Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme

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Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
Croce del Santo Sepolcro.jpg
Stemma del Gran Magistero dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
Tipologia Ordine di Sub Collazione
Motto DEUS LO VULT
Status attivo
Capo Benedetto XVI
Gran Maestro Gran Maestro Edwin Frederick O'Brien
Istituzione Gerusalemme, 1050
Primo capo Goffredo di Buglione
Gradi Cavaliere/Dama di Collare
Cavaliere/Dama di Gran Croce
Grand Ufficiale
Commendatore/Dama di Commenda
Cavaliere/Dama
Precedenza
Ordine più alto Ordine di San Silvestro Papa
Ordine più basso Ordine Teutonico (formalmente)
Equestrian order of the Holy Sepulcher of Jerusalem BAR.svg
Nastro dell'ordine

L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (OESSG) è un Ordine Cavalleresco Cattolico ed un'Associazione pubblica di fedeli della religione cattolica, eretta dalla Sede apostolica, dalla quale direttamente dipende ed avente personalità giuridica canonica e civile.

L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, in quanto di subcollazione pontificia, può definirsi come la sola istituzione laicale della Santa Sede incaricata di sopperire alle necessità del Patriarcato latino di Gerusalemme e di sostenere le attività ed iniziative a favore della presenza cristiana in Terra Santa. Il Patriarcato ha quindi come principale fonte contributiva istituzionale le oblazioni erogate dagli appartenenti all'Ordine.

Il Gran Maestro dell'Ordine è il cardinale Edwin Frederick O'Brien. Al pari degli Ordini Equestri Pontifici a collazione diretta, la Repubblica Italiana riconosce in maniera automatica le concessioni cavalleresche a domanda dell'insignito al Presidente del Consiglio. Il riconoscimento all'uso del titolo è stabilito in base all'articolo 35 del regio decreto del 7 giugno 1943, n. 652 e all'articolo 7 della legge del 3 marzo 1951 n. 178.

Storia

Cavalieri e Dame dell'Ordine in processione, per un Congresso Eucaristico a Charlotte, North Carolina

L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro risale per citazione al 1050, trae le sue origini dall'Ordine dei Canonici del Santo Sepolcro (di cui esiste ancora il ramo femminile), è stato costituito da Goffredo di Buglione dopo la conquista di Gerusalemme, nell'ambito della Prima Crociata ed è considerato dagli storici il più antico ordine assistenziale, caritativo, equestre e religioso dell'èra cristiana ancora attivo.

Nel 1103, secondo i cronisti dell'epoca, Baldovino I di Gerusalemme, secondo regnante dello stato crociato, si pose a capo dell'Ordine dei Canonici del Santo Sepolcro con la prerogativa, per sé e per i suoi successori, di creare cavalieri; tale facoltà era concessa in subordine al Patriarca di Gerusalemme, in caso di assenza od impedimento del monarca. Tra gli appartenenti all'ordine, vi erano i cosiddetti sergentes, i quali rappresentavano una sorta di milizia scelta all'interno della compagine crociata ed erano votati alla difesa del Santo Sepolcro e dei luoghi santi, sotto il comando del Re di Gerusalemme e ne costituivano la milizia scelta.

Dopo la prima crociata sorsero in tutta Europa i Priorati dell'Ordine, ad opera di quei cavalieri nobili o prelati, che avevano ricevuto l'investitura sul Santo Sepolcro.

Con la scomparsa del Regno Cristiano di Gerusalemme, l'Ordine rimase senza un capo, sebbene i priorati continuassero ad esistere sotto la protezione dei vari signori e sovrani europei e della Santa Sede.

Nel XIV secolo, la Santa Sede ottenne comunque dal Sultano d’Egitto, dietro il pagamento di un altissimo riscatto, che la custodia dei Santuari della Fede cristiana fosse affidata ai Frati Minori di San Francesco.

Durante tutto il periodo di soppressione del Patriarcato Latino, la facoltà di creare nuovi Cavalieri rimase prerogativa di chi, in mancanza del Patriarca, rappresentava la più alta autorità religiosa cattolica in Terra Santa e cioè il Custode di Terra Santa.

Nel 1847, il Patriarcato fu ripristinato per opera di Papa Pio IX, il quale promulgò un nuovo statuto dell'Ordine e lo pose sotto la protezione della Santa Sede, conferendo alla persona stessa del Papa la carica di Gran Maestro dell'Ordine e dandone la reggenza al Patriarca latino. Nell'occasione fu delineato il compito preminente dell'ordine di sostentare le opere del Patriarcato latino di Gerusalemme e di alimentare la propagazione della Fede cristiana.

Nel 1949, Papa Pio XII stabilì che la funzione di Gran Maestro dell'Ordine, secondo il Codice di diritto canonico propria del Papa, venisse delegata a un Cardinale di Santa Romana Chiesa, assegnando al Patriarca di Gerusalemme la prerogativa di Gran Priore.

Pianta del piano terreno della Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme

Nel 1962, Giovanni XXIII e poi, nel 1967, Paolo VI modificarono ulteriormente lo statuto, al fine di consentire un'azione più coordinata ed efficiente.

Nel febbraio del 1996, Giovanni Paolo II ha elevato la dignità dell'Ordine, a titolo di Associazione pubblica di fedeli, eretta dalla Sede apostolica a norma del Codice di diritto canonico art. 312 par.1, 1°, con personalità giuridica canonica e civile.

Nel 2007 Benedetto XVI ha nominato a capo dell'Ordine l'arcivescovo John Patrick Foley con il titolo di Gran Maestro.

Privilegi nobiliari ed araldici

Va ricordata l'antica tradizione che vuole i cavalieri dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme insigniti anche della nobiltà personale legata al titolo di conte palatino, o del Sacro Palazzo Lateranense.

Questa tradizione è confermata, tra gli altri, dal Bascapé. Questi, in uno studio pubblicato dall'Università cattolica del Sacro Cuore di Milano[1], afferma:

« I maggiori privilegi annessi alla dignità equestre del Santo Sepolcro consistevano, secondo la tradizione, nel nobilitare il cavaliere - qualora esso non fosse stato nobile - e nel conferirgli il titolo ed i privilegi di conte palatino (o del Sacro Palazzo Lateranense) come per i cavalieri pontifici dello Speron d’oro. »

È pur vero che anticamente i cavalieri del Santo Sepolcro erano, di diritto, conti palatini; basti ricordare le lapidi sepolcrali di Guarino de Berte (1470) e di Pietro de Steven (1568) in S. Martino e S. Pietro de Lilla, dove sono chiamati gerosolimitani del Santo Sepolcro e conti palatini del Sacro Palazzo Lateranense. Gli antichi giureconsulti dicevano: "Militia nobilitat ut quisque est miles, continuo est nobilis".

Anche il La Roque scrive che una delle primitive forme di nobiltà consiste nel fatto di armare cavaliere colui che si vuole nobilitare. A conferma lo storico riporta una lunga serie di Bolle e di brevi nei quali la Santa Sede si rivolge ai cavalieri del Santo Sepolcro con il titolo di "comes".

La precedenza dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme su ogni altro Ordine, anche quello di Malta, è documentata in base al disposto della Bolla "In supremo militantis Ecclesiae", del 7 gennaio 1746, con il quale Papa Benedetto XIV sancì la precedenza su ogni altro Ordine ad eccezione di quello dello Speron d'oro.

Descrizione giuridica dell'Ordine

Roma, Palazzo Della Rovere, sede dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme

Poiché i suoi membri sono diffusi al di là delle frontiere nazionali e diocesane e possiede uno statuto approvato e promulgato dalla Santa Sede, l'Ordine è chiaramente un'associazione pubblica internazionale di fedeli. Esso è retto dalle norme comuni del Diritto canonico, dalle disposizioni ecclesiastiche particolari e da quelle del suo statuto.

Attività

Trattandosi di un'associazione laicale che si autofinanzia con i contributi dei membri, l'Ordine richiede la contribuzione ai progetti che vengono finanziati per sostenere con varie iniziative la Terra Santa ed in particolare il Patriarcato latino di Gerusalemme (tra le quali la costruzione e manutenzione di asili, scuole, ospedali, chiese, seminari, borse di studio per studenti bisognosi e particolarmente meritevoli). Per disposizione della Sede Apostolica, l'unico preposto all'utilizzo ed alla distribuzione dei fondi raccolti dall'Ordine è proprio il Patriarcato latino di Gerusalemme. Gli appartenenti attivi dell'Ordine, cioè coloro che partecipano alla sua vita nell'impegno di servizio e di carità assunti all'atto dell'ammissione, sono distribuiti in tutti i continenti.

Struttura gerarchica

L'Ordine ha una struttura gerarchica, con a capo il Cardinale Gran Maestro. Questi è nominato direttamente dal Papa, dal quale dipende. Per questo l'Ordine è definito di Subcollazione pontificia e cioè direttamente soggetto all'autorità e al controllo della Santa Sede. Il Gran Maestro si avvale della collaborazione del Gran Magistero, il quale, di concerto con il Patriarcato latino di Gerusalemme, definisce i programmi operativi e gli interventi a favore delle strutture cristiane in Terra Santa. Il Patriarca latino di Gerusalemme, ricopre di diritto la carica di Gran Priore.

Attualmente è suddiviso in 52 luogotenenze: 24 in Europa, 15 nel Nord America, 5 in Sud America e 6 in Australia ed Estremo Oriente.

Gran Magistero

  • Gran Maestro: Edwin Frederick O'Brien (Gran Maestro)
  • Gran Priore: Sua Beatitudine Rev.ma Mons. Fouad Twal, Arcivescovo Patriarca Latino di Gerusalemme
  • Gran Priore Emerito: Sua Beatitudine Rev.ma Mons. Michel Sabbah, Arcivescovo Patriarca Latino Emerito di Gerusalemme
  • Assessore: Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Giuseppe De Andrea, Arcivescovo tit. di Anzio
  • Gran Priore Coadiutore: Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Franco Croci, Arcivescovo tit. di Potenza Picena
  • Luogotenente Generale: Sua Eccellenza, Cavaliere di Collare, Duca Peter Graf Wolff-Metternich zur Gracht
  • Governatore Generale: Sua Eccellenza, Cavaliere di Collare, Conte Prof. Agostino Borromeo
  • Vice Governatore Generale: Sua Eccellenza, Cavaliere di Gran Croce, Barone Hubert Simonart
  • Vice Governatore Generale: Sua Eccellenza, Cavaliere di Gran Croce, Prof. Jean Marc Allard
  • Vice Governatore Generale: Sua Eccellenza, Commendatore, Ing. Adolfo Rinaldi
  • Cancelliere: Reverendissimo Grand'Ufficiale, Mons. Juan José Dorronsoro
  • Vice Cancelliere: Reverendissimo Cavaliere, Mons. Hans Brouwers
  • Cerimoniere: Reverendissimo Commendatore, Mons. Francis D. Kelly
  • Governatore Generale emerito: Sua Eccellenza, Cavaliere di Collare, Dr. Ing. Pier Luigi Parola
  • Vice Governatore Generale emerito: Sua Eccellenza, Cavaliere di Gran Croce, Barone George T. Ryan

Membri del Gran Magistero (ordine alfabetico)

  • Sua Eccellenza il Cavaliere di Gran Croce, Dott. Pierre Blanchard (FRA)
  • Sua Eccellenza il Cavaliere di Gran Croce, Conte Dott. Mario Cantuti Castelvetri (ITA)
  • Sua Eccellenza il Cavaliere di Gran Croce, Nob. Dott. Alberto Consoli Palermo Navarra (ITA)
  • Sua Eccellenza il Cavaliere di Gran Croce, Conte Prof. Giuseppe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto (ITA)
  • Sua Eccellenza il Cavaliere di Gran Croce, Michael R. Earthman (USA)
  • Sua Eccellenza il Cavaliere di Gran Croce, Barone Otto Kaspar (ÖS)
  • Sua Eccellenza il Grand'Ufficiale, Prof. Sir Bartholomew John Barone McGettrick (UK)
  • Sua Eccellenza il Cavaliere di Gran Croce, Sir John Conte di Ralph (UK)
  • Sua Eccellenza il Grand'Ufficiale, Dott. Christa von Siemens (GER)
  • Sua Eccellenza il Cavaliere di Gran Croce, Dott. Joseph E. Spinnato (USA)

Gran Maestri dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (1848-oggi)

1848–1907: Patriarca latino di Gerusalemme

1907–1928: Sommi Pontefici

1928-1947: Patriarca latino di Gerusalemme

dal 21 novembre 1949: Cardinale delegato del Papa

Note
  1. G. Bascapè, Gli ordini cavallereschi in Italia, Milano, 1972 et G. Bascapè, Gli ordini cavallereschi in Italia, storia e diritto, Milano 1992
Bibliografia
  • Giacomini,G., Storia dei cavalieri del Santo Sepolcro, Jesi, 1971.
  • AA.VV., I cavalieri del Santo Sepolcro, Roma, 1959.
  • Pierredon,M., L'Ordre équestre du Saint Sépulcre: son histoire, son organisation, ses insignes, et ses coutumes, Parigi, 1929.
  • Arnone,C., Ordini cavallereschi e cavalieri, Milano, 1954.
  • Bascapè,G., Gli ordini cavallereschi in Italia, Milano, 1972.
  • Gentili,A., La disciplina giuridica delle onorificenze cavalleresche, Roma, 1991.
  • Visentin,M., Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Verona, 1991.
  • Cuomo,F., Gli ordini cavallereschi, Roma, 1995.
Voci correlate
Collegamenti esterni