San Giovanni Battista nel deserto (Tanzio da Varallo)

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USA Tulsa PhilbrookMu TanzioVarallo S.Giov.Battista 1629.jpg

Tanzio da Varallo, San Giovanni Battista nel deserto (1629 ca.), olio su tela
San Giovanni Battista nel deserto
Opera d'arte
Stato bandiera Stati Uniti
Stato federale Oklahoma
Regione ecclesiastica [[|]]
Comune Tulsa
Diocesi Tulsa
Ubicazione specifica Philbrook Museum of Art
Uso liturgico nessuno
Oggetto dipinto
Soggetto San Giovanni Battista nel deserto
Datazione 1629 ca.
Ambito culturale
Autore Tanzio da Varallo (Antonio d'Enrico)
detto Tanzio da Varallo
Materia e tecnica olio su tela
Misure h. 162 cm; l. 111 cm
Virgolette aperte.png
1In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, 2dicendo: «Convertitevi, perché il Regno dei cieli è vicino!». 3Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse: "Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!" 4Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico.
Virgolette chiuse.png

San Giovanni Battista nel deserto è un dipinto, eseguito nel 1629 circa, ad olio su tela, da Antonio d'Enrico, detto Tanzio da Varallo (1575 ca. – 1633), conservato presso il Philbrook Museum of Art di Tulsa (USA).

Descrizione

Il dipinto è ambientato in una grotta, simbolo di solitudine e di assenza di comodità, ma anche di purezza ed autenticità interiore, dove compaiono:

  • San Giovanni Battista ha lasciato la casa dei genitori, andando a vivere nel deserto per cercare la penitenza e la meditazione; egli è raffigurato giovane, vestito con un abito povero da eremita, è colto nell’atto di indicare l'agnello e tiene in mano una croce, fatta di canne intrecciate, la quale è un caratteristico attributo del Santo e ne sottolinea la sua funzione di precursore di Gesù. La corporeità del Battista, enfatizzata dal pittore nell'opera, sembra intesa ad evidenziare il rapporto tra sacrificio e corpo umano.
  • Agnello, principale attributo iconografico di san Giovanni Battista, la presenza del quale allude alla frase da lui pronunciata quando vide Gesù: "Ecco, l'agnello di Dio." (Gv 1,29 ): è la prefigurazione di Cristo, destinato ad essere offerto in sacrificio per espiare i peccati degli uomini.

Notizie storico-critiche

Del dipinto non si hanno notizie documentarie certe, tranne che nel 1939 fu acquistato dalla Samuel H. Kress Foundation di New York, che nel 1953 lo donò al Museo.

Bibliografia
  • B.B. Fredericksen, Federico Zeri, Census of Pre-Nineteenth-Century Italian Paintings in North American Public Collections, 1972, pp. 194
  • Giovanni Testori (a cura di), Tanzio da Varallo, Editore Poligrafiche Riunite, Torino 1959, pp. 37 - 38
  • Timothy Verdon, La bellezza nella Parola. L’arte a commento delle letture festive. Anno A, Editore San Paolo, Milano 2008, pp. 188 - 191 ISBN 9788821560361
  • Stefano Zuffi, Episodi e personaggi del Vangelo, col. "Dizionari dell'Arte", Editore Mondadori-Electa, Milano 2002, p. 22 ISBN 9788843582594
Voci correlate
Collegamenti esterni