Ordinario (Messa)
L'Ordinario (latino ordinarium) è l'insieme delle parti della Messa (Ordinarium missae) o della Liturgia delle ore (Ordinarium officii) della Chiesa il cui testo rimane immutato nei periodi dell'anno liturgico o nella commemorazione di un Santo o di un evento significativo.
Il termine si usa in contrapposizione a Proprio che è l'insieme delle parti della liturgia il cui testo varia in base alla data o all'occasione liturgica.
Le parti dell'ordinario sono dette anche parti fisse, proprio perché non dipendono dal giorno o dalla festa.
Le parti cantabili
Le parti principali dell'Ordinario che si possono cantare sono:
Il libro che raccoglie l'insieme dei canti dell'Ordinario è detto Kyriale dal nome del primo canto.
Nel repertorio del canto gregoriano questi canti sono stati raggruppati in modo da formare delle "messe", cioè collezioni che comprendono un Kyrie, un Gloria, un Sanctus ed un Agnus Dei. Queste presentazioni però non devono trarre in inganno: questo lavoro frutto della restaurazione gregoriana del secolo scorso non riflette una verità storica. In effetti il Kyriale costituisce un repertorio composito di origine regionale[1].
Le messe gregoriane
- Missa I - Lux et origo
- Missa II - Kyrie fons bonitatis
- Missa III - Kyrie Deus sempiterne
- Missa IV - Cunctipotens Genitor Deus
- Missa V - Kyrie magnæ Deus potentiae
- Missa VI - Kyrie Rex Genitor
- Missa VII - Kyrie Rex splendens
- Missa VIII - De Angelis
- Missa IX - Cum iubilo
- Missa X - Alme Pater
- Missa XI - Orbis factor
- Missa XII - Pater cuncta
- Missa XIII - Stelliferi conditor orbis
- Missa XIV - Jesu redemptor
- Missa XV - Dominator Deus
- Missa XVI - In feriis per annum
- Missa XVII - In Dominicis Adventus et Quadragesimae
- Missa XVIII - Deus Genitor alme
Nel Rito ambrosiano
Fatta salda la definizione di ordinario che coincide pienamente col Rito romano, le parti cantate in Rito ambrosiano sono le seguenti:
- tre Kyrie eleison mai con il Christe eleison
- Gloria
- Sanctus
- Credo
Non si canta mai l'Agnus Dei che è sostituito dal proprio del Confrattorio.
Il libro che raccoglie l'insieme dei canti dell'Ordinario è detto Antifonale[2] raccolti anche nel volume Cantemus Domino[3].
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