Proprio
Il Proprio (latino proprium) è l'insieme delle parti della Messa (Proprium missae) o della Liturgia delle ore (Proprium officii) della Chiesa cattolica il cui testo varia secondo i periodi dell'Anno liturgico o della commemorazione di un Santo o di un evento significativo.
Il termine si usa in contrapposizione a Ordinario che è l'insieme delle parti della liturgia il cui testo rimane costante o comunque non subisce modifiche in base alla data.
Le parti del Proprio sono dette anche parti mobili, proprio perché cambiano a seconda della celebrazione e conferiscono alla celebrazione e ai tempi liturgici di cui fanno parte una qualità particolare ed una caratteristica unica.
Il canto gregoriano del proprio
I canti del proprium sono la parte più autentica ed originale del repertorio gregoriano.
In essi si distinguono i canti della Schola dai canti riservati al solista.
Tra i primi abbiamo:
Tra i secondi:
Nel canto gregoriano autentico i canti del proprium detenevano la supremazia. Con l'avvento della polifonia si è creato uno squilibrio a favore dell'ordinarium. Anche attualmente, in una prassi oramai consolidata, comporre una Messa significa comporre solo le parti fisse dell'ordinario: il Kyrie, il Gloria, raramente il Credo, il Sanctus e l'Agnus Dei[1].
I canti del proprium erano raccolti nel libro liturgico detto Graduale; recentemente vi vengono raccolti anche i canti dell'Ordinario, che anticamente venivano raccolti in un libro chiamato Kyriale. I canti riservati al solista erano raccolti nel Cantatorium, che conteneva anche gli incipit degli altri canti.
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