: dunque ha la possibilità di prendere parte alle organizzazione e alle agenzie, ma non può prendere parte alle votazioni (in quanto non è uno Stato).

Relazioni con la Santa Sede

La Santa Sede nel 1953 proclamò che l'Ordine avesse soltanto una sovranità funzionale, poiché privo di territorio (come da nota ufficiale già emanata due anni prima[5]).

Interrogata riguardo il proprio atteggiamento nei confronti di Ordini Equestri dedicati a Santi o aventi intitolazioni sacre, ha confermato con una nota autorizzata dalla Segreteria di Stato della Santa Sede pubblicata sull'Osservatore Romano del 4 luglio 2002 che: "la Santa Sede, oltre i propri Ordini Equestri, riconosce e tutela solo due Ordini Cavallereschi: il Sovrano Militare Ordine di Malta – ovvero Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta – e l'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme".

Simboli

In base al sesto articolo della Carta Costituzionale, la bandiera dell'Ordine reca una croce bianca latina in campo rosso, mentre lo stemma dell'Ordine riporta la stessa croce latina in campo ovale rosso contornata da un rosario ed è sovrastato dal manto principesco sostenuto da una corona. A sua volta, in base all'articolo 242 del Codice Melitense, l'emblema per le attività ospedaliere è costituito dalla croce bianca a otto punte su scudo rosso, il simbolo popolarmente più conosciuto.

Sedi

La sede governativa dell'Ordine è nel Palazzo Magistrale a Roma in via Condotti, residenza del Gran Maestro, mentre altre sedi nella stessa città sono la Villa Magistrale sull'Aventino e il Palazzo dei Cavalieri di Rodi alle spalle di via dei Fori Imperiali; tutti questi palazzi godono del diritto di extraterritorialità: non si tratta di territorio appartenente all'Ordine, ma affidato senza vincoli dallo Stato, come avviene normalmente per le ambasciate.

Membri

L'Ordine di Malta, pur non esercitando sovranità territoriale, ha tuttavia una propria "popolazione" di circa 12.500 fra cavalieri e dame,[6] cioè persone dedite a curare i poveri, che intervengono anche in casi di emergenza sanitaria e in zone di guerra, e sono occupate nel testimoniare la fede cristiana in stretta collaborazione con la Chiesa cattolica.

Un Cavaliere di Grazia e Devozione in abito da chiesa

Fino al 1997, anno in cui è stata promulgata la nuova Carta Costituzionale dell'Ordine, tutte le sue alte cariche (il suo Governo, sia centrale che periferico) dovevano essere di stirpe nobile in quanto Cavalieri di Giustizia. Da quell'anno la nuova Carta Costituzionale non richiede più, per gli appartenenti alla categoria di Giustizia, la presentazione delle prove nobiliari. In ogni caso, la maggioranza dei Cavalieri e delle Dame appartiene al ceto non nobile, ossia a quello di Grazia Magistrale.

I membri dell'Ordine si dividono infatti in tre ceti; essi devono conformarsi agli insegnamenti dettati dalla Chiesa e partecipare alle attività assistenziali dell'Ordine.

Al primo ceto appartengono i Cavalieri di Giustizia, detti anche Professi, e i Cappellani Conventuali Professi che devono emettere la professione dei voti di povertà, di castità e d'obbedienza. Ognuno di essi è quindi un religioso a pieno titolo, anche se non sono obbligati a fare vita comune.[7]

I membri appartenenti al secondo ceto si obbligano, con una speciale Promessa (di Obbedienza appunto), vincolante in coscienza, ad una vita tendente alla perfezione cristiana, secondo il proprio stato, nello spirito dell’Ordine e nell’ambito delle sue opere, in conformità della propria vocazione e delle direttive dei legittimi Superiori.[8] Sono suddivisi in tre categorie:

  • Cavalieri e Dame di Onore e Devozione in Obbedienza
  • Cavalieri e Dame di Grazia e Devozione in Obbedienza
  • Cavalieri e Dame di Grazia Magistrale in Obbedienza.

Il terzo ceto è costituito dai membri laici che non emettono voti religiosi, né promessa, ma vivono secondo i princìpi della Chiesa e dell'Ordine. Sono suddivisi in sei categorie:

  • Cavalieri e Dame di Onore e Devozione
  • Cappellani Conventuali "ad honorem"
  • Cavalieri e Dame di Grazia e Devozione
  • Cappellani Magistrali
  • Cavalieri e Dame di Grazia Magistrale
  • Donati e Donate di Devozione.

Le due categorie che esigono ancora la presentazione delle prove nobiliari sono quelle di Onore e Devozione e di Grazia e Devozione.

Per essere ammessi tra i Cavalieri di Onore e Devozione, occorrono infatti:

  • 4/4 di nobiltà per 200 anni, oppure:
  • 250 anni di nobiltà per la linea paterna oltre a 200 anni degli altri 2/4 oltre alla sanatoria per 1 ava, oppure:
  • 300 anni linea paterna oltre a 200 anni degli altri 2/4 oltre alla sanatoria per 1 ava, oppure:
  • 350 anni, linea paterna oltre a 200 anni di 1 altro quarto (Decreto n. 17835 del 23 febbraio 1977), oppure:
  • 450 anni linea paterna.

Per essere ammessi tra i Cavalieri di Grazia e Devozione occorrono:

  • 200 anni della linea paterna oltre ad avere madre nobile o di dignitosa posizione sociale da almeno 3 generazioni, oppure:
  • più di 100 anni della linea paterna oltre a 100 anni del quarto materno.

In base alla Carta costituzionale promulgata il 27 giugno 1961, nel testo ante riforma del 28-30 aprile 1997, la suddivisione delle classi dell'Ordine era differente. I membri, invero, erano suddivisi in due classi: gli ammessi mediante presentazione di prove nobiliari, e gli ammessi con prove nobiliari ridotte o senza prove per benemerenze speciali. La prima classe era a sua volta suddivisa in due categorie:

  • Cavalieri di Giustizia: dovevano essere celibi e pronunciare per un decennio annualmente i voti semplici di castità, povertà e obbedienza al Gran Maestro. Trascorso il decennio, in caso di pronuncia dei voti perpetui, diventavano Cavalieri professi.
  • Cavalieri di Onore e Devozione: rientravano nella categoria sia i Cavalieri di Giustizia che non avevano prestato i voti perpetui, sia coloro che non avevano pronunciato i voti semplici.

Gli ammessi con prove nobiliari ridotte o senza prove nobiliari, ma per speciali benemerenze, erano distribuiti in tre categorie:

  • Cavalieri di Grazia e Devozione: dovevano possedere almeno 200 anni di nobiltà nel ramo paterno.
  • Cavalieri di Grazia Magistrale: avevano una nobiltà più recente rispetto ai precedenti, oppure non erano nobili.
  • Cavalieri Donati di I, II, III Classe: non nobili, ma con benemerenze verso l'Ordine.

Governo

Le azioni dell'Ordine sono governate dalla sua Carta Costituzionale e dal Codice. L'Ordine, presente direttamente in 54 paesi del mondo, si compone di 6 Gran Priorati, 6 Sottopriorati e 47 Associazioni nazionali.

Il capo supremo dell'Ordine è il "Gran Maestro", che è eletto a vita dal Consiglio Compito di Stato. I votanti del Consiglio comprendono i membri del Sovrano Consiglio, altri funzionari e rappresentanti dei membri dell'Ordine. Il Gran Maestro nell'esercizio del potere esecutivo è assistito dal Sovrano Consiglio, il governo dell'Ordine. Il Sovrano Consiglio è eletto dal Capitolo Generale, il corpo legislativo dell'Ordine, che si riunisce ogni cinque anni. Il Sovrano Consiglio comprende sei membri e quattro ministri: il Gran Commendatore, il Gran Cancelliere, il Grande Ospedaliere ed il Ricevitore del Comun Tesoro. Il Gran Commendatore è il Superiore Religioso dei Cavalieri Professi e dei Cavalieri e Dame in Obbedienza e ricopre la carica di "Luogotenente ad interim" in caso di morte, di rinuncia o di impedimento permanente del Gran Maestro. Il Gran Cancelliere è responsabile dell'amministrazione dell'Ordine e ricopre il ruolo di Ministro degli Interni e degli Esteri. Il Grande Ospedaliere coordina le attività umanitarie e riunisce le cariche di Ministro della Sanità, degli Affari Sociali, dell'Azione Umanitaria e della Cooperazione internazionale. Il Ricevitore del Comun Tesoro è il Ministro delle Finanze e del Bilancio.

Le finanze dell'Ordine sono controllate dalla Camera dei Conti, che è composta da un presidente e quattro consiglieri titolari, tutti eletti dal Capitolo Generale. Il potere giudiziario è esercitato dai Tribunali di prima istanza e di appello, formati da giudici nominati dal Gran Maestro e dal Sovrano Consiglio tra i membri dell'Ordine esperti di diritto.

Infine, va ricordata la figura del cardinale patrono.

Capi del Sovrano Militare Ordine di Malta

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Gran Maestri dell'Ordine di Malta

I Capi del Sovrano Militare Ordine di Malta, vennero istituiti come figura nel 1803, quando l'ordine assunse status giuridico definitivo in Italia:

Alleanza dei Cavalieri ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme

Il SMOM, insieme al Venerabile Ordine di San Giovanni nel Regno Britannico (il nome completo dell'Ordine è Gran Priorato nel Regno Britannico del Venerabile Ordine di San Giovanni di Gerusalemme), all'Ordine Evangelico di San Giovanni (o Johanniterorden) derivante dall'antico Baliaggio di Brandeburgo, e ai due Ordini Giovanniti di Svezia e dei Paesi Bassi hanno formato l'Alleanza dei Cavalieri ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme.

Organizzazioni imitatrici

A partire dalla fine della seconda guerra mondiale, un italiano si spacciò per un principe polacco e fece un vivace commercio di Croci di Malta come «Gran Priore di Padolia». Seguirono altri mistificatori, come il Gran Priore della Santa Trinità di Villedieu. Il primo venne processato per frode, il secondo si arrese dopo una visita della polizia. Comunque la Santa Trinità di Villedieu risorse a Malta nel 1975 e poi nel 1978 negli USA, dove esiste ancora oggi.

Gli stretti requisiti per l'ammissione richiesti dall'Ordine di Malta indussero Charles Pichel a fondare, nel 1956, un personale "Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cavalieri Ospitalieri". Pitchel aggirò il problema di aver creato un'imitazione dello SMOM mediante una leggenda, secondo la quale la nuova organizzazione era stata fondata all'interno della tradizione dei Cavalieri Ospitalieri russi nel 1908. In realtà la sua organizzazione non aveva alcun legame con essa, ma una volta creata attirò l'attenzione dei nobili russi che diedero una qualche credibilità alle sue pretese. Il più importante successo dell'Ordine di Pichel fu il ritorno dall'esilio di due monarchi: Pietro II di Jugoslavia e Michele di Romania. La Santa Sede riconosce solo il Sovrano Militare Ordine di Malta.

Ordine di Malta e Fondo Sanitario Nazionale

L'Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta (ACISMOM) per mobilità sanitaria riceve annualmente una quota del Fondo Sanitario Nazionale (FSN), nel 2008 ha percepito 21.000.900 [9] nel 2009 dovrebbe percepire 34.167.303 .[10]

Note
  1. Benedetto Conforti "Diritto internazionale" Napoli 2002 pag. 31
  2. Benedetto Conforti "Diritto internazionale" Napoli 2002 pag. 31
  3. Fonte dell'informazione
  4. Sentenza del 5 novembre 1991 n. 11788, e precedentemente del 3 maggio 1978 n. 2051
  5. Sentenza di papa Pio XII del 10 dicembre 1951, in Acta Apostolicae Sedis XLV, 1953, pagg. 765-767 (sentenza del Tribunale Cardinalizio del 24 gennaio 1953).
  6. Membri dell'Ordine
  7. Carta Costituzionale, art. 9, par 1.
  8. Carta Costituzionale, art. 9, par 2.
  9. Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, Deliberazione 27 marzo 2008, n. 48 (G.U. n. 150 del 28-06-2008) http://www.cipecomitato.it/dettagli.asp?title=E080048
  10. Stato Regioni 26/02/2009 Repertorio Atti n.: 35/CSR Intesa sulla proposta del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali di deliberazione del CIPE concernente il riparto tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano delle disponibilità finanziarie destinate al Servizio sanitario nazionale per l’anno 2009. http://www.statoregioni.it/Documenti/DOC_021072_35.pdf
Voci correlate
Collegamenti esterni