Sede titolare di Velebusdo

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Velebusdo
Sede arcivescovile titolare
Archidioecesis Velebusdiensis
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Velebusdo
Le diocesi civili dell'impero romano nei Balcani
Vescovo titolare: {{{vescovo}}}
Arcivescovo titolare: Gábor Pintér
Sede vacante
Suffraganea
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  • Parametro: suffraganeadi

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Istituita: 1933
Soppressa: {{{sedetitolaresoppressa}}}
Ricostituita: {{{ricostituita}}}
Stato Bulgaria
Regione:
Località: Velebusdo
collocazione
geografica:
[[Immagine:{{{mappacollocazione}}}|200 px]]
Diocesi soppressa di Velebusdo
Diocesi suffraganee:
Eretta: ?
Soppressa: ?
'
Collegamenti esterni

Dati online (gc ch )

Elenco delle sedi titolari della Chiesa cattolica
Tutte le sedi titolari
Coordinate geografiche
42°16′46″N 22°41′13″E / 42.2793, 22.6868 bandiera Bulgaria
Mappa di localizzazione New: Bulgaria
Velebusdo
Velebusdo
Chiesa bizantina di Kjustendil, risalente al X/XI secolo.

La Sede titolare di Velebusdo (latino: Dioecesis Velebusdiensis) è una diocesi soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Velebusdo, identificabile con la città romana di Pautalia, è il nome medievale dell'odierna città di Kjustendil in Bulgaria.

In antichità Pautalia era un'antica sede vescovile della provincia romana della Dacia Mediterranea nella diocesi civile di Dacia, suffraganea dell'arcidiocesi di Sardica. Di questa diocesi è noto il nome di un solo vescovo, Evangelio, episcopus Pautaliotae o Pantaliensis, che fu convocato a Costantinopoli dall'imperatore Anastasio nel 516 nelle controversie contro i monofisiti.[1]

All'inizio dell'XI secolo è attestato per la prima volta il nome di Velebusdo (Belebousdion) in un atto dell'imperatore Basilio II Bulgaroctono (976-1025).[2] A causa dell'accresciuta importanza della città la sede divenne, all'epoca di Manuele I Comneno (1143-1180), la seconda suffraganea più importante di Ocrida, e poi, durante l'epoca delle Crociate, fu elevata al rango di sede arcivescovile.[2]

Nel Basso Medioevo la Chiesa bulgara, per un breve periodo, entrò in comunione con la sede di Roma. Tra le diocesi unite ci fu quella di Velebusdo: papa Innocenzo III inviò all'arcivescovo Atanasio il pallio il 25 febbraio 1204.[3]

Dal 1933 Velebusdo è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica.

Cronotassi

Vescovi di Pautalia

  • Evangelio (menzionato nel 516)

Vescovi e arcivescovi di Velebusdo

Arcivescovi titolari

Note
  1. Zeiller, Les origines chrétiennes dans les provinces danubiennes de l'empire romain, Paris, 1918, p. 160.
  2. 2,0 2,1 Vitalien Laurent, Le corpus des sceaux de l'empire Byzantin, vol. V/2, Paris, 1965, p. 329.
  3. A. Van Lantschoot, v. Belesbugd, «Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques», vol. VII, Paris, 1934, coll. 516-517.
  4. Vitalien Laurent, Le corpus des sceaux de l'empire Byzantin, vol. V/2, Paris, 1965,p. 330.
  5. Vitalien Laurent, Le corpus des sceaux de l'empire Byzantin, vol. V/2, Paris, 1965, nº 1501.
  6. Vitalien Laurent, Le corpus des sceaux de l'empire Byzantin, vol. V/2, Paris, 1965, nº 1502.
Bibliografia
Collegamenti esterni