Suore Albertine Serve dei Poveri

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Suore Albertine Serve dei Poveri
in latino Congregatio Sororum Albertinorum Pauperibus Inservientium
Albertynki.jpg
Il logo nel sito della congregazione

Istituto di vita consacrata
Congregazione religiosa femminile di diritto pontificio

Altri nomi
Zgromadzenie Braci Posługujących Ubogim, Siostry Albertynki
Fondatore Adam Chmielowski
Data fondazione
sigla S.A.P.U.
Titolo superiore
Regola Terzo Ordine Regolare di San Francesco
Approvato da Paolo VI
Data di approvazione 6 agosto 1965
Scopo gestione di ospizi e mense per i senzatetto, di case rifugio per bambini e madri sole, di cliniche per malati terminali e di case di riposo per sacerdoti anziani
Collegamenti esterni
Sito ufficiale

Le Suore Albertine Serve dei Poveri (in latino Congregatio Sororum Albertinorum Pauperibus Inservientium; in polacco Zgromadzenie Braci Posługujących Ubogim o Siostry Albertynki) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.A.P.U.[1]

Cenni storici

La congregazione venne fondata dal terziario francescano polacco Adam Chmielowski (1845-1916), in religione fratel Alberto, con il consenso del cardinale Albin Dunajewski, arcivescovo di Cracovia: le prime due suore del nuovo istituto furono Anna Lubańska e Maria Cunegonda Silukowska.[2]

I fini della congregazione erano assistere le donne e i bambini senzatetto e soccorrere la popolazione in caso di epidemie: il fondatore non diede delle regole scritte e l'organizzazione giuridica dell'istituto venne codificata dalla Beata Bernardina Jabłońska (1878-1940), prima superiora generale della congregazione, con l'aiuto del lazzarista Venceslao Lewandowski.[2]

La congregazione è aggregata all'Ordine dei Frati Minori Cappuccini dal 7 maggio 1927; ha ricevuto il pontificio decreto di lode il 5 settembre 1955 e l'approvazione definitiva della Santa Sede il 6 agosto 1965.[2]

Chmielowski è stato canonizzato nel 1989 da papa Giovanni Paolo II,[3] che nel 1997 ha anche beatificato la Jabłońska, ritenuta cofondatrice della congregazione.[4]

Attività e diffusione

Le Albertine seguono la regola del Terzo Ordine Regolare di San Francesco: tra le loro attività vi sono la gestione di ospizi e mense per i senzatetto, di case rifugio per bambini e madri sole, di cliniche per malati terminali e di case di riposo per sacerdoti anziani.

Oltre che in Polonia, sono presenti in Argentina, Bolivia, Italia, Regno Unito, Russia, Slovacchia, Stati Uniti d'America e Ucraina;[5] la sede generalizia è a Cracovia.[1]

Al 31 dicembre 2005 la congregazione contava 633 religiose in 78 case.[1]

Note
  1. 1,0 1,1 1,2 Ann. Pont. 2007, p. 1530.
  2. 2,0 2,1 2,2 DIP, vol. I (1974), coll. 592-593, voce a cura di Mariano d'Alatri.
  3. Le canonizzazioni avvenute nel corso del pontificato di Giovanni Paolo II su vatican.va. URL consultato il 15-3-2010
  4. Le beatificazioni avvenute nel corso del pontificato di Giovanni Paolo II su vatican.va. URL consultato il 15-3-2010
  5. Albertynki. Wykaz domów su albertynki.pl. URL consultato il 15-3-2010
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni